Io ho un C2S3 Prana e, come prevedibile, le differenze ci sono. A essere sinceri che più sinceri non si può il maggior beneficio dato dal fatto che quello in Do è più corto di quello in Sib viene in buona parte mitigato dallo strumento che suoni. C'è chi sostiene che i bocchini Monette funzionino solo sulle trombe Monette, io non la penso così, ritengo invece che il concetto del Prana sia: cerco di essere il più neutro possibile rispetto alla tromba, ne consegue che eventuali difetti di intonazione possono sia essere ridotti che aumentati. Ad essere più precisi: se sia il bocchino che la tromba sono "sfortunati" si suonerà quasi sempre "fuori fuoco" ma ci si abitua a mettere a posto le note quanto ad intonazione. Se il bocchino è migliore della tromba succede che alcune note suonano così tanto migliori di quelle sfortunate che la differenza timbrica diventa insostenibile. Di conseguenza si cerca di avere sempre un bel suono e, gioco forza, le note stonate aumentano perché... non desideri più avere alcune note fuori fuoco! Se lo strumento è invece intonato i Prana portano solo benefici.
Il problema del "tirare su l'intonazione" dipende dall'aver imparato negli anni, con un Bach ad esempio, a mirare sempre più in alto del dovuto man mano che si sale (per i noti problemi della compressione degli armonici).
Se hai imparato che, per fare un esempio, il do acuto lo ottieni (spesso inconsciamente) suonando un Do#, appena passi al Prana lo stesso Do acuto sarà molto crescente.
Qui il problema non è il bocchino ma il trombettista!
Insomma: la versione in Do dei Prana è preferibile sulle trombe in Do, non curerà tutti i mali ma non dovrebbe introdurne di nuovi.
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