Ad essere sincero io non mi ritengo artigiano a tutti gli effetti: quando produco un pezzo unico, che ho disegnato io personalmente per la prima volta e che è il frutto di concetti, esperimenti, tentativi ed errori penso di aver creato e quindi aver espresso "arte".
Che l'abbia fatto con lo scalpello o con un tornio CNC è più o meno lo stesso.
Quando questo pezzo lo ripeto 10 volte mi ritengo un piccolo produttore. Sempre dignitoso perché ho creato qualcosa di mio ma pur sempre un "replicatore" di un'opera di ingegno.
Questa mattina con Confusion ho fatto dei finger buttons per una Monette, due o tre ore di programmazione quasi completamente a mano (ho scritto io il codice), compared sono voluti diversi tentativi per arrivare alle dimensioni corrette ma alla fine funziona e lo stesso pezzo è ora facilissimamente replicabile premendo un tasto.
In quel caso non mi ritengo un artigiano ma un bravo misuratore e operatore di una macchina complessa.
Insomma, sono un artigiano ed un operaio, in funzione dell'opera che presto.
Quando penso invece a Taylor (o Calicchio, come nel video poco sopra) che il bocchino lo fa letteralmente solo "a mano", ecco, in quel caso è oggettivamente artigianato puro, anche se ne facesse un milione di copie.
Che poi un'opera di artigianato sia migliore di una fatta al computer possiamo (e mi piacerebbe) discuterne all'infinito ma per me l'artigianato ha qualcosa di manuale, faticoso e romantico.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk