Italian Trumpet Forum
Didattica => Jazz ed oltre => : fcoltrane May 29, 2020, 11:41:01 AM
-
Tutti quelli che si avvicinano alla musica jazz studiano scale (maggiori , minori , e di settima ) ed accordi (sotto forma di triadi, quadriadi, o addirittura con le estensioni che poi diventano estensioni alterate. ) spesso la scala cromatica viene lasciata in un cantuccio ma sono davvero pochissimi i musicisti
jazz che o utilizzano durante il solo un intervallo cromatico o più.
Illustrerò un metodo che per i più apparirà scontato ma non per tutti.
Come si fa ad imparare una scala cromatica e rapportarla ad un accordo .
semplicissimo .
prendiamo un accordo semplicissimo un D- re minore che non altro che il II grado di C maggiore.
l'accordo è formato da D F A C re fa la do.
come si studia la scala cromatica ?
semplicissimo
prima si suona da re si sale al fa e ritorno scendendo al re. (ovviamente suonando tutte le note che ci sono in mezzo in successione)
poi al contrario si parte dal fa si scende sino al re e poi si risale al fa.
Avendo ben presente che all'inizio si sta partendo dalla tonica verso la terza minore e nel secondo caso al contrario.
il passaggio successivo si parte dalla terza minore fa e si sale sino alla quinta la e si riscende alla terza minore.
poi si fa lo stesso tra quinta e settima bemolle.
prima legando poi con il fraseggio swing.
quando si riesce su tutti gli accordi minori si passa a quelli maggiori .
infine si aumentano gli intervalli e quindi magari invece di fermarsi alla terza si arriva direttamente alla quinta o settima .
buon divertimento
-
a questo punto se siete arrivati a suonare una scala cromatica per una estensione maggiore di di una ottava andata e ritorno vi posso illustrare una tecnica un po più avanzata che mi è stata insegnata da un bravissimo sassofonista italiano Rosario Giuliani (un musicista che i cromatismi li sa usare in maniera egregia) e che coinvolge un diverso modo di considerare pause e respiro utile e funzionale alla creazione delle frasi.
se interessa provo a spiegarla
-
Scrivi scrivi, che in tanti non rispondono, ma leggono 8)
-
Magari! non vorrai diventare bravo solo tu :)
-
Nella musica accademica-classica (scusate il termine inappropriato) lo studio della pausa e del respiro presuppone che la pausa è la priorità ed il respiro si deve adeguare . (se hai quattro battute di note da suonare una pausa di due quarti ed altre quattro battute di note è chiaro per il musicista che per prendere il respiro deve utilizzare la pausa.
Spesso poi succede soprattutto a chi è alle prime armi che l'inserimento del respiro non coincidendo con la pausa (perché magari dura di più ) manda il musicista fuori tempo.
Nel jazz (quello tradizionale) l'utilizzo della pausa è uno degli aspetti più importanti perchè da un senso alle frasi (mi vengono in mente due nomi su tutti Davis e Chet ).
Questo piccolo inciso spero sia utile per spiegare l'utilità di questa tecnica che presuppone la priorità del respiro e la pausa si deve adeguare.
prendete a riferimento la vostra scala cromatica e scegliete una estensione per voi semplice , consideriamo uno standard (una quinta o una ottava andata e ritorno)
le note che suonerete hanno la stessa durata (a seconda della vostra tecnica saranno crome semicrome semibiscrome o anche più lentamente).
se parti dal do suonerete do do # re re# mi fa # sol e quindi cambiate direzione e tornerete indietro sino al do cambiate direzione do diesis re re # sol sol# quindi cambiate direzione sino al do diesis quindi cambiate direzione re e cromaticamente sino alla sua quinta e così via.
le note tutte uguali sia per durata ma anche per tutto il resto prima legate e poi con i fraseggio jazz che conoscete.
e mi direte e quando respiriamo?
quando vi pare ma con un principio nel momento in cui respirate e per il tempo che utilizzate per la respirazione le dita continuano nel percorso senza mai fermarsi e senza cambiare il tempo della articolazione.
Questo esercizio è possibile farlo anche senza suonare per memorizzare il movimento delle dita ,
e sarà utile farlo davanti allo specchio perché vedrete subito se l'inserimento del respiro comporterà un movimento delle dita alterato.
spero di essere stato chiaro se avete dubbi chiedete.
(non è per nulla semplice se non avete una certa abitudine e una ottima gestione del tempo è chiaro poi che più si a tecnica più si riesce a velocizzarre sia le note sia aumentare l'estensione )
-
Magari! non vorrai diventare bravo solo tu :)
ad onor del vero mi servirebbe anche con il sax ma è parecchio che non pratico, con la tromba poi ancora è prematuro (perché non ho gli automatismi delle dita su tutte le note della mia estensione ) e per farlo bene dovrei studiare con una lentezza esasperante
-
Ma guarda che la lentezza è il metodo di studio giusto. Ho fatto un seminario con Morgera e diceva che anche se sei bravo inizia qualsiasi cosa nuova lentamente e poi acceleri. Ciao
-
e si lo so che è il metodo giusto suonare lentamente ed infatti sto studiando le scale maggiori che in questo momento sono "la mia priorità" e gli "intervalli "
con una tecnica che ho appreso su youtube del grande Bosso sulla tromba e che dovrebbe essere scritta in qualche testo per trombettisti.
ed in una decina per sassofonsti .
si suona la tonica e poi la seconda poi la tonica e poi la terza poi la tonica e poi la quarta e così via e si confrontano i suoni.
ma magari apro un post appositamente su suono ed intervalli
https://www.youtube.com/watch?v=ewZRGtxE4gA
ps grande Morgera non lo ho mai conosciuto ma lo ho ascoltato diverse volte (mai da vicino ed in acustico purtroppo)
-
I cromatismi sono parte fondamentale del linguaggio jazzistico
Clifford Brown ne era un maestro
Suggerisco vivamente la visione di questo video
nel quale sono spiegati alcuni concetti simili a quelli esposti da fcoltrane
https://m.youtube.com/watch?v=2wk8appHyrQ
-
Rico_trumpet
ha ragione e questo che indica è una delle possibili evoluzioni di questo tipo di studio.
Se avete raggiunto un grado di consapevolezza tale da saper riconoscere tutte le note degli accordi su tutte le tonalità e avete praticato questo tipo di studio siete in grado intanto di collegarle cromaticamente.
un esempio molto sempice su un accordo minore. D-
se dovessi decidere di far partire la mia frase dalla quinta e collegandola cromaticamente fino alla terza saprei immediatamente
che parto dal la e scendo cromaticamente sino al fa (la mia nota obbiettivo)
questo è uno dei principi base per improvvisare sugli accordi (conoscere i suoni e "chiamare per nome le note" e conoscere la posizione delle note sullo strumento. (c'è chi lo fa cantando chi immagina il suono ecc..)
il trombettista del video poi inserisce ulteriori elementi magari però apro un post appositamente se interessa perché si parlerà di note obbiettivo, di note che girano intorno sopra e sotto eccc... se interessa questo argomento ....
-
Fcoltrane, qui interessa tutto, tu scrivi intanto. Il bello del forum che rimane a futura memoria
non come i gruppi fb che già ritrovare qualcosa della settimana prima è una babele 8)
-
qui inserisco il punto di vista di un trombettista su come studiare la scala cromatica
https://www.youtube.com/watch?v=ySBNvrKHMFU
ed ora apro un post appositamente per cromatismi e note obiettivo
-
Oggi studiavo la scala cromatica su una ottava avanti ed indietro con una unica emissione e mi chiedevo e vi chiedo. Quando suonate e studiate un intervallo così ampio e molto velocemente utilizzate la pompa per intonare nei passaggi do do diesis re ecc ? Ogni commento è gradito
-
Se il passaggio è veloce non fai manco in tempo ad allungarla che la nota è passata...
-
Solo i classici lo fanno perchè hanno le pagnotte 8)
-
Solo i classici lo fanno perchè hanno le pagnotte 8)
Mi sa che è meglio se lo fanno pure i jazzisti, per esempio se suonano il tema di Blue Bossa...
-
Per me ormai l'utilizzo della terza pompa è diventato un riflesso condizionato, non ci penso nemmeno. Anche quando vado veloce il movimento lo faccio, anche se magari è solo accennato.
C'è stato un periodo in cui usavo parecchio anche la prima pompa (sì, sono malato :)
... poi ho comprato la 8b che non ha né gancio né anello sulla prima pompa, e me ne sono fatto una ragione
-
Lentamente riesco ma incrementando la velocità vado fuori giri e rimane aperta quatdeve stare chiusa e viceversa😂😂.
-
Mi sa che è meglio se lo fanno pure i jazzisti, per esempio se suonano il tema di Blue Bossa... 
. Il tema di blue bossa quindi si legge una ottava sotto ? E poi si intona il re medio perché se si suona come è scritta che bisogno c’è della pompa? Comunque io parlavo della scala cromatica a velocità per i temi c’è tutto il tempo di utilizzare le pompe. Per chi sa farlo 😂😂
-
. Il tema di blue bossa quindi si legge una ottava sotto ? E poi si intona il re medio perché se si suona come è scritta che bisogno c’è della pompa? Comunque io parlavo della scala cromatica a velocità per i temi c’è tutto il tempo di utilizzare le pompe. Per chi sa farlo 

No, si legge normale, mi riferivo ai LA, dove si dovrebbe aprire la pompa del primo.
Per chi non lo sapesse anticipo un’altra risposta: si, bisognerebbe usare le pompe per TUTTE le posizioni con più di un tasto premuto. Si può anche correggere di labbro, ma bisogna essere parecchio bravi... Meglio applicarsi un minimo ed usare le pompe, è più facile di quanto sembri.
Ovviamente nei passaggi veloci è un altro paio di maniche, lì è più facile “barare” e passarla liscia... ;-)
-
Io il La, lo faccio con il 3 e evito la pompetta( stai come il berlusca )
-
Pigro
-
Oggi è una buona giornata perché col solo bocchino sono più intonato finalmente la scala di fa diesis e quasi omogenea anche alle estremità Poi La dritta di Zosimo è bellissima riesco a fare anche il trillo sol diesis la. L’unico vero problema è che differenze apprezzabili tra il la preso con il solo terzo pistone ed il la normale non ne sento. Tendo ad escludere che sia io bravo e che lsuono entrambe le note intonate😂😂😂 quindi devo meglio intervenire sulle mie orecchie con la famosa candela cerumina😂😂
-
Comunque io, da giovane, qua do dopo anni di risparmi a fare il cameriere etc... mi sono comprato una bach nuova di zecca, e per mesi i ho studiato con l'accordatore solo le note lunghe per "obbligarla" a essere perfettamente intonata. Risultato era che poi usavo molto poco le pompe, solo la 3 sul do#-re. Le altre erano intonatissime, pure il la...
