Italian Trumpet Forum
Didattica => Jazz ed oltre => : Zosimo February 22, 2014, 11:20:46 AM
-
Ho scoperto questa rivista on line, articoli carini
che possono dare diversi spunti di riflessione. buona lettura.
http://jazzpaths.com/rubrica/cinque-miti-sul-jazz/
-
Ho scoperto questa rivista on line, articoli carini
che possono dare diversi spunti di riflessione. buona lettura.
http://jazzpaths.com/rubrica/cinque-miti-sul-jazz/
Bella esposizione dei fatti, riportano sulla retta via?
-
sostanzialmente dice cose condivisibili e di buon senso.
è anche vero che la sua prospettiva è "orientata".
una provocazione : sostiene che tutti possano imparare ad improvvisare (in maniera che definirei democratica) e poi alla fine del discorso inserisce la bomba (alcuni sono in grado di improvvisare "meglio di altri").
questo modo di argomentare ha lo stesso limite che ha chi si critica.
il problema è cosa si intenda per improvvisazione e quali riferimenti rilevano.
ed io sono convinto come lui che tutti possano improvvisare e possano imparare a farlo .
-
....la rivista è gestita da mio fratello, lo scopo è quello di divulgare il più possibile la cultura jazzistica e di sfatare miti vecchi e nuovi legati alla presunta impossibilità dell'improvvisare, miti che, spesso sono convinzioni degli stessi insegnanti....
-
infatti l'articolo è molto interessante e ci sono una grande quantità di spunti e tocca molti degli argomenti " caldi "che da anni vedono scuole di insegnamento contrapposte.
nella sostanza rispecchia anche il mio punto di vista anche sulla utilità della trascrizione sulla qualità dello studio ecc..
ciascun argomento andrebbe analizzato e sviluppato e sarebbe interessante verificare cosa porta l'estremizzazione di ciascun discorso.
l'approccio che propone mi sembra equilibrato ed anche per questo lo apprezzo.
i miei due cents
-
Insomma il fratello pippa è toccato a noi smil
-
Insomma il fratello pippa è toccato a noi smil
Come dice il mio amico salvatore "t'aggia fa na facc' e paccher'" :)
-
Mi sembra un articolo pieno di buon senso. In particolare condivido tantissimo quando dice, in sostanza, che è meglio fare poco e bene, piuttosto che cercare di strafare e finire per fare tutto mediocremente. Questo per ma vale tanto per l'improvvisazione quanto per la tecnica.
Penso che l'improvvisazione sia qualcosa a cui si arriva gradualmente. La cosa importante a mio modesto parere è cercare di fare sempre, fin dall'inizio, cose che abbiano un senso musicale, e non farle perché sono "fighe". Con la big band suoniamo, tra gli altri, Red Clay, di Freddie Hubbard. Tutti i solisti regolarmente zoppicano sulla sezione B, dove ci sono un po' di accordi "bizzarri". Beh, incuriosito dalla cosa decido di ritirare fuori il disco e riascoltare il solo di Freddie. Sono rimasto veramente stupito dal constatare che praticamente suona solo la scala blues... Tutti a tirare testate cercando di girare attorno a quegli accordi, e l'autore del brano ti spiazza facendo l'improvvisazione concettualmente più semplice del mondo!