Non posso che concordare, GR è nel panorama dei produttori uno fra i più preparati. Non concordo con alcune sue idee sulle geometrie necessarie affinché un bocchino suoni in un certo modo ma non sono di sicuro io il depositario del sapere.
Il discorso che fa dello spessore della penna è sacrosanto ed è stato uno dei primissimi problemi che ho cercato di risolvere/evitare. Sul fatto che i bocchini non siano centrati, soprattutto con aziende tipo Bach, mi vengono i brividi: hanno torni a doppio mandrino che non possono soffrire di problemi di questo genere, è molto più facile che capiti con chi fa pezzi con forme stile Monette (che peraltro li fa praticamente perfetti sotto questo punto di vista). Io, facendoli quasi solo in due pezzi, ho risolto il problema a monte usando un'altra "tattica" e tolti i primissimi ora non c'è quasi possibilità che vengano fuori centro a meno di grossolane leggerezze.
La tecnologia necessaria per produrre i bocchini non è "rocket science" ci sono però alcuni accorgimenti o furbizie che o le impari da qualcuno o ci devi sbattere il naso un bel po' prima di capire come risolverle. Quello che fa la differenza è, secondo me, il play testing: la differenza fra un bocchino cinese VERA copia di uno bocchino di un qualsiasi marchio è pari a zero, il problema è che copiare per bene certe cose non è assolutamente facile, se non impossibile, e bastano pochi centesimi di differenza per fare un mare di differenza. Questo se e solo se chi sta suonando è in grado di cogliere la differenza. Se non si è in grado di cogliere la differenza non si può fare di tutta l'erba un fascio e risolverla alla toscana con "soooooona", semmai sarebbe il caso di studiare come fare a cogliere le differenze e come riuscire a sfruttarle a proprio vantaggio. Ma questo è un discorso che esula dal processo produttivo dei bocchini, è una questione che è valida per qualsiasi argomento.