Italian Trumpet Forum
Didattica => Scuole trombettistiche => : DarioT June 15, 2009, 01:41:53 PM
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Qualcuno tra noi ha avuto, oppure ha tuttora la fortuna di andare a lezione da qualche Grande, e su questi girano delle leggende metropolitane sui differenti metodi di insegnamento.
Le ho definite "leggende" perche' mi aspetto che un grande maestro, in quanto tale, non faccia lezioni standardizzate ma sia in grado di riconoscere i difetti peculiari di ogni allievo, e punti quindi su approcci ed esercizi ad hoc, insistendo piu' su una cosa che su un'altra.
Poi e' ovvio: il livello dello studente, le aspettative, e cosi' via.
Pero' magari e' anche vero che ognuno ha un po' il suo pallino.....e/o che per raggiungere un obiettivo punti piu' su una cosa piuttosto che su un'altra.
Sarebbe curioso sapere se, in-fondo-ma-prorpio-in-fondo c'e' un minimo di verita' in queste dicerie o se sono solo cialtronate......oppure conoscerne di nuove.
Quelle che ho sentito io, "al bar":
- Giuffredi: quintalate di pedali.....
- Soana: flessibilita' per l' 80% della lezione.....
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Io ne ho sentite diverse e in buona parte sono vere (anche perchè quando chiedo informazioni lo faccio solo con gente preparata o preparatissima), nel caso di Giuffredi NON ho sentito dire della storia dei pedali durante la lezione (anche se tutti dicono che è bravo a farli) ed infatti così è stato. Con altri ho sentito dire cose belle e brutte e quasi sempre ci prendevano. Di alcuni insegnanti ho semplicemente sentito dire che non danno nulla di nuovo rispetto a quanto DEVE sapere un normale studente di conservatorio ed infatti è stato così. Con altri invece "ho visto la luce".
La maggior parte dei commenti positivi sono veritieri, spesso quelli negativi sono fallaci.
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Tra i "grandi" ho partecipato solo a un master col grande Giuffro, e ti posso dire che i pedali li fa fare, ma non sono la priorità nel suo metodo di insegnamento. ;)
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Tra i "grandi" ho partecipato solo a un master col grande Giuffro, e ti posso dire che i pedali li fa fare, ma non sono la priorità nel suo metodo di insegnamento. ;)
Confermo. Giuffredi suona agevolmente (nel senso che ci può fare musica, musica vera, intendo!) fino al Sol sotto il Do pedale, e forse anche oltre. Però non è affatto un fanatico: se vede che vengono fuori ed aiutano, va bene, ma se invece l'assetto ottimale dell'allievo non gli fa venire fuori i pedali, non insiste, perché giustamente si concentra sull'estensione normale dello strumento. Questa leggenda quindi va sfatata.
Posso dire invece che anche con Giuffredi si fa tanta, tanta flessibilità.