Italian Trumpet Forum
Didattica => Master Classes & Seminari => : musicmanx February 17, 2014, 02:45:14 PM
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Stasera al saint louis Masterclass con il divino.
Ci vado sperando che non mi fa tirar fuori la tromba . al massimo gli dico che e' rotta sbellicare sbellicare.
Ma io dico, ma peosse che il più' bravo trombettista Italiano ( nel mio inconscio penso molto ma molto di più' ) fa una masterclass a Roma e nessuno lo scrive su sto forum ??
Siete dei Trombini………. polliceg polliceg
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Si, è veramente strano, anche perché Bosso non è che ne faccia tantissimi di masterclass! Peccato, perché magari a saperlo prima altri romani avrebbero partecipato!
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Stasera al saint louis Masterclass con il divino.
Ci vado sperando che non mi fa tirar fuori la tromba . al massimo gli dico che e' rotta sbellicare sbellicare.
non preoccuparti! io l'ho tirata fuori davanti a lui e nonostante le due pernacchie non ha detto nulla :D
al contrario di molti farfalloni!!!
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Veramente una bellissima esperienza e poi Fabrizio e' una persona di una modestia e di una semplicità' incredibile.
Stasera aveva un suono nuovo ( io lo avevo sentito con la monette e mi era piaciuto tantissimo e con la martin un po meno ), mi sono incuriosito e gli ho chiesto che tromba aveva. Una G&P 1176 con ulteriori modifiche fatte da lui e il suono era molto ma molto bello.
Amici Romani , ve sete persi veramente una " Bella esperienza "
nottteeeeee salut salut salut
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Veramente una bellissima esperienza e poi Fabrizio e' una persona di una modestia e di una semplicità' incredibile.
Stasera aveva un suono nuovo ( io lo avevo sentito con la monette e mi era piaciuto tantissimo e con la martin un po meno ), mi sono incuriosito e gli ho chiesto che tromba aveva. Una G&P 1176 con ulteriori modifiche fatte da lui e il suono era molto ma molto bello.
Amici Romani , ve sete persi veramente una " Bella esperienza "
nottteeeeee salut salut salut
Ma l'hai poi fatto il duetto con il maestro? Comunque ti invidio da morire!
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Potevi fare un pò di foto smil
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Potevi fare un pò di foto smil
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=716246125062166&set=a.109381609081957.11367.100000303557459&type=1&theater
ne anche un altra mentre facciamo un duetto con fabrizio con la folla in delirio ma non la posto perché' vi voglio bene
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le masterclass sono una bella esperienza , poi quando sono con musicisti di questo livello lo sono ancor di più.
raccontaci qualcosa che ti ha colpito o anche degli spunti interessanti su improvvisazione ecc.. pollices
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le masterclass sono una bella esperienza , poi quando sono con musicisti di questo livello lo sono ancor di più.
raccontaci qualcosa che ti ha colpito o anche degli spunti interessanti su improvvisazione ecc.. pollices
La prima cosa buffa e' che alla masterclass c'erano solo principianti ( se cera qualcuno avanzato si e' guardato bene dal dirlo )
L'unico ragazzo che suonicchiava era di arezzo ed aveva fatto con me la masterclass al tuscia .
Non so se ieri i trombettisti romani avevano tutti da fare ma di certo non abbiamo fatto una gran figura.
Io studio da 5 mesi e non me le sono sentita di prendere la tromba ma il livello era veramente Basso .
Altra cosa che mi ha colpito e' che solamente in 3 ( su trenta partecipanti ) studiamo sulla Arban . Ci e' rimasto parecchio male anche lui .
Altra nota interessante e' che fabrizio non ama studiare sui pattern .
sicuramente la cosa più' folgorante e' la modestia e la semplicità con la quale ti spiega le cose .
il seminario si e' così' svolto :
Siamo stati la prima oretta sulla arban e su alcuni esercizi secondo lui fondamentali e che aiutano la tecnica jazzistica . Poi qualche cenno sul Clarke ( anche li' lo conoscevo solo io ed un altro ) dopodiché siamo passati al modale , Le basi dell Aebersold per intendervi.
Molto interessante quando ha fatto duellare due trombe dove una teneva il tempo ( tipo wolking bass ) e l'altra improvvisava
Una mezzoretta sulla pronuncia jazz e sulle ghost note molto interessante su uno standard ( non ricordo il titolo ) . poi un altra oretta di blues e per finire Una ballad e come costruire un assolo su di essa.
Le recensioni non sono il mio forte e nemmeno la lingua Italiana .
Per finire suonava con un B3 Prana e una flora 1176 Ulteriormente fatta modificare da lui.
ad un ragazzo ha anche lasciato il cellulare ( l'unico che suonava ) nel caso avesse delle domande future da fargli.