-
Io il La, lo faccio con il 3 e evito la pompetta( stai come il berlusca )
Scusa Zosimo, cosa intenderai per pompetta, forse la coulisse? Poi tu il La lo suoni col terzo pistone, in luogo del primo e secondo? Riesci ad ottenerlo più centrato così? Per capire ...
-
La pompetta è la pompetta come si chiama tecnicamente non lo so. Il la io lo faccio primo e secondo con il terzo è una posizione quando si deve andare in velocità.
Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
-
Immagino che dipenda dal percorso Che si deve fare. Perché se suono cromaticamente sino al la va benissimo questa posizione di ripiego che mi avete fatto conoscere e lo stesso se si sta suonando una scala maggiore. Ma se si prosegue Oltre e la nota successiva è un si la posizione di ripiego non incrementa la agilità. Per lo meno è quello che capita a me le dita mi si impicciano 😂😂😂 molto meglio per salire la posizione regolare.
-
Oggi è una buona giornata perché col solo bocchino sono più intonato finalmente la scala di fa diesis e quasi omogenea anche alle estremità Poi La dritta di Zosimo è bellissima riesco a fare anche il trillo sol diesis la. L’unico vero problema è che differenze apprezzabili tra il la preso con il solo terzo pistone ed il la normale non ne sento. Tendo ad escludere che sia io bravo e che lsuono entrambe le note intonate

quindi devo meglio intervenire sulle mie orecchie con la famosa candela cerumina

Può ben essere che istintivamente le aggiusti di labbro. Difficile dirlo, anche perché finché il suono non è un po’ “maturo” la differenza tra suonare nello slot giusto o meno non si sente granché. Dirò di più, quando il suono non è centrato è anche più difficile lavorare sull’intonazione, perché la cattiva qualità del suono rende più difficile sentire i famosi “battimenti”. Il suono è proprio come fosse “sfuocato”, manca di definizione.
-
Effettivamente è quello che sento con il b2 e la tt il suono non è pieno E manca di armonici è come lo definisci e sul registro basso lo percepisco ancor di più. Però la nota positiva è che su tutta la mia estensione sono omogeneo nel senso che sono sfocato alla stessa maniera 😂😂ed il suono non mi dispiace per nulla (se devo fare un paragone folle come Chet sul registro basso.) Se riesco a suonare dal re acuto sino al fa diesis della terza ottava con questo suono posso cominciare a studiare un po’ quello che faccio col sax . (Realisticamente è il meglio che riesco ad immaginare )Per ora la scala cromatica solo su due ottave già non è per nulla facile da suonare legando avanti ed indietro con una unica emissione.recentemente ho ascoltato un trombettista il cui suono non è un riferimento come può esserlo Pierobon o Giuffredi Rapa o Marsalis ma comunque dal mio punto di vista è il n Signor musicista e bravissimo jazzista. Richie Vitale
-
La pompetta è la pompetta come si chiama tecnicamente non lo so. Il la io lo faccio primo e secondo con il terzo è una posizione quando si deve andare in velocità.
Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
Presumo sia la coulisse, cioè la pompa anteriore (verso la campana) con l’anello, per intenderci. Te l’ho chiesto anche perché dagli insegnamenti ricevuti la coulisse, o pompetta se preferisci, aiuta a centrare tutte le note che utilizzano il primo ed il secondo pistone contemporaneamente, oppure tutti e tre i pistoni, che altrimenti risulterebbero crescenti. L’alternativa alle note con il solo terzo pistone mi giungeva nuova. Sporadicamente anche io a volte provo combinazioni alternative per suonare le note differentemente dalle posizioni “classiche”, divertendomi a mantenere la stessa nota cambiandone la posizione.
-
https://www.youtube.com/watch?v=I4W9D9sRWwo
ecco come studia la agilità delle dita un Rashawn Ross.
Il metodo è straconosciuto un intervallo cromatica di una quarta aumentata avanti ed indietro ma sempre valido.
Spostando su tutto il registro e velocizzando a poco a poco si acquisisce agilità
-
Clarke 1
-
lo soprannominerò lo spaccadita ,
https://www.youtube.com/watch?v=8u_jJrfxKpM
https://www.youtube.com/watch?v=koke7uBDXy0
leggeri e veloci e con volume contenuto ma non credo in questa di vita di arrivarci
-
Questo è lo Studio I... che è un po' l'esame finale del primo studio (intervallo cromatici di 4ª aumentata). Arrivare a farlo con un solo respiro significa aver raggiunto diversi obiettivi che stanno alla base del suonare la tromba, e la velocità delle dita è forse l'ultimo (anche se importante) aspetto.
-
e si controllare con un unico respiro tutte quelle note ed intervalli a tempo con una certa omogeneità di intonazione volume ecc non è cosa da poco .
io torno al mio intervallo di quarta aumentata che gia ho i miei bei problemi ;D
-
Bravo, è proprio con gli esercizi del primo studio (intervalli di quarta aumentata) che costruisci tutte quelle qualità che servono poi per lo Studio I.
Non so come li svolgi tu, non so se hai il libro di testo o se l'hai imparato da youtube come al solito.
