Prova bocchini in negozio ?! Raffaele Inghilterra

[tizioecaio]

A me non sembra niente di scandaloso. Ormai sta diventando una normale prassi commerciale, per evitare che uno usufruisca del servizio e poi compri da altre parti.

In fondo se uno poi compra un bocchino, non paga niente:
• E' possibile provare fino ad un massimo di 5 bocchini
• Per i clienti che acquistano uno dei bocchini provati il costo del servizio e' gratuito

Lo stesso mi ha proposto la MediaWorld per una uscita di valutazione tecnica dell'impianto di aria condizionata nel mio appartamento.
Se poi si compra il condizionatore la spesa del sopraluogo viene rimborsata.
Ugualmente mi è capitato anche con l'Ikea per il progetto della cucina.

Essendo misure molto impopolari per i clienti, se vengono fatte ci saranno sicuramente dei motivi. La concorrenza dell'on-line è sempre più dura.

Ecco i fenomeni di mediaworld....
http://www.optimaitalia.com/blog/2016/04/21/pagare-mediaworld-per-configurare-account-app-ed-effettuare-ricariche-lassurdo-listino-ed-i-nostri-consigli/265853
Per principio ora li depenno dai negozi da visitare in caso di acquisti futuri...

[Pasquale]

Quello che manca, é una consulenza su questa parte dell'equipaggiamento. Quella magari andrebbe retribuita. Per quei pochi che ho comprato usati qui sul forum ho ricevuto sempre preziosi consigli e pure disinteressati. Potrebbe un negozio avere queste caratteristiche?

Io non credo ci sia molta convenienza nell'acquistare online una volta che si è già arrivati in negozio. I prezzi mi sembrano abbastanza allineati e poi c'è da aggiungere il costo della spedizione che in proporzione incide. Certo, non è che uno va in rovina, però incide.
Non penso quindi che il problema sia la mancata vendita, ripeto, quanto piuttosto scoraggiare alcuni soggetti che scambiano il negozio per una sala giochi, con tutti i rischi del caso per i prodotti in magazzino. Persone che deliberatamente vanno per provare. Deve essergliene capitato qualcuno di troppo.

Ciò non toglie però che anche ad una persona competente e con le idee abbastanza chiare, può seccare questo fatto. Se si è in buona fede si va con lo spirito predisposto all'acquisto e se si scopre di aver preso una cantonata (attraverso una prova), bisogna sentirsi libero di tornarsene a casa, fare le proprie riflessioni e magari ritornare.
Questo piccolo rischio il negozio se lo può accollare.

Forse fidelizzi un cliente e ti fa pure pubblicità.
Così li terrorizzi ancor prima di entrare...

P.S. Scusate la forma, ho scritto di fretta dallo Smartphone

[anrapa]

Ecco, la consulenza è l'anima del negozio!
Se vado da Mediaworld e il massimo che sa fare l'impiegato è leggere, male, il cartellino col prezzo tanto vale che mi informo su internet e compro online.
Se vado nel negozio di trombe e mi appioppano la più vecchia e triste tromba del circondario perché devono farla fuori... Idem
Se chiedo informazioni sulle ultime novità e mi propongono la solita Bach 37 gli "scendo una capata sul setto nasale".
Eppure queste cose succedono continuamente nei negozi perché il personale, oggettivamente, non può essere informato quanto un appassionato, soprattutto perché un addetto vende mille categorie di strumenti.
Per contro mi sento di pretendere che il venditore sia preparato... Altrimenti compro online!

Vendere facendo le cose per bene non è facile, me ne rendo conto, però è anche un lavoro che può fruttare bei soldi se fatto bene, quindi chi lo fa dovrebbe prepararsi a dovere.


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[Zosimo]

Hai ragione, però purtroppo non tutti possono fare come lavoro quello che gli piace,
quindi se domani trovi lavoro in un negozio di pesca, sai quanto ti interessa informarti delle varie canne e mulinelli
per te sono un po' tutte uguali. certo l'appassionato , che spende, ha anche diritto di farti una capa tanto sulla campana della
bach prodotta nel 31 dal nonno di bach o del bocchino copia zippatissima dello zio di clifford nel 12. tu in quel momento stai pensando
che domenica ti tocca il pranzo dai suoceri e basta che te compri sto bocchino e te ne vai.
per quanto riguarda inghilterra, io non la vedo così scandalosa come proposta, soprattutto visto i tempi di magra e degli acquisti on line.
io è una vita che compro vestiti e accessori on line, con quello che spendo, in un negozio normale comprerei un jeans e na magliett, per dirla alla nino d'angelo.
quindi cerco di convincere tutti a fare così, ma molti giustamente, mi rispondo che le scarpe le vogliono provare, la giacca anche ecc ecc, quindi è giusto
che sei vai in un negozio fisico, dove ci sono tasse, commessa da pagare ecc ecc per il servizio la camicia invece che 50 la paghi 100.
il discorso è un po' sempre lo stesso, del tipo: uè alla pizzera da gino il troione , una peroni 4 euro, ce ne metto 5 e compro una cassa.
allora compratela e non rompere l'anima al commercio.

[anrapa]

Sono consapevole però immagina di andare dall'avvocato e quello, siccome pensa alla ragazza, non ti fa vincere la causa.
Oppure l'ostetrica ti fa morire il bambino e la moglie.
Il notaio si sbaglia e la casa non è intestata a te...
Il mondo non è perfetto ma sarebbe meraviglioso se migliorasse col tempo.
Invece, forse complice un mercato sempre più globale e variegato, non ci sono più "gli espertoni" di una volta.
Il bravo medico di oggi è molto preparato su una ristrettissima branca della medicina, quello generico sa poche cose, spesso non aggiornate, riguardo un campo più ampio.