Insomma Fabrizione e' Veramente un patrimonio Nazionale .
mi sono sicuramente scordato qualcosa ma spessissimo prendeva la tromba e gli uscivano cose che vuoi umani ……..e io mi inebetivo un po' e perdevo il filo didattico
Comunque
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La prima cosa buffa e' che alla masterclass c'erano solo principianti ( se cera qualcuno avanzato si e' guardato bene dal dirlo )
L'unico ragazzo che suonicchiava era di arezzo ed aveva fatto con me la masterclass al tuscia .
Non so se ieri i trombettisti romani avevano tutti da fare ma di certo non abbiamo fatto una gran figura.
Io studio da 5 mesi e non me le sono sentita di prendere la tromba ma il livello era veramente Basso .
Altra cosa che mi ha colpito e' che solamente in 3 ( su trenta partecipanti ) studiamo sulla Arban . Ci e' rimasto parecchio male anche lui .
Altra nota interessante e' che fabrizio non ama studiare sui pattern .
sicuramente la cosa più' folgorante e' la modestia e la semplicità con la quale ti spiega le cose .
il seminario si e' così' svolto :
Siamo stati la prima oretta sulla arban e su alcuni esercizi secondo lui fondamentali e che aiutano la tecnica jazzistica . Poi qualche cenno sul Clarke ( anche li' lo conoscevo solo io ed un altro ) dopodiché siamo passati al modale , Le basi dell Aebersold per intendervi.
Molto interessante quando ha fatto duellare due trombe dove una teneva il tempo ( tipo wolking bass ) e l'altra improvvisava
Una mezzoretta sulla pronuncia jazz e sulle ghost note molto interessante su uno standard ( non ricordo il titolo ) . poi un altra oretta di blues e per finire Una ballad e come costruire un assolo su di essa.
Le recensioni non sono il mio forte e nemmeno la lingua Italiana .
Per finire suonava con un B3 Prana e una flora 1176 Ulteriormente fatta modificare da lui.
ad un ragazzo ha anche lasciato il cellulare ( l'unico che suonava ) nel caso avesse delle domande future da fargli.
Insomma Fabrizione e' Veramente un patrimonio Nazionale .
mi sono sicuramente scordato qualcosa ma spessissimo prendeva la tromba e gli uscivano cose che vuoi umani ……..e io mi inebetivo un po' e perdevo il filo didattico
Comunque
la settimana scorsa abbiamo organizzato un incontro con Tofanelli dalle 14 alle 20...vuoi sapere quanti eravamo dopo che abbiamo contattato personalmente almeno 25 trombettisti? 4. questo mi fa pensare, con ragione, che molti, hanno il propio orticello da tenere bello verde e pensano che fare un master sia come dichiarare che hanno ancora da imparare, pochi, pochissimi si mettono in gioco, e tra quei pochi alcuni lo fanno mantenendo un pseudo- anonimato, del tipo," cosa fai oggi?" "vado a funghi", per cui sarò irreperibile horribl
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grazi grazi
che non ami suonare sui patterns (considerando il termine in senso negativo) si sente molto da come suona.
ed è una delle ragioni per cui mi piace in assoluto come musicista che sa improvvisare.
sa cioè con poche note collocate nel punto giusto far sentire l'accordo sottostante . (un po come fanno gli altri musicisti che mi piacciono da Trane che ne aggiunge tante altre ma sa quali fare cantare a Baker o Davis che semplificano tutto questo).
e mi piace molto anche questo aspetto di suonare in due ed uno suona la linea del basso ma con la tromba e l'altro improvvisa.
grazie ancora
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Io ne ho frequentati pochi di master,
però ora che ci penso il livello
era sempre medio basso.
tranne qualche diplomato con i soliti passi d'orchestra.
sarà che essendo troppo generici e rivolti a tutti
quelli che devono approfondire, scelgono le lezioni private.
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Curiosità: prezzo?
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la settimana scorsa abbiamo organizzato un incontro con Tofanelli dalle 14 alle 20...vuoi sapere quanti eravamo dopo che abbiamo contattato personalmente almeno 25 trombettisti? 4. questo mi fa pensare, con ragione, che molti, hanno il propio orticello da tenere bello verde e pensano che fare un master sia come dichiarare che hanno ancora da imparare, pochi, pochissimi si mettono in gioco, e tra quei pochi alcuni lo fanno mantenendo un pseudo- anonimato, del tipo," cosa fai oggi?" "vado a funghi", per cui sarò irreperibile horribl
purtroppo credo tu abbia ragione .
ma perche' non avete usato anche il forum per avvisare tutti i trombettisti dell incontro ??
Prezzo 30 euro comprensivo di ricevuta fiscale della saint louis e del terzetto jazz ( piano batteria e contrabbasso ) messo a disposizione dalla scuola.
