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Questo thread sfuma nell'altro ( Suonare cercando l'Atmosfera  The Vibe ) e viceversa !  :)
Man mano che procedeva e si sviluppava il thread ad un certo punto mi sono chiesto se avessi capito bene / avessi la percezione di una corretta valutazione all'ascolto /(o a saper suonare (assai improbabilmente)/ o a saper cogliere la personalità musicale di un' artista che suona brani be bop !  Attimo di panico !
Un passo indietro !
Ad una scuola jazz ho avuto la possibilità di ascoltare i pareri di più insegnanti su come sviluppare un brano  (anche in maniera personale) in relazione alle proprie capacità.
Partendo dalla acclarata manifesta incapacità del livello degli allievi a "non " saper suonare alla velocità del be bop , (figurarsi ad esprimere un'interpretazione ), gli insegnanti vollero comunque presentare i pro ed i contro sia del suonare lento che velocemente.
Partiamo dal suonare/ provare a cercare comunque una interpretazione personale ad una velocità medio/lenta (intesa sopratutto anche come l'usare  meno note ).
Paradossalmente, dal loro punto di vista , questa condizione sembra che sia solo apparentemente la più facile ,( ma lo è solo apparentemente), perchè è vero che utilizzi meno note ( perchè non possiedi ancora la capacità di gestire / suonare più note e più velocemente) , ma proprio perchè sono più "spaziate" (rispetto al be bop), sono "comunque più intellegibili", e se il tuo sentire musicale non ha niente da dire, la banalità delle note che suoni diventa subito evidente, e quindi paradossalmente riuscire ad esprimersi (raccontare una storia, creare un'atmosfera) con delle note che "arrivino",  richiede un impegno creativo forse anche più difficile .
E' stato interessante ascoltare il parere / punto di vista di un pianista be bop sul suonare velocemente a livello  be bop.
Lui diceva che con il be bop tu cavalchi l'onda del fluire di note, e nell'esprimere un'idea, accentando alcune note , ( fra quelle del fluire di note suonate ) , l'ascoltatore di be bop "esperto" (o  comunque chi lo suoni bene ), riesce comunque  a cogliere e  distinguere l'idea musicale presentata  dall'artista, differenziandola dai cromatismi utilizzati (o dalla scala riempitiva utilzzata) per arrivare alle note utilizzate per esprimere l'idea.
La cosa singolare è che diceva che spesso non è importante centrare la nota di arrivo dall'idea ma è importante che sia contenuta nel cromatismo di arrivo che si esegue, perchè, chi ascolta, ha già colto l'idea, e alla velocità a cui si suona il be bop , riesce comunque a riconosccerla / distinguerla all'interno del cromatismo, questo perchè l'orecchio dell'ascoltatore ( esperto) ha percepito l'idea musicale.
....Ma chi suona be bop, suona un'idea musicale ?, oppure un pattern, o riempe con un fluire di scale, di note  ?
Alla velocità a cui sono suonati i brani be bop non è facile distinguere.
Ed ancora esprime un' idea  , l'ha già fermata e la sta esprimendo/esponendo, o sta improvvisando inseguendo un'idea (Si spera qualitativamente valida ) ?
Francamente se l'idea è valida e mi comunica un'emozione , (al momento ) poco mi importa che sia una esposizione od il risultato di ina improvvisazione..( sopratutto perchè parlare di "improvvisazione" che comunichi qualcosa penso che sia veramente appannaggio di pochi ....

Quest'ultima pensiero credo che sia materia  solo dei "Grandi"...... per il mio livello mi accontento ( e ci sto provando con tutti i miei limiti) a provare a crescere nel tirare giù delle idee che comunichino quanto meno uno stato emotivo.
(...e parliamo di esposizione e non di improvvisazione).

....Tornando a Trent Austin ed alle lunghe  frasi be bop da Lui utilizzate nella prova comparativa di cui ho  parlato....., erano comunque belle , esprimevano qualcosa e non erano  banali .  ;D
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Marche e Modelli / Re: 1990 Chicago Monette Model MB-374
« Last post by iMaurizio on November 05, 2024, 06:11:47 PM »
La tua domanda la trovo molto attinente con l'altro thread
http://www.italiantrumpetforum.it//index.php?topic=14056.msg140395#msg140395
ed è là che ti ho risposto.  :)
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..... Trent Austin suonava e ripeteva esattamente le stesse frasi (lunghe stile Be bop) su entrambe le trombe. e presentava  tante frasi , ( oserei dire tante , lunghe e complicate). Le ripeteva esattamente uguali su entrambi gli strumenti.
A parte la validità del test in sè, questa cosa mi ha fatto soffermare a riflettere sul fatto che queste frasi, se le avesse suonate una dietro l'altra, avrebbero potuto benissimo essere  considerate come un solo di improvvisazione.
Da qui la considerazione, (in generale) : ma non è che una volta che diventi bravo tecnicamente e ti fai un bel bagaglio di frasi, poi prendi tutti per il c...o passando per "improvvisatore " ? ::)