Nel caso non lo avessi ti scrivo le indicazioni di H.L. Clarke:
"Rispettate i segni dinamici indicati (crescendo a salire, diminuendo a scendere) .... Eseguite ogni esercizio (sali, scendi, sali, scendi) da 8 a 16 volte con un respiro solo, mantenendo labbra e dita flessibili..."
-
crescendo intendi di volume?
io per ora sto facendo un po ed un po.
Prima procedo con la tecnica che ho appreso da Pierobon sostenere il suono ed il volume in maniera omogenea .
ho sentito che nel esercizio clarke 1 play with me su spotify il grande musicista suona così.
Poi procedo con la tecnica che ho sentito da Porter via via che sali diminuisci il volume senza pregiudicare il suono.
(e questa mi viene più difficile perchè è da poco che ci provo e lavoro in "controtendenza").
Grazie delle indicazioni .
-
... crescendo significa crescendo Francesco...
Essendo un esercizio base per principianti viene insegnato nel modo più semplice (lui scrive "per evitare l'affaticamento e l'eccessiva tensione")... poi praticando diventa solo un'intenzione (ed è una intenzione che serve, eccome, per fare poi lo studio 1), tenendo come riferimento l'omogeneità del suono.
Credo che per essere un autodidatta tu abbia un po' troppo maestri Francè...
... e torniamo alla storia della tela del ragno di Uexkull...
-
Cerco sempre di ascoltare diversi punti di vista anche per un semplice studio , la mia esperienza è che tutto ciò non può che far bene.
(e i miei riferimenti sono sempre in rete sino ad ora )
Quindi se cerco l'omogeneità di suono su questo esercizio Pierobon è un esempio solido.
(il migliore che ho trovato per studiare )
Io però desidero imparare anche quell'altra attitudine ossia suonare sul registro acuto dello strumento a volume ridottissimo (come fa Porter )
Quindi provo a progredire in entrambe le direzioni.
(devo dire che ho una idea di prospettiva abbastanza realistica e lo studio in quella maniera dei video che ho postato non credo di riuscire a suonarlo .
Poi c'è anche l'aspetto bocchino e la gestione del volume ma da quel punto di vista ad oggi non accetto compromessi al "ribasso".
(per me al ribasso perché con il bocchino più chiuso che ho controllo con più facilità le dinamiche bassa e bassissima ma il suono non mi piace .
E' sempre il discorso che devi trovare un punto di compromesso e poi cercare di lavorare sui tuoi limiti. (per me vale il principio che è meglio lavorare levando che mettendo).
ps la metafora della ragnatela la ho dimenticata. quale è?
-
Niente.Francè.. non ti preoccupare...
... è sempre la solita storia della quantità di informazioni che un principiante è in grado di gestire...
Io nella mia esperienza ho capito che la tromba devi suonarla e suonarla e suonarla, prestando attenzione a pochi semplici concetti base... poi quando hai messo abbastanza fieno in cascina arrivi a un certo livello in cui basta una parola sentita per sbaglio che ti porta a migliorare un sacco di cose.
Se quella stessa parola la senti prima che tu possa realmente capirla e metterla in pratica, finisce che gli dai un peso che in realtà non ha con il risultato di rallentare i tuoi progressi invece che aiutarti.
Se prendi lezioni da Bolt su come tenere i gomiti stretti quando sei sul rettilineo finale dei 200 metri... e a malapena sai stare in piedi..
Completa tu la storia
-
Mar non mi preoccupo mi diverto :D.
Ho letto il libro poco fa ed ho capito cosa intendevi sullo studio n1 .
Io ragiono in maniera pragmatica e da ciascuna proposta cerco di capire cosa sia più utile per me.
Non ho dubbi su quale esempio seguire se ho due proposte diverse ed il più delle volte capisco pure perché.
Non vi è dubbio poi che quello che dici sia vero , è necessario suonare suonare suonare...
Non condivido invece questo discorso "Se quella stessa parola la senti prima che tu possa realmente capirla e metterla in pratica, finisce che gli dai un peso che in realtà non ha con il risultato di rallentare i tuoi progressi invece che aiutarti"
soltanto per un semplice motivo :in genere non da alcun peso alle parole ma mi fido molto di più dei suoni.
Spesso le parole posono essere fuorvianti i suoni non lo sono mai.
Ti potrei fare tantissimi esempi di video didattici che "predicano bene e razzolano" molto male ;D
Basta fidarsi del proprio orecchio e ascoltare i migliori.
-
Sicuramente sbaglio io, e ho sbagliato in tutte le cose che ho imparato nella vita.
All'inizio le facevo male, poi benino, poi bene, e poi come volevo io.
Quando ho imparato a parlare non avevo la dialettica di Cicerone. E se Cicerone mi avesse spiegato le regole della retorica non mi sarebbe stato utile.
Quando ho cominciato a giocare a pallone ho passato giornate intere a tirare la palla di piatto contro il muro. Se Cristiano Ronaldo si fosse palesato nel mio cortile a farmi vedere il doppio passo non mi sarebbe stato utile.
Potrei andare avanti mezz'ora, ma non servirebbe.
Tu ti stai già occupando delle sfumature, di certo sono cose importanti, non lo metto in dubbio, soprattutto per te che già padroneggi un altro strumento a fiato. Ma per dedicarti alle sfumature devi aver messo già basi solide sulla tromba, e non si fanno basi solide in un paio d'anni.
Tutto qua.
Poi magari tu sei un extraterrestre e per te le cose funzionano diversamente, buon per te
-
Non metto in contrasto le sfumature con le basi.