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trovo le masterclass utilissime per una serie di ragioni.
ti mettono in condizione di sentire davvero il suono dello strumento a poca distanza e senza filtri.
poi un musicista come Bosso o Tofanelli è in grado di comunicare molti aspetti che non si riferiscono solo alla tecnica trombettistica ma che si riferiscono alla improvvisazione al jazz e alla sua esperienza di musicista .
in pratica anche se non suonassi la tromba farei di tutto per andare ad una masterclass se fossi interessato al jazz ed alla improvvisazione a prescindere dallo strumento suonato.
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Io ne ho frequentati pochi di master,
però ora che ci penso il livello
era sempre medio basso.
tranne qualche diplomato con i soliti passi d'orchestra.
sarà che essendo troppo generici e rivolti a tutti
quelli che devono approfondire, scelgono le lezioni private.
qui il livello non era medio basso , ma tra il bassissimo e l'osceno . ci sono buonissime possibilta' che se prendevo la tromba ( e già me ne pento ) che avevo nascosto bene quando Fabrizio e passato per i banchi a vedere chi l'aveva portata e avessi suonato avrei alzato il livello .
Poi e' sicuramente come dici tu ma comunque non e' facile prendere lezioni private con lui, non e' a roma mai e non so' quante ne dia .
30 euro per avere a disposizione fabrizio e fargli tutte le domande che vuoi sentirlo suonare a 2 metri e capire su cosa studia e perché' lo studia direi che sono soldi spesi non bene….di più' .
Aldo mi dice sempre di partecipare a più seminari e masterclass possibile e non posso che dargli ragione . c'e' sempre qualcosa da imparare.
E vorrei aggiungere un altra cosa .
Si e' soffermato sul concetto che dalle sue masterclass impara molto spesso cose anche lui quindi figuriamoci cosa potrebbe imparare un trombettista medio
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Si, però mi permetto di incoraggiarvi, quando avete notizia di manifestazioni del genere, a pubblicizzarle qui sul forum appena possibile. Non sta scritto da nessuna parte che i master debbano essere promossi da chi li organizza.
Detto questo, posso confermare anche io che a quasi tutti i master a cui ho partecipato la stragrande maggioranza dei partecipanti erano principianti. Non saprei spiegarmi perché, forse effettivamente è come dice zosimo, gli studenti più avanzati preferiscono fare lezioni private e fare un lavoro più mirato ed avendo più tempo. I master invece sono un'ottima occasione per i principianti per conoscere nuovi approcci e per venire in contatto con musicisti ed insegnanti di altissimo livello con un approccio poco impegnativo, in cui non si ha l'assillo di fare in prima persona e si possa anche stare ad ascoltare le lezioni degli altri. Penso però che sarebbe un'occasione ottima per molti insegnanti per arricchire il proprio approccio didattico, ed è un peccato invece che non si approfitti di questa cosa, perché per molti versi penso che avrebbero da imparare più molti insegnanti che i loro allievi... Il fatto che su 30 allievi in 3 o 4 avessero sentito parlare di libri fondamentali come Arban e Clarke la dice molto lunga, purtroppo.
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Si, però mi permetto di incoraggiarvi, quando avete notizia di manifestazioni del genere, a pubblicizzarle qui sul forum appena possibile. Non sta scritto da nessuna parte che i master debbano essere promossi da chi li organizza.
Detto questo, posso confermare anche io che a quasi tutti i master a cui ho partecipato la stragrande maggioranza dei partecipanti erano principianti. Non saprei spiegarmi perché, forse effettivamente è come dice zosimo, gli studenti più avanzati preferiscono fare lezioni private e fare un lavoro più mirato ed avendo più tempo. I master invece sono un'ottima occasione per i principianti per conoscere nuovi approcci e per venire in contatto con musicisti ed insegnanti di altissimo livello con un approccio poco impegnativo, in cui non si ha l'assillo di fare in prima persona e si possa anche stare ad ascoltare le lezioni degli altri. Penso però che sarebbe un'occasione ottima per molti insegnanti per arricchire il proprio approccio didattico, ed è un peccato invece che non si approfitti di questa cosa, perché per molti versi penso che avrebbero da imparare più molti insegnanti che i loro allievi... Il fatto che su 30 allievi in 3 o 4 avessero sentito parlare di libri fondamentali come Arban e Clarke la dice molto lunga, purtroppo.
c'e' tanta verità' in queste parole
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purtroppo credo tu abbia ragione .
ma perche' non avete usato anche il forum per avvisare tutti i trombettisti dell incontro ??
Prezzo 30 euro comprensivo di ricevuta fiscale della saint louis e del terzetto jazz ( piano batteria e contrabbasso ) messo a disposizione dalla scuola.
l'anno scorso lo avevo fatto, non su questo forum credo, la Liguria è lontana per molti... ma comunque meglio così molto più tempo a disposizione, praticamente dopo un po di parole sul panorama cultural-trombettisco, un'ora per ciascuno... poi credo che ascoltare e prendere parte a questi incontri, a prescindere dalle varie scuole e impostazioni, sia salutare, perchè apre la mente e ti porta a volere fare sempre meglio.
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Si, però mi permetto di incoraggiarvi, quando avete notizia di manifestazioni del genere, a pubblicizzarle qui sul forum appena possibile. Non sta scritto da nessuna parte che i master debbano essere promossi da chi li organizza.
Anche se in tanti non lo amano il 28 aprile sempre al Saint Luis c'e' una masterclass con Fresu
credo non ne faccia molte anzi .
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l'anno scorso lo avevo fatto, non su questo forum credo, la Liguria è lontana per molti... ma comunque meglio così molto più tempo a disposizione, praticamente dopo un po di parole sul panorama cultural-trombettisco, un'ora per ciascuno... poi credo che ascoltare e prendere parte a questi incontri, a prescindere dalle varie scuole e impostazioni, sia salutare, perchè apre la mente e ti porta a volere fare sempre meglio.
Quello è secondo me il problema principali delle "masterclass all'italiana": secondo me non ha nessun senso fare incetta di iscritti e dedicare 20-30 minuti (anche se ripetuti per una settimana di seguito) con l'insegnante tal dei tali. In un tempo così ristretto, SE VA BENE, fai appena in tempo a tirare fuori dalla custodia la tromba, fare dieci note di riscaldamento, cercare di calmarti per l'emozione che si prova a far lezione di fronte ad altri venti o più trombettisti e a suonare le prime dieci misure di Haydn. A quel punto sarai contorto come un lombrico, non darai l'immagine di quello che sei e quindi di quello che ti serve e tutto si riduce immancabilmente a:
1) Apri la gola
2) Rilassati e abbassa le spalle
3) Respira più profondamente
4) L'attacco deve essere meno rigido
etc etc etc
Insomma, cose tanto giuste quanto banali quanto dettate con ogni probabilità dalla tensione del momento.
Io sono più dell'idea che un MASTERCLASS, diversamente da una "serie di micro lezioni a mille persone diverse delle quali l'insegnante non sa nulla", deve essere un "discorso" di un esperto della materia che racconta, spiega e dimostra con lo strumento come lui la pensa. Ci possono essere poche e mirate "vittime sacrificali" (2 o 3?) scelte a caso nel pubblico per spiegare su "un umano" il senso di certi concetti ma la "cura personale" deve necessariamente esser fatta successivamente, meglio il giorno dopo, magari in piccoli gruppi di 3 o 4 persone raggruppate per livello che "studiano" con l'insegnante i concetti espressi il giorno prima e sui quali si ha avuto il tempo di meditare e di sperimentare almeno un'oretta.
La migliore masterclass che ho organizzato, con Adam Rapa, è stata a Bagnolo Mella grazie a Sergio Malacarne, due giorni così divisi: mattino e primo pomeriggio una "lecture" sulla tecnica di base, tardo pomeriggio una chiacchierata sul jazz con guida all'ascolto. La sera concerto ed il giorno dopo lezioni/studio a gruppi di 4 divisi per livello.
Ne ho sperimentate tante in questi anni e penso che questo sia il metodo che regala al partecipante la maggior quantità di nozioni possibili unite ad un valido "check up" con lo strumento.
Che ne pensate?
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https://www.facebook.com/photo.php?fbid=716246125062166&set=a.109381609081957.11367.100000303557459&type=1&theater
ne anche un altra mentre facciamo un duetto con fabrizio con la folla in delirio ma non la posto perché' vi voglio bene
Bella foto Alessio......visto che ho tanti capelli come te,e' un po' anche mia! smil
tieniti pronto,trovane altri 3,e si torna in auge! felicissim
(http://img.overpic.net/thumbs/c/l/5/xcl5vsjmrhqdq5ijrhpqa_s.jpeg) (http://www.overpic.net/viewer.php?file=xcl5vsjmrhqdq5ijrhpqa.jpeg)
I Rokets
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Quello è secondo me il problema principali delle "masterclass all'italiana": secondo me non ha nessun senso fare incetta di iscritti e dedicare 20-30 minuti (anche se ripetuti per una settimana di seguito) con l'insegnante tal dei tali. In un tempo così ristretto, SE VA BENE, fai appena in tempo a tirare fuori dalla custodia la tromba, fare dieci note di riscaldamento, cercare di calmarti per l'emozione che si prova a far lezione di fronte ad altri venti o più trombettisti e a suonare le prime dieci misure di Haydn. A quel punto sarai contorto come un lombrico, non darai l'immagine di quello che sei e quindi di quello che ti serve e tutto si riduce immancabilmente a:
1) Apri la gola
2) Rilassati e abbassa le spalle
3) Respira più profondamente
4) L'attacco deve essere meno rigido
etc etc etc
Insomma, cose tanto giuste quanto banali quanto dettate con ogni probabilità dalla tensione del momento.
