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Jazz ed oltre / Re: Allen Vizzutti Costruire la fluidità nel nostro modo di suonare la tromba
« Last post by dirtysound on November 07, 2024, 08:38:14 PM »Questo thread sfuma nell'altro ( Suonare cercando l'Atmosfera The Vibe ) e viceversa !
Man mano che procedeva e si sviluppava il thread ad un certo punto mi sono chiesto se avessi capito bene / avessi la percezione di una corretta valutazione all'ascolto /(o a saper suonare (assai improbabilmente)/ o a saper cogliere la personalità musicale di un' artista che suona brani be bop ! Attimo di panico !
Un passo indietro !
Ad una scuola jazz ho avuto la possibilità di ascoltare i pareri di più insegnanti su come sviluppare un brano (anche in maniera personale) in relazione alle proprie capacità.
Partendo dalla acclarata manifesta incapacità del livello degli allievi a "non " saper suonare alla velocità del be bop , (figurarsi ad esprimere un'interpretazione ), gli insegnanti vollero comunque presentare i pro ed i contro sia del suonare lento che velocemente.
Partiamo dal suonare/ provare a cercare comunque una interpretazione personale ad una velocità medio/lenta (intesa sopratutto anche come l'usare meno note ).
Paradossalmente, dal loro punto di vista , questa condizione sembra che sia solo apparentemente la più facile ,( ma lo è solo apparentemente), perchè è vero che utilizzi meno note ( perchè non possiedi ancora la capacità di gestire / suonare più note e più velocemente) , ma proprio perchè sono più "spaziate" (rispetto al be bop), sono "comunque più intellegibili", e se il tuo sentire musicale non ha niente da dire, la banalità delle note che suoni diventa subito evidente, e quindi paradossalmente riuscire ad esprimersi (raccontare una storia, creare un'atmosfera) con delle note che "arrivino", richiede un impegno creativo forse anche più difficile .
E' stato interessante ascoltare il parere / punto di vista di un pianista be bop sul suonare velocemente a livello be bop.
Lui diceva che con il be bop tu cavalchi l'onda del fluire di note, e nell'esprimere un'idea, accentando alcune note , ( fra quelle del fluire di note suonate ) , l'ascoltatore di be bop "esperto" (o comunque chi lo suoni bene ), riesce comunque a cogliere e distinguere l'idea musicale presentata dall'artista, differenziandola dai cromatismi utilizzati (o dalla scala riempitiva utilzzata) per arrivare alle note utilizzate per esprimere l'idea.
La cosa singolare è che diceva che spesso non è importante centrare la nota di arrivo dall'idea ma è importante che sia contenuta nel cromatismo di arrivo che si esegue, perchè, chi ascolta, ha già colto l'idea, e alla velocità a cui si suona il be bop , riesce comunque a riconosccerla / distinguerla all'interno del cromatismo, questo perchè l'orecchio dell'ascoltatore ( esperto) ha percepito l'idea musicale.
....Ma chi suona be bop, suona un'idea musicale ?, oppure un pattern, o riempe con un fluire di scale, di note ?
Alla velocità a cui sono suonati i brani be bop non è facile distinguere.
Ed ancora esprime un' idea , l'ha già fermata e la sta esprimendo/esponendo, o sta improvvisando inseguendo un'idea (Si spera qualitativamente valida ) ?
Francamente se l'idea è valida e mi comunica un'emozione , (al momento ) poco mi importa che sia una esposizione od il risultato di ina improvvisazione..( sopratutto perchè parlare di "improvvisazione" che comunichi qualcosa penso che sia veramente appannaggio di pochi ....
Quest'ultima pensiero credo che sia materia solo dei "Grandi"...... per il mio livello mi accontento ( e ci sto provando con tutti i miei limiti) a provare a crescere nel tirare giù delle idee che comunichino quanto meno uno stato emotivo.
(...e parliamo di esposizione e non di improvvisazione).
