Lascio la palla a Don Tonino che ne sa a pacchi di più...
MON! grazie per il passaggio amico mio, sei veramente, e lo dico senza esagerare, una delle persone più generose che io conosca. forse anche perché la dolcezza chiama dolcezza, l'amore chiama amore, e quindi è anche merito non solo tuo ma anche delle persone che ti stanno intorno... (mi riferisco al sottoscritto;-)). aggiungo anche, l'umiltà chiama l'umiltà, come in questo caso. io sono sempre più convinto che nelle relazioni sociali vale esattamente il contrario dell'attrazione fra gli opposti.
passiamo alla musica.
l'acid è veramente una strana degenerazione di vari stili, jazz, funky, soul, dance e addirittura hip hop. negli anni è stato veramente declinato in mille modi. pertanto è un contenitore molto ampio che accoglie veramente di tutto.
a parte i gruppi già menzionati mi sembrano altrettanto se non più significativi nell'involuzione (è ironico, dovrei dire evoluzione ma...) dello stile: james taylor quartet, matt bianco, galliano, sade, e altri ancora, molti, credimi, davvero tanti.
resta un fenomeno quasi esclusivamente inglese ma le influenze della scuola americana sono molto marcate, specialmente per la componente r&b, e pensiamo quindi a stevie wonder, già giustamente citato. il fenomeno di qualche anno fa st. germain era in un certo senso acid, così come jamiroquai (che personalmente adoro), come il nostro nicola conte e anche i famosi brand new heavies.
detto questo il vero precursore di questo stile tutto inglese, il gruppo più figo e cool resta secondo me quello di mick talbot e paul weller. una bomba ragazzi. parlo dei mitici style council.
se l'acid si fosse fermato a loro ora avremmo tantissimi dischi inutili in meno.
il mio cent...
don tonino