Io sono più dell'idea che un MASTERCLASS, diversamente da una "serie di micro lezioni a mille persone diverse delle quali l'insegnante non sa nulla", deve essere un "discorso" di un esperto della materia che racconta, spiega e dimostra con lo strumento come lui la pensa. Ci possono essere poche e mirate "vittime sacrificali" (2 o 3?) scelte a caso nel pubblico per spiegare su "un umano" il senso di certi concetti ma la "cura personale" deve necessariamente esser fatta successivamente, meglio il giorno dopo, magari in piccoli gruppi di 3 o 4 persone raggruppate per livello che "studiano" con l'insegnante i concetti espressi il giorno prima e sui quali si ha avuto il tempo di meditare e di sperimentare almeno un'oretta.
La migliore masterclass che ho organizzato, con Adam Rapa, è stata a Bagnolo Mella grazie a Sergio Malacarne, due giorni così divisi: mattino e primo pomeriggio una "lecture" sulla tecnica di base, tardo pomeriggio una chiacchierata sul jazz con guida all'ascolto. La sera concerto ed il giorno dopo lezioni/studio a gruppi di 4 divisi per livello.
Ne ho sperimentate tante in questi anni e penso che questo sia il metodo che regala al partecipante la maggior quantità di nozioni possibili unite ad un valido "check up" con lo strumento.
Che ne pensate?
non posso che essere d'accordo , ma avendo a disposizione 3 ore e' dura.
Dajeee tony organizza una bella master con Fabrizio di 3 giorni in quel di Torino , Noi amici romani veniamo tutti vero ragazzi ?? . Sono disposto a spendere qualsiasi cifra
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sulla utilità delle masterclass ci sarebbe da scrivere pagine e pagine.
sono dell'idea che ciascuno dalla strapippa al professionista affermato è in grado di apprendere da un incontro di questo tipo.
il problema è che a volte non si è in grado di capire quello che effettivamente serve e quello che è solo fumo.
faccio un esempio che riguarda l'improvvisazione.
ho seguito tempo fa una masterclass con due musicisti : uno è un sassofonista che reputo al top mondiale l'altro un buon professionista dello strumento.
alla fine della settimana parlando con gli amici dei giorni trascorsi mi sono stupito di verificare come le opinioni ed i giudizi fossero così discordi.
alcuni erano pronti a giurare che le ore trascorse con il professionista fossero state più utili di quelle passate con il fuoriclasse.
tutto questo accadeva perchè ciascuno di noi ha delle priorità ed ancora ciascuno ascolta le nuove informazioni con quella che è la propria esperienza (ed i propri preconcetti).
analogamente per quello che riguarda l'apprendimento dello strumento o della emissione o del suono ecc..
poi è anche vero che se il tempo è limitato possono essere affrontati solo alcuni aspetti a danno di altri e solo a livello di spunti, non si può certo pretendere con 30 euro e per poche ore ,di imparare a suonare uno strumento o imparare ad improvvisare ecc..
ma magari hai l'opportunità di provare diversi strumenti , diversi bocchini, parlare con amici appassionati delle proprie esperienze , ecc....
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Quello è secondo me il problema principali delle "masterclass all'italiana": secondo me non ha nessun senso fare incetta di iscritti e dedicare 20-30 minuti (anche se ripetuti per una settimana di seguito) con l'insegnante tal dei tali. In un tempo così ristretto, SE VA BENE, fai appena in tempo a tirare fuori dalla custodia la tromba, fare dieci note di riscaldamento, cercare di calmarti per l'emozione che si prova a far lezione di fronte ad altri venti o più trombettisti e a suonare le prime dieci misure di Haydn. A quel punto sarai contorto come un lombrico, non darai l'immagine di quello che sei e quindi di quello che ti serve e tutto si riduce immancabilmente a:
1) Apri la gola
2) Rilassati e abbassa le spalle
3) Respira più profondamente
4) L'attacco deve essere meno rigido
etc etc etc
Insomma, cose tanto giuste quanto banali quanto dettate con ogni probabilità dalla tensione del momento.
Io sono più dell'idea che un MASTERCLASS, diversamente da una "serie di micro lezioni a mille persone diverse delle quali l'insegnante non sa nulla", deve essere un "discorso" di un esperto della materia che racconta, spiega e dimostra con lo strumento come lui la pensa. Ci possono essere poche e mirate "vittime sacrificali" (2 o 3?) scelte a caso nel pubblico per spiegare su "un umano" il senso di certi concetti ma la "cura personale" deve necessariamente esser fatta successivamente, meglio il giorno dopo, magari in piccoli gruppi di 3 o 4 persone raggruppate per livello che "studiano" con l'insegnante i concetti espressi il giorno prima e sui quali si ha avuto il tempo di meditare e di sperimentare almeno un'oretta.