....Tornando a Trent Austin ed alle lunghe frasi be bop da Lui utilizzate nella prova comparativa di cui ho parlato....., erano comunque belle , esprimevano qualcosa e non erano banali .
Man mano che procedeva e si sviluppava il thread ad un certo punto mi sono chiesto se avessi capito bene / avessi la percezione di una corretta valutazione all'ascolto /(o a saper suonare (assai improbabilmente)/ o a saper cogliere la personalità musicale di un' artista che suona brani be bop ! Attimo di panico !
Un passo indietro !
Ad una scuola jazz ho avuto la possibilità di ascoltare i pareri di più insegnanti su come sviluppare un brano (anche in maniera personale) in relazione alle proprie capacità.
Partendo dalla acclarata manifesta incapacità del livello degli allievi a "non " saper suonare alla velocità del be bop , (figurarsi ad esprimere un'interpretazione ), gli insegnanti vollero comunque presentare i pro ed i contro sia del suonare lento che velocemente.
Partiamo dal suonare/ provare a cercare comunque una interpretazione personale ad una velocità medio/lenta (intesa sopratutto anche come l'usare meno note ).
Paradossalmente, dal loro punto di vista , questa condizione sembra che sia solo apparentemente la più facile ,( ma lo è solo apparentemente), perchè è vero che utilizzi meno note ( perchè non possiedi ancora la capacità di gestire / suonare più note e più velocemente) , ma proprio perchè sono più "spaziate" (rispetto al be bop), sono "comunque più intellegibili", e se il tuo sentire musicale non ha niente da dire, la banalità delle note che suoni diventa subito evidente, e quindi paradossalmente riuscire ad esprimersi (raccontare una storia, creare un'atmosfera) con delle note che "arrivino", richiede un impegno creativo forse anche più difficile .
E' stato interessante ascoltare il parere / punto di vista di un pianista be bop sul suonare velocemente a livello be bop.
Lui diceva che con il be bop tu cavalchi l'onda del fluire di note, e nell'esprimere un'idea, accentando alcune note , ( fra quelle del fluire di note suonate ) , l'ascoltatore di be bop "esperto" (o comunque chi lo suoni bene ), riesce comunque a cogliere e distinguere l'idea musicale presentata dall'artista, differenziandola dai cromatismi utilizzati (o dalla scala riempitiva utilzzata) per arrivare alle note utilizzate per esprimere l'idea.
La cosa singolare è che diceva che spesso non è importante centrare la nota di arrivo dall'idea ma è importante che sia contenuta nel cromatismo di arrivo che si esegue, perchè, chi ascolta, ha già colto l'idea, e alla velocità a cui si suona il be bop , riesce comunque a riconosccerla / distinguerla all'interno del cromatismo, questo perchè l'orecchio dell'ascoltatore ( esperto) ha percepito l'idea musicale.
....Ma chi suona be bop, suona un'idea musicale ?, oppure un pattern, o riempe con un fluire di scale, di note ?
Alla velocità a cui sono suonati i brani be bop non è facile distinguere.
Ed ancora esprime un' idea , l'ha già fermata e la sta esprimendo/esponendo, o sta improvvisando inseguendo un'idea (Si spera qualitativamente valida ) ?
Francamente se l'idea è valida e mi comunica un'emozione , (al momento ) poco mi importa che sia una esposizione od il risultato di ina improvvisazione..( sopratutto perchè parlare di "improvvisazione" che comunichi qualcosa penso che sia veramente appannaggio di pochi ....
Quest'ultima pensiero credo che sia materia solo dei "Grandi"...... per il mio livello mi accontento ( e ci sto provando con tutti i miei limiti) a provare a crescere nel tirare giù delle idee che comunichino quanto meno uno stato emotivo.
(...e parliamo di esposizione e non di improvvisazione).
....Tornando a Trent Austin ed alle lunghe frasi be bop da Lui utilizzate nella prova comparativa di cui ho parlato....., erano comunque belle , esprimevano qualcosa e non erano banali .