Certamente non sono un extraterrestre e non ho solide basi e manco le sfumature ma non vedo quale sia il problema .
Ti faccio un esempio concreto Pierobon nell'esempio che fa di questo studio ha un bel suono è intonato è omogeneo per quello che il mio orecchio riesce a sentire.
L'esercizio lo esegue un po' velocemente per la mia tecnica attuale soprattutto su alcune parti.
Poi c'e la parte dell'estensione sul registro acuto che è un capitolo a parte ......domani ti saprò dire se riesco a stargli dietro o meno.
In realtà quando ho preso lezioni di sax questo aspetto che evidenzi era esattamente all'inverso e produceva ottimi risultati.
L'insegnante (che per me è un grande didatta e musicista ) proponeva un'ora di lezione per ciascun allievo ma chi desiderava poteva ascoltare anche tutte le lezioni.
Quindi ti poteva capitare di ascoltare lezioni per allievi alle prime armi ma anche lezioni di allievi gia molto in gamba.
Tutte le informazioni acquisite anche quelle che non capivo per nulla mi sono state molto utili perchè in fin dei conti il suono il tempo il ritmo l'intonazione sono concetti semplici ma le sfumature anche se le senti sei in grado di formalizzarle solo con il tempo.
non mi è mai capitato il fenomeno inverso : una informazione che sia risultata castrante.
Tra l'altro sia il più inesperto musicista sia il più bravo sentivano esattamente le stesse cose nella identica maniera.
-
Come sospettavo... tu hai ragione e io ho torto.
Mannaggia a mme!
-
😁😁😁
-
;) ;) ;)
-
Stamattina prima di andare a lavoro mi è capitato di studiare questo esercizio e volevo condividere con voi una "bella pensata" da jazzista (per i più sara una stupidaggine colossale ma la racconto lo stesso).
Uno dei problemi nell'apprendimento di qualsiasi cosa è il deficit di attenzione .
Quando l' esercizio è tendenzialmente monotono c'è il fondato rischio che la tua attenzione sia altrove.
(nel mio caso ad un certo punto mi faccio guidare dai suoni e quindi non penso più a ciò che sto facendo : nel senso che l'intervallo cromaticamente che c'è tra do e fa diesis è lo stesso che c'è tra sol e do diesis ) quindi il rischio è di suonare in maniera pedissequa magari facendosi guidare dalle dita e dall'orecchio e non pensando più a ciò che stai facendo.
Tutto questo pippotto sembrerebbe privo di significato perché si potrebbe sostenere che già la nostra attenzione deve essere alta per poter suonare in maniera omogenea ed intonata posizioni diverse. A me però sempre capita che dopo un po quando ho compreso i problemi meccanici e di emissione a poco poco la mia attenzione svanisce. (perchè appunto mi faccio quidare dalle dita e dall'orecchio).
Cosa può fare un jazzista ?
Che poi è l'argomento del post.
Un aspetto che tutti i jazzisti di buon livello conoscono è il tritono.
Tutti quelli che conoscono l'intervallo in oggetto sono in grado di sostituire al volo un qualunque accordo con il suo tritono.
Se ad un musicista si chiede quale è il tritono di Ab in una frazione di secondo sa quale è la risposta.
Chi studia alle prime armi questa risposta non la ha in una frazione di secondo e quindi non ha modo di utilizzare questa informazione nella improvvisazione.
Questo esercizio ha questa ulteriore potenzialità .
Ogni nota finisce sul suo tritono e poi torna indietro al punto di partenza.
Quindi per imparare il tritono basterà tenere desta l'attenzione fin quando sapremo per ogni nota quale è il suo tritono ancora prima di suonarlo e avremo un ulteriore beneficio non dovremo affidarci alla memoria meccanica o all'orecchio.
In seguito questo modo di studiare sarà utilissimo per improvvisare.
ps. Per Mar a proposito di sfumature ;)
-
Mai messo in dubbio il fatto che conosci la musica.
È il tuo percorso da trombettista che metto in discussione, troppo intellettuale, troppo cervellotico.
La curiosità è una bella cosa se rimane entro certi limiti, altrimenti finisce per uccidere il gatto.
I miei consigli non vuoi starli a sentire perché cmq hai sempre ragione tu quindi continua pure così, che ti devo dire. Nella migliore delle ipotesi ci metterai il doppio del tempo per ottenere risultati apprezzabili, nella peggiore delle ipotesi non imparerai mai a suonare la tromba come si deve.
Passo e chiudo.
-
Mar a me piace chiacchierare , ti ho citato solo per evidenziare una ulteriore sfumatura di uno studio apparentemente semplice. (non perchè mettessi in dubbio alcunché)
Io sono per la massima libertà di espressione ma poi ciascuno deve fare i conti con se stesso.
Per me si progredisce contemporaneamente in più direzioni .
Realisticamente per suonare "bene" la tromba credo che siano necessari un minimo di dieci anni o più e quindi la tua ultima affermazione è incontestabile.
Per suonare in maniera utile ai miei scopi (2 o 3 anni ) .
Ma l'aspetto più importante lo ripeto sempre per me non è tanto il risultato ma il procedimento. Così facendo mi diverto ...
Poi ti sfido-invito a farmi "sentire "ciò che dici .