La migliore masterclass che ho organizzato, con Adam Rapa, è stata a Bagnolo Mella grazie a Sergio Malacarne, due giorni così divisi: mattino e primo pomeriggio una "lecture" sulla tecnica di base, tardo pomeriggio una chiacchierata sul jazz con guida all'ascolto. La sera concerto ed il giorno dopo lezioni/studio a gruppi di 4 divisi per livello.
Ne ho sperimentate tante in questi anni e penso che questo sia il metodo che regala al partecipante la maggior quantità di nozioni possibili unite ad un valido "check up" con lo strumento.
Che ne pensate?
è giusto, e sicuramente si impara di più e più velocemente se prima si mangia e si beve insieme conoscendoci un pò...quello che abbiamo fatto l'anno scorso e replicato quest'anno con caffè e amaro...come posso imparare da uno che neanche sa come mi chiamo? io non ci riesco, mi chiudo automaticamente e inizio a fare cavolate. Tony organizza, un giorno di mangiate e bevute, e il giorno dopo il master, alla fine grigliata per salutarci smil
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Ha perfettamente ragione tony.
A questo punto meglio quei campus che durano 3/5 giorni
i classici 30 minuti a testa sono buoni giusto per conoscere gli amici del forum
e scambiarsi qualche bocchino ;D
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Di master ne ho fatta una sola in vita mia con Pat Metheny a Perugia.
Tre giorni di cui la sintesi estrema è : tante, tantissime chiacchiere e poca musica.
Inoltre Pat era sul palco del teatro di Perugia e i partecipanti seduti nelle poltrone .... horribl
se lo spazio era il problema, potevano mettere una cinquantina di sedie sul palco e stavamo intorno a Pat almeno per vedere e sentire da vicino....
Da quell'unica esperienza (negativa) non ho più fatto masterclass.
Forse con la tromba è diverso, prima o poi proverò, ma preferisco pagare due piotte x un lezione da solo che 30 euri col gruppone vacanze. Magari con Wynton !!! ( e li mi sa che due piotte ovvero 200€ - non bastano)
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Gruppone vacanze sbellicars
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Le masterclass a mio parere hanno fondamentalmente una ragion d'essere estremamente pratica: hai a disposizione un insegnante per un tempo estremamente limitato, con la masterclass dai la possibilità ad un pubblico più ampio di partecipare. Poi come è strutturata a mio parere dipende da come l'insegnante preferisce lavorare. Io in linea di principio non sono contrario al fatto delle mini lezioni, purché gli allievi abbiano ben chiaro che lo scopo della mini lezione va al di là della lezione stessa, ma è soprattutto spunto per alimentare la trattazione degli argomenti della masterclass. Ci sono insegnanti che amano fare un discorso strutturato, come ad esempio Adam Rapa, altri che invece preferiscono partire dagli spunti che emergono dal lavoro con i singoli partecipanti. Di certo è sbagliato interpretare la mini lezione alla masterclass come una piccola lezione privata, perché invece è solo un elemento per facilitare il lavoro collettivo.
E' chiaro che avendone la possibilità fare una lezione privata è molto meglio, ma quando l'insegnante viene da lontano, solitamente in occasione di una tournée, non è sempre possibile.
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Ha perfettamente ragione tony.
A questo punto meglio quei campus che durano 3/5 giorni
i classici 30 minuti a testa sono buoni giusto per conoscere gli amici del forum
e scambiarsi qualche bocchino ;D
quindi chiappe strette e fare molta attenzione al vicino se effettivamente suona la tromba o sta barando felicissim felicissim
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Music, ancora siamo alle battutte sui bocchini?
avoja a fa master ;D
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ma io sono nuovo del forum e della tromba . sui bocchini ho ancora moltissimo da imparare O0 O0
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fabiodb ha scritto:la settimana scorsa abbiamo organizzato un incontro con Tofanelli dalle 14 alle 20...vuoi sapere quanti eravamo dopo che abbiamo contattato personalmente almeno 25 trombettisti? 4. questo mi fa pensare, con ragione, che molti, hanno il propio orticello da tenere bello verde e pensano che fare un master sia come dichiarare che hanno ancora da imparare, pochi, pochissimi si mettono in gioco, e tra quei pochi alcuni lo fanno mantenendo un pseudo- anonimato, del tipo," cosa fai oggi?" "vado a funghi", per cui sarò irreperibile
Poca brigata,vita beata!credimi Fabio,molto meglio poche persone a questi masters,almeno il tempo viene diluito per le presenze e ne rimane un po' piu'a cranio.Ricordo ad una master che feci con Pierobon eravamo in 40 ,il master era già finito che ancora si stava facendo l'appello: 20 minuti se ne erano andati per la "lucidatura" delle trombe,20 per fare a gara a chi aveva la più costosa,una volta individuata ci perdevi altri 20 minuti per il diradamento del capannello...insomma niente di tutto quello che mi sarei aspettato.Quando poi ha chiamato qualcuno a suonare,nessuno dei giovanotti si presenta e allora il sottoscritto vecchio e pippa di prima persona va sul palco ,suona,emette barriti inascoltabili e pure viene applaudito: ma che minchia di pubblico avevo davanti?confermo che la qualità di chi partecipa a queste masters è bassa e se devo spendere anche solo 30 palanche,preferisco risparmiarle con altre 30+30+30 +ecc. e farmi mezz'ora con l'Adam Rapa di turno che mi dedica il suo tempo e che qualcosa mi sa dare.
