Italian Trumpet Forum
Didattica => Scuole trombettistiche => : anrapa March 18, 2014, 01:35:20 PM
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C'ho pensato su un po' prima di scrivere questo post perché volevo acquisire un po' di "dati"...
Studiare con un altro trombettista, specie se del proprio livello tecnico e con simili attitudini (e magari simpatico che non guasta mai...) è MALEDETTAMENTE UTILE!!!
Uno dei fattori che ho più sottovalutato in questi anni è la resistenza, in tutti gli altri campi sono migliorato tantissimo e in modo costante ma purtroppo la scarsa resistenza mi ha sempre impedito di rendere certi miglioramenti stabili e soprattutto fruibili tutti i giorni e in tutte le situazioni.
Da quando sto studiando con Francesco-Scogia (tramite skype che non è il massimo ma è MOLTO meglio di quanto non ci si immagini!) i brani che una volta mi sembravano inaffrontabili sono ormai tranquillamente alla mia portata non perché i pochi giorni di studio mi abbiano reso un trombettista migliore ma semplicemente perché avere un "compare" che ti ascolta e che suona alternativamente con te ti mette in quello stato psicofisico giusto per non "sfracellarsi".
Capisco questa pratica sia nota a molti ma a me non è mai capitato di poterlo fare in modo continuativo e, quindi, con i conseguenti benefici.
Se ne avete la possibilità fatelo!!!
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vero! e se si vuole esagerare, e unire l'utile al dilettevole, consiglerei UNA trombettista... fenomen
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Anche secondo me studiare con qualcuno è un grande aiuto, e ne ho avuto una conferma anche dal mio insegnante. A parte l'ovvio beneficio che si ricava dal fatto di ascoltare qualcun altro, il che aiuta ad avere un parametro di quello che si sta facendo, ma c'è anche una questione "muscolare": il fatto di alternarsi nel fare gli esercizi instaura un ritmo che permette di dare alla muscolatura il giusto riposo. Lo studio acquista una grande intensità a livello di concentrazione, la qualità è spinta verso l'alto, e la muscolatura può lavorare con i giusti tempi di recupero, aumentando la resa. Penso però che più che una parità di livello tecnico nel compagno di studio è necessario trovare la stessa disponibilità alla concentrazione, perché altrimenti il rischio è il cazzeggio...
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.....Studiare con un altro trombettista, specie se del proprio livello tecnico e con simili attitudini ....
vuoi già sostituirmi, quindi?
Scherzi a parte, è incredibile quello che si riesce a fare dovendosi fermare per forza per ascoltare l'altro. Riposare tanto quanto si suona è l'attività più benefica e condivisa dai trombettisti bravi; Tutti noi lo sappiamo ma di fatto...magari anche per approfittare dei "momenti positivi" ci lasciamo bovinamente prendere e ci scassiamo! In due la cosa dà risultati immediati. Confermo. E poi c'è un altro fatto su cui sto seriamente meditando: il Warm-Up. Spesso ho come la sensazione di perdere tempo semplicemente per "riuscire" a fare questo o quel''altro Warm-Up, quasi come fosse il fine ultimo dello studio e con il solo risultato di uscirne già sfracellati.... senza mirare al fatto che volta per volta bisognerebbe capire quale è il migliore "inizio" per una buona sessione di studio, a secondo delle proprie circostanziate condizioni.... Va be', è anche questo un "fatto" psicologica difficile da spiegare.....quando avrò le idee più chiare ne riparlerò.....
Per fabiodb: evidentemente non conosci il fascino di anrapa versione LCD!
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vuoi già sostituirmi, quindi?
Scherzi a parte, è incredibile quello che si riesce a fare dovendosi fermare per forza per ascoltare l'altro. Riposare tanto quanto si suona è l'attività più benefica e condivisa dai trombettisti bravi; Tutti noi lo sappiamo ma di fatto...magari anche per approfittare dei "momenti positivi" ci lasciamo bovinamente prendere e ci scassiamo! In due la cosa dà risultati immediati. Confermo. E poi c'è un altro fatto su cui sto seriamente meditando: il Warm-Up. Spesso ho come la sensazione di perdere tempo semplicemente per "riuscire" a fare questo o quel''altro Warm-Up, quasi come fosse il fine ultimo dello studio e con il solo risultato di uscirne già sfracellati.... senza mirare al fatto che volta per volta bisognerebbe capire quale è il migliore "inizio" per una buona sessione di studio, a secondo delle proprie circostanziate condizioni.... Va be', è anche questo un "fatto" psicologica difficile da spiegare.....quando avrò le idee più chiare ne riparlerò.....