La tua domanda sembra ironica e provocatoria, ma credo che offra spunti di riflessione interessanti e attinenti a questo thread.  :)

Io non voglio pensare che qualcuno intenzionalmente si spacci per un grande improvvisatore solo perché è in grado di sciorinare pattern e frasi jazzistiche con velocità e padronanza tecnica, ma certamente queste due abilità messe insieme esercitano un certo fascino sull'ascoltatore (in genere).

La letteratura improvvisativa del jazz negli ultimi decenni è stata ampiamente studiata, trascritta, analizzata, e oggi è un materiale didattico a disposizione di tutti, per cui è molto più vasta la platea di musicisti che possono studiarla ed apprenderla.

Andando più nelle opinioni soggettive io sono convinto che tanti musicisti contemporanei anche di successo basino la loro cifra stilistica sulle loro abilità tecniche unite alla conoscenza e uso frequente della grammatica e dei fraseggi più tipici del jazz e del proprio strumento.

Che poi questo si traduca sempre in arte e creatività, e in "Vibe", per ricollegarsi all'altro thread, è tutt'altro che scontato  :)
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Annunci Importanti / Re: Quincy Jones
« Last post by dirtysound on November 04, 2024, 08:05:09 PM »
Quincy Jones l'ho scoperto e apprezzato tantissimo di più come arrangiatore ed autore. Ha lasciato veramente un un'impronta nella musica moderna. Credo che il riuscire a lasciare qualcosa di sè, che venga apprezzato dalla gente, sia una delle soddisfazioni più grandi che un artista possa ricevere. Quando un artista , che ti ha lasciato qualcosa di sè  dentro di te e  scompare , rimane il ricordo bello che ti lega alla sua musica, alla sua persona, e la malinconia che non potrai più ascoltarlo...e ti rimane anche un senso di gratitudine nei suoi confronti ..
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Marche e Modelli / Re: 1990 Chicago Monette Model MB-374
« Last post by dirtysound on November 04, 2024, 07:51:23 PM »
Thanks,  iMaurizio !  :D  ;)  :)
Inizio dal mixer , che in effetti mi aveva incuriosito, non tanto come qualità sonora , ma come oggetto in sé . Mi ricordava proprio un po' i mixer di qualche decennio fa', quelli con annessa ed ingombrante parte dell'amplificazione di potenza da abbinare alle casse passive !  :D
( Un tuffo nel passato, dove i mixer, l'amplificatore di potenza , le casse passive, con il loro ingombro si rendevano presenti e ti facevano già respirare ,immergerti nell'atmosfera della musica , ... di chi fa la musica..... (Bei tempi ! ....)
Adesso è tutto un po' più miniaturizzato, tecnologico, digitale.... si è perso un po' il "sapore" del calarsi nella musica, in cui anche una certa "ambientazione" ti aiutava a "credere" di fare qualcosa di personale ... di unico.... Mah! (  Chissà come la vivono la musica, nel senso lato e più ampio, i giovani di oggi ...)

Se riesco a ritrovarlo posterò il link di una prova comparativa di Trent Austin ( non mi ricordo se fosse una comparativa fra una Lotus e una tromba che sento nominare spesso su Trumpet Herald Forum ( insieme alle AR Resonance ed alle sempiterne Monette ) la Thane , che devo ancora capire chi la produce, ( anche se nell'ascolto di alcuni links non mi ha colpito o impressionato più di tanto , molto dettagliata nei suoni , ma non mi ha conquistato per una timbrica particolare).
Dicevo di questa comparativa , perchè in essa Trent Austin suonava e ripeteva esattamente le stesse frasi (lunghe stile Be bop) su entrambe le trombe. e presentava  tante frasi , ( oserei dire tante , lunghe e complicate). Le ripeteva esattamente uguali su entrambi gli strumenti.
A parte la validità del test in sè, questa cosa mi ha fatto soffermare a riflettere sul fatto che queste frasi, se le avesse suonate una dietro l'altra, avrebbero potuto benissimo essere  considerate come un solo di improvvisazione.
Da qui la considerazione, (in generale) : ma non è che una volta che diventi bravo tecnicamente e ti fai un bel bagaglio di frasi, poi prendi tutti per il c...o passando per "improvvisatore " ? ::)
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Vi è mai capitato di notare che una stessa frase musicale , su una tromba sembri funzionare/scorrere meglio che su un'altra tromba ? , (quasi  che l'altra sembri richiedere addirittura  un'articolazione differente della frase musicale ? ) ....

Se avete sperimentato questa cosa , potete comprendere meglio quanto , secondo me , anche lo strumento , sotto certi aspetti, possa condizionare (limitare?) il modo di esprimersi, di esprimere le emozioni dell'artista.

Vs. pareri ?


Dunque, riguardo alla resa/risposta diversa di una stessa frase su due strumenti è un fenomeno che ho verificato, ma faccio alcuni importanti chiarimenti.

Se noto un fenomeno del genere non si tratta quasi mai di una singola frase, ma di tutte le frasi simili e possibili che per come sono costruite hanno dentro evidentemente degli elementi che mettono in luce le differenze tra i due strumenti.

A meno che non metta a confronto due trombe di livello costruttivo e qualitativo palesemente diverso io non noto che la frase in una delle due venga "meglio o peggio"; non la vedo come una comparazione qualitativa ma semplicemente come una diversità nella risposta dello strumento. (una diversità che va capita)

Faccio un esempio che aiuta a mettere in luce quanto sia importante il ruolo dello strumentista in un test del genere:
mi metto a suonare per una decina di minuti la tromba A, mi ci trovo bene, la conosco, e dopo i 10 minuti suono la frase incriminata che userò per fare il test.
Tutto bene, suona come mi aspetto.
A tradimento prendo la tromba B ed eseguo subito la stessa frase: viene fuori in un modo diverso,
e molto probabilmente questo dipende dal fatto che l'ho suonata nello stesso modo in cui l'avevo appena suonata sulla tromba A.

Sia che io ritenga migliore o peggiore il risultato sulla tromba B, a mio parere il merito o la colpa non è della tromba,
ma al 90% nel modo in cui io ho suonato quella frase. (ovvero al modo in cui ho approcciato lo strumento)

A riprova di questo continuo a suonare per 10 minuti la tromba B, mi metto comodo e mi riabituo al suo tipo di emissione;
dopo i 10 minuti risuono la famosa frase ed ecco che la differenza _percepita_ nella sua esecuzione tra i due strumenti mi risulta più sfumata.
O almeno questo è quello che capita a me  :)
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Marche e Modelli / Re: 1990 Chicago Monette Model MB-374
« Last post by iMaurizio on November 04, 2024, 06:55:10 PM »
Un'altra particolarità ha attratto la mia attenzione in questo video, ed è la tipologia di  di Mixer ( 8 canali )  utilizzato ; (è sulla sinistra delle immagini video) . Sembra quasi un mobiletto !
Qualcuno ne riconosce Marca e modello ?

Il modello preciso non lo riesco a leggere, ma è un modello analogo a questo della Peavey
https://r2.gear4music.com/media/8/8256/1200/preview.jpg
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Marche e Modelli / Re: 1990 Chicago Monette Model MB-374
« Last post by iMaurizio on November 04, 2024, 06:34:23 PM »
La base, ad orecchio, sembra essere una di quelle basi tipo Aebersold ! (Qualcuno la riconosce ? Mi sfugge in questo momento anche il titolo del brano ! )

Body and Soul, e la base sembra in effetti una Aebersold, anche se non mi sembra quella del Volume 41 che io posseggo.
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Annunci Importanti / Quincy Jones
« Last post by eugeniovi on November 04, 2024, 01:02:53 PM »
Purtroppo altro grande protagonista ci ha lasciato. Doveroso ricordarlo su ITF visto che all'inizio suonava la tromba. Bellissimo il disco Birth of a Band con grandi Jazzisti e se non ricordo male lui alla tromba (ma forse non in tutti i brani). Grandissimo compositore, arrangiatore , compositore per colonne sonore del periodo 'moderno' trovo meraviglioso Back on the Block.  per ricordarlo stasera lo riascoltero'. Un triste saluto a tutti.
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Marche e Modelli / Re: 1990 Chicago Monette Model MB-374
« Last post by iMaurizio on November 04, 2024, 01:23:54 AM »
Se ti riferisci al video che hai linkato nel post precedente, domani riascolto e te lo dico, è uno standard piuttosto noto e la base è una Aebersold o una Hal Leonard. (ora non posso ascoltare)  ;)
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