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Poca brigata,vita beata!credimi Fabio,molto meglio poche persone a questi masters,almeno il tempo viene diluito per le presenze e ne rimane un po' piu'a cranio.Ricordo ad una master che feci con Pierobon eravamo in 40 ,il master era già finito che ancora si stava facendo l'appello: 20 minuti se ne erano andati per la "lucidatura" delle trombe,20 per fare a gara a chi aveva la più costosa,una volta individuata ci perdevi altri 20 minuti per il diradamento del capannello...insomma niente di tutto quello che mi sarei aspettato.Quando poi ha chiamato qualcuno a suonare,nessuno dei giovanotti si presenta e allora il sottoscritto vecchio e pippa di prima persona va sul palco ,suona,emette barriti inascoltabili e pure viene applaudito: ma che minchia di pubblico avevo davanti?confermo che la qualità di chi partecipa a queste masters è bassa e se devo spendere anche solo 30 palanche,preferisco risparmiarle con altre 30+30+30 +ecc. e farmi mezz'ora con l'Adam Rapa di turno che mi dedica il suo tempo e che qualcosa mi sa dare.
tutto vero! a parte i tuoi barriti..non posso commentare.. non c'ero! smil
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Vittorio e' ovvio che avendoci i mezzi e' meglio una lezione privata.
un ora con Fabrizio da solo vale molto di più' di 3 ore con 30 persone, ma costa anche molto di più, sempre se si riesce a farla .
Adam Rapa viene in Italia una volta ogni tanto. Bosso viene a roma una volta ogni tanto.
E poi il fatto di confrontarsi con altre persone e' sinonimo di apertura mentale e musicale . Una masterclass ti da 10 , una ti da 100 , una non ti da una cippa ma non si può' sempre generalizzare. e' un po' come fare una jam, su una trovi tutte pippe e non ti diverti, in un altra sei il più pippa e non ti diverti lo stesso, in un altra trovi la donna del batterista che ti ciocca e della musica non te ne frega più una cippa e nell ultima che hai fatto ti sei divertito a bestia ma non ti ricordi cosa hai suonato perché' ti eri fatto 4 birre.
Sono dell opinione che e' molto meglio fare che pensare a quello che avrei potuto fare .
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post doppio
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Vittorio e' ovvio che avendoci i mezzi e' meglio una lezione privata.
un ora con Fabrizio da solo vale molto di più' di 3 ore con 30 persone, ma costa anche molto di più, sempre se si riesce a farla .
Adam Rapa viene in Italia una volta ogni tanto. Bosso viene a roma una volta ogni tanto.
E poi il fatto di confrontarsi con altre persone e' sinonimo di apertura mentale e musicale . Una masterclass ti da 10 , una ti da 100 , una non ti da una cippa ma non si può' sempre generalizzare. e' un po' come fare una jam, su una trovi tutte pippe e non ti diverti, in un altra sei il più pippa e non ti diverti lo stesso, in un altra trovi la donna del batterista che ti ciocca e nell ultima che hai fatto ti sei divertito a bestia ma non ti ricordi cosa hai suonato perché' ti eri fatto 4 birre.
Sono dell opinione che e' molto meglio fare che pensare a quello che avrei potuto fare .
Alessio concordo con te che ciò non ti può togliere niente,anzi un'esperienza in piu' non e' mai da rigettare per partito preso:io volevo solo dire che avendone frequentato qualcuna,tendo di più a risparmiare questi soldini diluiti e magari potermi permettere anche una sola volta un maestro con le palle!È una scelta personale,senza volere denigrare queste masters ,che sono comunque sintomo di vitalità per il movimento trombettistico ,però come dice Tony oltre a quei due o tre consigli ripetuti e sempre uguali e troppo generici(magari dicono anche ad uno gobbo di abbassare le spalle :)),difficilmente ne esci molto migliorato.Pero' è una mia opinione e quindi capisco che possa essere anche non condivisa.