Per fabiodb: evidentemente non conosci il fascino di anrapa versione LCD!
Attenzione , qui sta nascendo del tenero
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Alessio: certo che ci potevamo vedere no ??? poi sei sparito !!! Mannagg....................
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secondo me, it depends. O meglio non deve esser l'unico modo perchè alle volte credo sia invece dannoso.
Mi spiego: io inizialmente studiavo con UNA trombettista fenomen , circa del mio livello ed ho notato questi pro e contro.
Pro: tutto ciò che dice Anrapa, oltre che aver qualcuno che ti ascolta ti dà un feedback immediato su cosa stai facendo e ti correggi al volo, cosa che magari da solo non noteresti subito
Contro: forse perchè siamo capre ma spesso passaggi facili per me erano ostici per lei e viceversa. Il risultato era che per non far annoiare l'altro si sorvolava sulla cosa, impedendo di fatto di approfondire la sequenza difficile per il singolo
Alla fine credo sia giusto il metodo "universitario", ovvero si studia da sè perchè ognuno ha i suoi tempi e deve picchiare la testa contro i proprio ostacoli e ogni tanto ci si vede per confrontarsi e/o affrontare cose non riuscite manco a capocciate.
Poi magari tutto ciò vale per chi è alla prime armi, chi magari ha più manico ha dei tempi di "studio" talmente brevi che il mio discorso non si applica...
jm2c
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Beh, ovvio che non deve essere un assoluto, soprattutto quando si deve studiare un brano senz'altro è meglio lavorare da soli. Ma per il lavoro tecnico lavorare in due è davvero eccezionale. Diciamo che è uno dei tanti "mattoncini" da utilizzare per rendere più efficiente lo studio.
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Si, è didatticamente molto importante: fa notare in modo eclatante quanta più resistenza e quanta maggiore qualità si ottiene dovendo intervallare gli esercizi con quelli di un altro. Per non parlare del diverso atteggiamento mentale che si assume suonando "come fosse un concerto".
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con la tromba non ho quasi alcuna esperienza di studio ma credo che alcuni principi siano validi con tutti gli strumenti.
anche perchè gli aspetti che possono essere " sentiti "quando si studia sono davvero tanti e riuscire ad avere una visione onnicomprensiva presuppone un livello tecnico avanzato.
magari sei talmente concentrato sull'intonazione e non ti accorgi che il fraseggio è divenuto meccanico.
o stai talmente attento ad una struttura nella improvvisazione che ti dimentichi di essere omogeneo con il volume ed il timbro ecc...
il principio è semplice due orecchie sono peggio di quattro.
è anche vero che è necessario che chi studia sappia cosa ascoltare. (in questo senso sono certo che Anrapa nello scegliere un altro musicista come Scogia abbia una idea relativamente precisa del livello tecnico ) e viceversa.
da questo punto di vista mi ricordo come fosse oggi delle lezioni con il sax che sono state molto proficue
l'insegnante consentiva a ciascuno di partecipare a tutte le lezioni .
in pratica un ora era dedicata a te come strumentista e per tutto il tempo che desideravi potevi assistere come uditore a tutte le lezioni anche di studenti "avanzati".
( e capitava spesso che agli uditori venissero fatte domande su aspetti del suono ).
la cosa singolare è che in breve anche le strapippe (o i neofiti) erano in grado di rispondere ...... ed a volte capitava la stranissima circostanza che l'uditore strapippa con lo strumento era in grado come ascoltatore di riportare fedelmente quello che era successo (descrivendo una disomogeneità di suono , volume o intonazione ecc..)
questo perchè può capitare che chi suona è talmente concentrato su alcuni aspetti che ne tralascia degli altri.
poi c'è un altro principio : spesso ciascuno ha la sua attitudine .
due musicisti che hanno un livello tecnico simile hanno magari attitudini diverse.
(magari uno è un lettore formidabile e l'altro ha un suono perfettamente intonato )
riuscire a farne un punto di forza e non di debolezza è la condizione necessaria per consentire allo studio in compagnia di ottenere i migliori risultati.
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vero! e se si vuole esagerare, e unire l'utile al dilettevole, consiglerei UNA trombettista... fenomen
Tanto con Skype, anhe se e' Bbona.... felicissim