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[Zosimo]

Gli esempi non sono proprio il massimo.
non si può paragonare la vendita di una tromba a un operazione al cuore
o la vendita di un paio di scarpe agli atti di un notaio, per rimanere sui tuoi esempi.
anche perchè ci sono le eccezioni, ma credo che sia più facile fare il commesso / venditore/ di bocchini e scarpe
che fare il notaio o il cardiochirurgo.
ripeto visto che l'online giustamente per i prezzi impazza e i negozi si vedono sempre più sommersi da tasse e mazzi vari
non trovo cosi strana, la scelta di inghilterra.
poi posso capire un piccolo artigiano, ma non penso che aziende come bach schilke ecc ecc abbia problemi a mandare dei campioni
ad un negozio che acquista 100 pezzi. poi se non lo fanno peggio per loro

[Carlo]

Se nel negozio arriva un cliente entusiasta e chiede di provare dei bocchini, non penso che il proprietario gli stronchi ogni allegria dicendogli a muso duro che se non ne compra uno deve pagare 15 Euro per ogni bocchino provato, senza un motivo piu' che valido.
Se arriva a rovinare l'umore di un cliente, e magari farlo scappare per sempre, avra' i suoi buoni motivi.

[Zosimo]

Ovviamente noi ragioniamo da clienti, dovremmo provare a ragionare da commercianti.
se i 15 euro mi fanno perdere un cliente entusiasta che magari avrebbe comprato il monette da 300
euro, dall'altra parte ho evitato orde di scrocconi che dopo ore e ore di prove su tutto quello che ho in negozio
non comprano nemmeno una boccetta d'olio. purtroppo qualche compromesso si deve fare

[Norman]

Hai ragione, però purtroppo non tutti possono fare come lavoro quello che gli piace,
quindi se domani trovi lavoro in un negozio di pesca, sai quanto ti interessa informarti delle varie canne e mulinelli
per te sono un po' tutte uguali. certo l'appassionato , che spende, ha anche diritto di farti una capa tanto sulla campana della
bach prodotta nel 31 dal nonno di bach o del bocchino copia zippatissima dello zio di clifford nel 12. tu in quel momento stai pensando
che domenica ti tocca il pranzo dai suoceri e basta che te compri sto bocchino e te ne vai.
per quanto riguarda inghilterra, io non la vedo così scandalosa come proposta, soprattutto visto i tempi di magra e degli acquisti on line.
io è una vita che compro vestiti e accessori on line, con quello che spendo, in un negozio normale comprerei un jeans e na magliett, per dirla alla nino d'angelo.
quindi cerco di convincere tutti a fare così, ma molti giustamente, mi rispondo che le scarpe le vogliono provare, la giacca anche ecc ecc, quindi è giusto
che sei vai in un negozio fisico, dove ci sono tasse, commessa da pagare ecc ecc per il servizio la camicia invece che 50 la paghi 100.
il discorso è un po' sempre lo stesso, del tipo: uè alla pizzera da gino il troione , una peroni 4 euro, ce ne metto 5 e compro una cassa.
allora compratela e non rompere l'anima al commercio.

Neanche io la vedo scandalosa, più che altro la vedo controproducente. Se devo pagare 15 Euro per pagare un bocchino tanto vale comprarlo online, provarmelo con calma a casa, e se non mi piace restituirlo entro gli 8 giorni previsti per il diritto di recesso. Ci smeno le spese di spedizione, e se mi faccio spedire più bocchini c'è il caso che ci risparmi pure avendo più tempo per provarmi quello che ho comprato.

E comunque è in questo che la competenza del negoziante può fare la differenza. Faccio un esempio da un altro settore, l'abbigliamento. La vera grande differenza tra un negozio di abbigliamento come si deve ed un H&M o Zara è che in un negozio "vero" hai (dovresti avere...) commessi competenti, che sanno consigliarti bene, e che ti fanno andare a casa contento. Se una persona tiene al proprio abbigliamento, stai tranquillo che non avrà problemi a pagare questo servizio. Ma se questo servizio nel negozio non lo trovi, perché dovresti andarci, e non comprare su Zalando?

Detto questo, io non conosco questo negozio se non di nome: se a livello di servizio in negozio sono bravi, allora questi 15 Euro i clienti affezionati li pagheranno senza problemi (ed immagino che magari ai clienti affezionati ed affidabili magari neanche li farà pagare...), ma se invece il servizio in negozio dovesse essere anche solo mediocre, il rischio che sia un boomerang è concreto.

[Pasquale]

Per i bocchini mi pare non valga il diritto di recesso.
Forse mi ricordo male ma mi sembra che, essendo oggetti che vanno a contatto diretto con la saliva, questo diritto può non valere.
Non ho fatto ricerche al momento quindi vado a memoria.
Magari Tony è più ferrato sull'argomento... 

[Norman]

No, non esiste alcuna limitazione per i bocchino. Esiste una limitazione generica per i prodotti fatti su misura o personalizzati, ma tutto quello che è in vendita come produzione standard è soggetto al recesso.

[anrapa]

Non saprei, io applico la politica del: "se è un pezzo fatto su misura non c'è diritto di recesso"
Per le misure standard nessun problema: ho una macchina per la pulizia ad ultrasuoni e quindi sterilizzo qualsiasi pezzo prima di spedirlo.


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[Pasquale]

Grazie del chiarimento.
Non mi ero mai posto il problema avendo acquistato (con convinzione...) solo una volta online un pezzo nuovo, che é tuttora in mio possesso.