Bye
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Alessio concordo con te che ciò non ti può togliere niente,anzi un'esperienza in piu' non e' mai da rigettare per partito preso:io volevo solo dire che avendone frequentato qualcuna,tendo di più a risparmiare questi soldini diluiti e magari potermi permettere anche una sola volta un maestro con le palle!È una scelta personale,senza volere denigrare queste masters ,che sono comunque sintomo di vitalità per il movimento trombettistico ,però come dice Tony oltre a quei due o tre consigli ripetuti e sempre uguali e troppo generici(magari dicono anche ad uno gobbo di abbassare le spalle :)),difficilmente ne esci molto migliorato.Pero' è una mia opinione e quindi capisco che possa essere anche non condivisa.
Bye
purtroppo Vittorio non sono d'accordo.
una masterclass conn Fabrizio Bosso e' un esperienza che può lasciarti qualcosa o meno. una lezione di un ora ( a fondo perduto ) e' l'inizio di qualcosa che non avrà' mai un seguito . Il maetsro e' un altra cosa . e' quella persona che dopo una settimana di studi di dice se hai capito o meno quello che ti ha spiegato la settimana prima. E sai meglio di me che nella musica e a maggior ragione nella tromba sono molte di più' le settimane che non hai capito che le altre.
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il punto di forza della masterclass rappresenta probabilmente anche il punto di debolezza : la presenza di tanti musicisti.
per mettere a frutto e massimizzare incontri di questo tipo adotto alcuni comportamenti.
il primo che è nella mia natura : sparo tutte le domande che mi è consentito chiedere.(da vero curioso rompi)
poi cerco di capire non soltanto quello che riferisce a me ma anche quello che riferisce agli altri.
(se ad esempio il musicista sta considerando un aspetto del singolo utente).
è chiaro che quanto maggiore è la competenza tanto maggiore sarà la comprensione.
poi registro tutto così se qualcosa mi sfugge (questo quando il musicista è straniero) magari a casa riascoltando quello che suona provo a capirlo meglio.
ed ancora provo a comunicare con gli altri partecipanti (magari quello che non ho capito io è stato capito da qualcun altro)
mi è capitato pure di ascoltare alcune cose non capirle per poi comprenderle a distanza di anni.
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purtroppo Vittorio non sono d'accordo.
una masterclass conn Fabrizio Bosso e' un esperienza che può lasciarti qualcosa o meno. una lezione di un ora ( a fondo perduto ) e' l'inizio di qualcosa che non avrà' mai un seguito . Il maetsro e' un altra cosa . e' quella persona che dopo una settimana di studi di dice se hai capito o meno quello che ti ha spiegato la settimana prima. E sai meglio di me che nella musica e a maggior ragione nella tromba sono molte di più' le settimane che non hai capito che le altre.
Probabilmente le mie esperienze in masters sono state così negative da darne un giudizio magari errato,ma posso raccontare solo quello che ho vissuto.Ad onor del vero non ho mai fatto ciò con Bosso e può darsi come tu dici che il suo approccio sia diverso rispetto ad altri e probabilmente più appagante.
Bosso l'ho sentito 5 volte e 3 volte Giuffredi e sono in assoluto i trombettisti italiani,insieme a Giovanni Amato,che amo di più,ma purtroppo non ho mai avuto occasione di assistere ad una loro master,puo' darsi come dici tu che mi sia perso qualcosa...ma la prossima occasione ,se non ho impegni irrinunciabili smil,non voglio farmela scappare
Ciao
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https://www.youtube.com/watch?v=ewZRGtxE4gA
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si ma le braccia si alzavano pure a lui ... cmnq ovazion
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si ma le braccia si alzavano pure a lui ... cmnq ovazion
...e pure la vena sul collo a destra gli si ingrossava...... ovazion ovazion
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ovazion
grazi per bellissimo video
interessantissimi i consigli su walkin con la sola tromba anche sul come procedere .
prima 3 note della triade (con un certo tipo di modalità ascendi ascendi discendi : tonica terza quinta terza )
, poi quattro note inserendo la settima , poi "andando" sulla nota dell'accordo successivo vicina a dove ci troviamo per poi inserire il cromatismo.
grande Bosso sia come musicista sia come didatta
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dimenticavo una aspetto che avevo notato.
quando un musicista suona la linea di basso si può capire come pensa .
è questo un aspetto che sto studiando da poco e nel caso di Bosso si identificano gli accordi in maniera chiara .
ad esempio le differenze nella forma blues delle varie ipotesi dal blues tradizionale , alla prima sostituzione nella nona e decima misura ecc...
se capisci come pensa nella linea di basso hai degli ottimi riferimenti per leggere l'improvvisazione
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Il Saint Louis ha reso pubblico un video con i primi 20 minuti della masterclass ( in realtà e' online da allora ma non lo avevo mai visto )
https://www.youtube.com/watch?v=ewZRGtxE4gA&list=PL8fUQF8RjI-Kxti8rX9pRqDqUv4djpGIZ&index=6
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https://www.youtube.com/watch?v=ewZRGtxE4gA
Certo che, musicmanx, tu i miei post proprio non li leggi! :D