Perchè io sono come san tommaso se non verifico e sento non credo: nel senso che se devo lasciare l'approccio che conosco (e che tu definisci cervellotico) devo sentire se altro approccio è migliore ....In quel caso sono disposto a rivedere integralmente le mie posizioni.
un po di tempo fa un pianista con il quale suonavo e studiavo criticava il mio modo di stare sul tempo.
E quindi illustrava il metodo che riteneva essere utile per suonare a tempo.
Abbiamo preso il metronomo e gli ho chiesto di suonare il suo esempio migliore......
non mi ha convinto......
tempo dopo lo stesso pianista proponeva un metodo diverso nello studio della improvvisazione
Al solito gli ho chiesto il suo esempio migliore .........questa volta mi ha convinto. ;D ;D ;D.
-
Mi ero ripromesso di non entrare più in questo genere di discussioni con te...😁
Ho voluto passarti le informazioni di come dovesse essere praticato un semplice ma fondamentale esercizio per comprendere le basi della tromba, indicazioni non mie ma di ma di un riconosciutissimo trombettista e didatta del passato che ha avuto l'accortezza di segnalare delle semplici note (cose a cui prestare attenzione) su come fare per ottenere il meglio dall'esercizio.
Vuoi fare diversamente? Fai pure.
Ti ricordo solo che dall'alto della tua comprensione lo avevi presentato come un esercizio spaccadita. Sono intervenuto solo per questo, e non mi permetterò mai più (lo dico sempre ma poi non lo faccio 😁)
-
Mar io lo continuo a chiamare spaccadita perché ancora non ho la diteggiatura su tutte le note in maniera fluida.
Tutto qui ......poi lo puoi chiamare spaccadita o pinco pallino ma comunque un esercizio di questo tipo ha enormi benefici in diversi ambiti ed anche io che sono autodidatta me ne rendo conto .
Ne evidenzio solo alcuni perchè magari in futuro qualcuno che legge può beneficiarne.
Respirazione corretta , leggerezza, imparare a gestire la dinamica, il tempo, la precisione della diteggiatura , intonazione, estensione timbro e corpo.
Praticamente con uno studio semplice ed un intervallo di quarta si può imparare a suonare tutta la tromba ( basta spostarlo ;) ).
Ps mi diverto sempre ad ascoltare gli interventi tuoi e degli altri e alcuni mi sono pure molto utili........
-
E io continuo a pensare che se non ti staccano la linea internet tu continuerai a girare in tondo.
Faccio un appello a chi sa suonare veramente: fate delle registrazioni di tutti gli esercizi del metodo Clarke (o di un altro metodo basilare e serio) e fatele avere a Francesco. Io gli compro e gli spedisco il libro di testo.
Tu però Francesco ti devi impegnare a seguire solo quello.
Tante volte meno è meglio, e te lo dico con affetto.
-
Mi viene il dubbio che non hai ascoltato la versione di M. Pierobon su spotify se lo ascolti mi dirai se corrisponde al metodo che consideri migliore.
Per quello che è il mio approccio agli esercizi in genere ed a questo in particolare considero questo modo il migliore . (e se lo ascolti potrai capire in che senso : intonazione e suono omogenei )
Il testo lo ho trovato in pdf
-
No, non l'ho ascoltato, ma non ho nessun dubbio che Pierobon l'abbia suonato con maestria... ma a te è arrivato che è un esercizio per sciogliere le dita.l
Le note sono note. Il maestro serve proprio a indirizzare l'intenzione dell'allievo su alcuni aspetti, a seconda del grado dell'allievo.
E poi c'è la questione degli stimoli. Troppi stimoli uguale poca concentrazione, e questa è un'equazione che nessuno può mettere in dubbio.
Internet ti da troppi stimoli e dubito della tua capacità di distinguere l'essenziale dall'importante e dal superfluo, che una buona didattica deve necessariamente affrontare in quest'ordine.
.... poi sono sicuro che mi smentirai... e io sarò felice di essere smentito
-
Mar ti invitavo ad ascoltare l'esempio di Pierobon per un motivo semplice (non perchè tu mettessi in dubbio la maestria del grande musicista ) ma solo per discutere del " modo " di studiare l'esercizio. (su questo stiamo discutendo e scambiando opinioni e pareri )
Probabilmente sono pure presuntuoso ma se ascolti il modo che ha di studiare qull'esercizio (e che io ritengo valido ed utile per me) potrai verificare che suona le note tutte eguali (per colore per intonazione per timbro per corpo).
Dici che troppi stimoli non aiutano e possono essere controproducenti io sono abituato a ragionare al contrario sono i pochi stimoli che non aiutano.
Poi se si riesce con una unica azione a fare propri i vari stimoli hai svoltato:
(il metodo dell'imitazione, del confronto, e della ripetizione migliorativa )
Ps .io lo chiamo spaccadita ma non è certo questo l'unico ed il più rilevante aspetto utile di questo esercizio.
(e non lo ho mai creduto e lo ripeto di nuovo ) è vero che sono un po rinco ma una certa consapevolezza la ho pure io e so entro certi limiti il rapporto tra causa ed effetto.
comunque per me è sempre un piacere discutere con te perché spesso capita che hai un punto divista esattamente opposto al mio ;).
e per esperienza questo è un fatto enormemente positivo.
-
È probabile che in qualche modo tu abbia le tue ragioni Francesco, ma il tuo approccio alla tromba non mi convince, non posso evitare di dirtelo ogni tanto. Quello che più mi dà da pensare è la tua convinzione di poter imparare la tromba non solo senza un maestro ma anche senza un metodo (dove per metodo intendo uno studio ragionato e progressivo dello strumento).
Il fatto che tu sia già un musicista di buon livello può aiutarti fino a un certo punto, o meglio, ti aiuterà di sicuro da un certo punto in poi. Ma le basi sulle quali poi mettere tutta la tua conoscenza pregressa te le puoi fare solo se riesci a disciplinare il tuo entusiasmo, e se non hai un maestro che lo fa per te devi farlo tu.
Quando ti sento dire che ti annoi a fare gli esercizi del Clarke 1 e allora invece di farli come un automa li studi come tritono mi viene da pensare che io quegli esercizi li faccio ogni giorno come riscaldamento da 12 anni e mai una volta ho pensato che fossero noiosi... mai una volta li ho affrontati come un automa. Ci sono cosi tante cose a cui stare attenti... ci sono tante cose che possono essere migliorate ogni volta... ci sono 13 modi diversi di articolare... E poi con il tempo sono diventati un mio riferimento personale, un modo per assestare il mio corpo prima di cominciare lo studio... un modo per rilassarmi... per entrare nel mood giusto. Capita magari che dopo una giornata stressante a lavoro nei primi minuti riesco a suonare solo poche ripetizioni con un solo fiato, e allora vado avanti finché non recupero il mio standard... leggero... fino a che diventa un vero piacere.soffiare la tromba.
È solo un esercizio, ok, ma se tu sei già proiettato oltre difficilmente potrai ottenerne i benefici che contiene.
Ecco quello che vedo: tu sei proiettato oltre... al prossimo esercizio... al prossimo video su internet... al prossimo stimolo... al prossimo bocchino... alla prossima tromba... al prossimo anno.! Hai fretta di arrivare da qualche altra parte... e questo paradossalmente potrebbe rallentare molto i tuoi progressi.
Questo cmq è solamente il mio pensiero,... l'impressione che ricavo leggendoti, e spero vivamente per te di essere in errore.
Quanto al discutere con te, ora che ho imparato a non arrabbiarmi è più facile (e quasi piacevole)
-
" e quasi piacevole" ;D
Considero il forum ma anche facebook et affini un luogo dove condividere i propri pensieri anche i più strampalati.
(e così faccio e mi capita di parlare sia di argomenti al limite del demenziale (alcuni miei spunti lo sono) sia di argomenti serissimi e di enorme valore.
(il più delle volte sono stati spunti che ho letto qui da parte di musicisti o semplici appassionati ed anche su youtube e Facebook ).
Ho aperto anche unpost appositamente dove provavo ad individuarli e a formalizzarli ma è una opera improba.
Su un aspetto ti posso tranquillizzare ;) ho un metodo ben specifico.
E spesso ho provato a definirlo scrivendo ma purtroppo l'equivoco è sempre dietro l'angolo, quando ci si esprime così.
Il mio metodo si basa su principi semplici "il confronto " e l'ascolto "
confronto vuol dire sia: ascolti Sean Jones produrre un do e tu provi a fare lo stesso . Quando non ci riesci provi a ripetere il suono per produrne un altro che sia più "vicino ,analogo " che sia "uguale".
Lo stesso quando fai una scala o un esercizio del Clarke.
"Il confronto e l'ascolto" è un principio che opera sempre sia quando tu da solo suoni due note che desideri eguali o ad esempio quando un altro musicista prova a rendere eguali due note.
Ed allora se sei attento ti può capitare di ascoltare Sean Jones che "come te" sbaglia e non riesce a rendere perfettamente eguali due note.
O Giuffredi che esegue un esercizio non perfettamente eguale.
Ho preso ad esempio questi due musicisti non per sminuirne la grandezza perchè dal mio punto di vista si trovano su un altro pianeta ma per dire che a volte ti può capitare di sentire delle sfumature di suono o di tempo ecc,,anche da parte di chi ha un livello eccelso .
(e questi due che ho citato sono oltre il livello eccelso).
Non vi è dubbio poi che non sono in grado di sapere se questo mio metodo mi porterà da qualche parte e se in seguito lo riterrò soddisfaciente o castrante .
Certo ieri sono riuscito a suonare un do e un mi e mi sembrava di volare .
Poi sono capitato su un video di Tony che suona un esempio per terze sulla scala di sol sino al sol acuto della terza ottava .
porcadellapuzzzoolainferocita...... un suono pazzesco e pareva che bevesse un bicchiere d'acqua .
Arriverò mai a quel livello? (credo proprio di no o per lo meno non con il mio metodo :-X. )
Continuerò a suonare divertendomi ? certamente si.
Ci sarà un momento in cui mi rivolgerò ad un bravo insegnante ? probabilmente si.
ps dimenticavo le articolazioni sull'esercizio n1 del Clarke purtroppo sono molte più di 13 , a suo tempo col sax su esercizi a 17 note li studiai tutti ma con la tromba non ci penso proprio mi serviribbe una ventina di anni e non credo neppure sia utile (con il sax non lo è stato ).
-
Cioè dici che imparare a usare la lingua non è utile?
-
assolutamente non dico questo.
Anzi intendo proprio il contrario in tutti i sensi dal controllo del suono (dove per alcuni l'utilizzo della lingua è importante ma per me ancora è un miraggio ) all'articolazione dove l'utilizzo della lingua è per tutti un elemento essenziale .
Dico solo che non credo di fare lo stesso percorso che ho fatto con il sax perché il costo in termini di tempo è stato molto alto ed i risultati non coerenti .
E penso che si possano ottenere migliori risultati anche in " altra maniera" (magari trascrivendo) ora magari apro un post appositamente e spiego la tecnica dell'articolazione che ho studiato.
-
Forse ho capito cosa mi fa arrabbiare del tuo approccio. Quello che mi arriva dalle tue parole è una mancanza di rispetto nei confronti delli strumento tromba.
Forte del fatto che sei già un buon sassofonista manchi nell'umiltà necessaria per capire che ci sono delle abilità FONDAMENTALI e PECULIARI di questo fantastico strumento, che devono essere studiate, sviluppate e costruite con esercizi appositamente pensati per raggiungere uno o più scopi.
Non ti sto dicendo che devi affrontare tutto l'ARBAN. Con uno studio INTELLIGENTE e CONSAPEVOLE bastano 2/3 esercizi fatti con la dovuta attenzione per costruire e sviluppare basi solide su cui costruire tutta la musica che conosci.
E sono esercizi dai quali non si passa mai OLTRE. Sono esercizi che si passa ATTRAVERSO.
E poi assolutamente trascuri il fattore tempo. Per imparare a suonare uno strumento come la tromba ci vuole tempo, e non c'è nulla (ma proprio nulla, credimi) che tu possa fare per velocizzare questo processo. È una cosa che non dipende dalla tua volontà, o dalla tua conoscenza.
Il bel suono, l'aumento dell'estensione, e molti altri fattori, dipendono dalla qualità della vibrazione delle labbra al passaggio dell'aria.
È una questione fisica, intesa come sviluppo del corpo umano. Suonando e suonando e suonando, e prestando la giusta attenzione agli aspetti fondamentali, ti ritroverai nel giro di qualche anno ad aver costruito un'imboccatura efficace sulla quale poi costruire i tuoi progressi.
Mi spiace darti questa brutta notizia ma prima di un tot di anni (che ognuno può quantificare nel numero che crede) non ha senso agitarsi e affannarsi come fai tu nella ricerca del pelo nell'uovo.
Quello che tu cerchi disperatamente e affannosamente non è una cosa che puoi forzare, è una conseguenza di un lavoro sulle basi fatto bene, con intelligenza e consapevolezza.
-
Mar considera il mio punto di vista solo diverso da tuo nessuna mancanza di rispetto.
Per me gli esercizi hanno sempre un "comune denominatore per tutti gli strumenti , poi quelli per gli strumenti a fiato hanno anche ulteriori analogie.
Se studii una scala maggiore o un intervallo cromaticamente come in questo caso sistemi contemporaneamente una miriade di aspetti e spessissimo sono gli stessi aspetti.
se riesci a suonare tutto lo studio in oggetto con un solo respiro e con un bel suono ed intonato dal mio punto di vista vuol dire che hai acquisiti tutti quegli aspetti che per me fanno un trombettista.
Ma in realtà basta ascoltare Adam Rapa trattare la stessa nota in un minuto di masterclass o Sean Jones suonarne 4 note per rendersi conto del livello tecnico straordinario.
Poi il tuo discorso sul metodo lo capisco e capisco che possa essere utile studiare nel modo che evidenzi e condivido pure che ci voglia del tempo per imparare ..
Non comprendo o meglio non condivido il discorso del pelo dell'uovo.
Magari non riuscirò mai a suonarlo quel bellissimo pelo dell'uovo ma provarci non può che far bene.
Poi è chiaro che pure io nella mia smodata presunzione mi rendo conto che provare a suonare il pelo dell'uovo sulle prime due ottave è alla mia portata provarci sulla terza è controproducente .......
per tornare all'argomento del post prova ad ascoltare l'esempio di Pierobon e poi magari ne parliamo se hai interesse a farlo.
Per essere ancora più chiaro non capisco se intendi affermare che bisogna accontentarsi o sei d'accordo con me che può essere molto utile ascoltare un ottimo esempio e provare a replicarlo con il metodo del confronto e dell'ascolto.
-
I vostri nuovi Nick ?
Sandra e Raimondo.
Inviato dal mio moto g(9) plus utilizzando Tapatalk
-
>:( >:(
se non ci fossimo noi ad animare le discussioni come fareste?!!!!
mi auto banno per 1 ora piena e vado a studiare
-
Permalosone. Ma quale studio compulsa un po' di post e video sul tubo. Daje tutta :)
Inviato dal mio moto g(9) plus utilizzando Tapatalk
-
Io faccio Raimondo
-
Ok, Ciccio comprati una parrucca.
Inviato dal mio moto g(9) plus utilizzando Tapatalk
-
scaduto il ban torno a scrivere ;D.
Non scenderò a questo livello di discussione ma inserisco qui un precedente messaggio del forum di parecchi anni fa quando ancora né io né Mar eravamo presenti
...ma anche i botta-e-risposta delle coppia Sandra-........ e ............-Vianello, meritano una menzione!!! ......
al posto dei puntini vediamo chi si ricorda chi fossero gli interlocutori :D.
-
Azz, hai letto tutto il forum o sei arrivato alla battaglia delle 100 risonanze? :)
Inviato dal mio moto g(9) plus utilizzando Tapatalk
-
pollices la prima che hai detto
la battaglia delle 100 risonanze ancora non la conosco vado a compulsare ;D
purtroppo :'( :'( :'( :'( :'( molti collegamenti video non esistono più