Author Topic: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?  (Read 1050 times)

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Offline fcoltrane

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Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« on: May 19, 2020, 02:18:38 PM »
so che il bocchino non fa il suono ma è il trombettista .
Qualcuno sa con che tipo di bocchino suona il grande Marco Pierobon , modello e marca. (soprattutto in questo periodo e quindi lo stesso utilizzato durante le lezioni warm up)
e se è in commercio o modificato per le sue esigenze?

Offline Zosimo

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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #1 on: May 19, 2020, 03:40:07 PM »
Io sapevo che aveva il wedge modello pierobon, se poi lo ha cambiato non lo so.
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Offline Ste

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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #2 on: May 19, 2020, 04:20:03 PM »
Ne parla lui stesso in uno dei primi video warm up, se non ricordo male il video 4 o 5.
In soldoni, dice di utilizzarne 3 in base al tipo di suono che vuole avere a seconda del tipo di musica che sta suonando.
Quello base è un non meglio specificato "modello di un produttore canadese misura 3" (vedi risposta del buon Zo  O0 ).
Gli altri 2 hanno uno una tazza più profonda e l'altro leggermente più alta .
"Devi diventare il campione mondiale di mezza ottava"
cit.

Offline fcoltrane

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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #3 on: May 19, 2020, 04:31:58 PM »
 pollices pollices

Offline sandroinmib

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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #4 on: May 19, 2020, 09:20:54 PM »
Io ho avuto il wedge pierobon l1. Lui pubblicizza wedge.

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Offline fcoltrane

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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #5 on: May 19, 2020, 09:37:19 PM »
Credo che quello che ho ascoltato durante le lezioni sia il modello wedge c con gola 25 e penna ml .
mi sa che prima o poi me lo compro  perché è vero che il suono lo fa il musicista ma la mia esperienza con i bocchini per sax è che se hai la fortuna di provare uno di quelli dei grandi acquisisci informazioni preziose.





Offline bubbermiley

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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #6 on: May 20, 2020, 06:42:30 PM »
Credo che quello che ho ascoltato durante le lezioni sia il modello wedge c con gola 25 e penna ml .
mi sa che prima o poi me lo compro  perché è vero che il suono lo fa il musicista ma la mia esperienza con i bocchini per sax è che se hai la fortuna di provare uno di quelli dei grandi acquisisci informazioni preziose.

Purtroppo la mia esperienza con la tromba è che se hai la fortuna di provare il bocchino di uno dei grandi....... non cambia nulla.  :D
Direi che la tromba e il sax sono proprio due mondi differenti.

Offline mirco

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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #7 on: May 20, 2020, 08:41:22 PM »
La mia esperienza invece è che il 90% delle volte perdo tempo , studio , soldi , e devo riprendere da esercizi base perché mi sono purezza guastato l impostazione.

Offline sandroinmib

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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #8 on: May 20, 2020, 08:50:37 PM »
Effettivamente è una sorta di ricerca del Santo Graal...

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Offline Norman

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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #9 on: May 20, 2020, 09:20:23 PM »
Il bocchino è una parte importante dell’equazione, il problema è che spesso si cerca nel bocchino quello che il blocchino non può dare, ossia una “toppa” per coprire le proprie lacune tecniche. La cosa può anche funzionare in una certa misura, ma se una coperta è corta rimane corta, e da qualche parte rimani scoperto.

Invece a sapere quello che si fa il bocchino può essere di grande aiuto. Banalmente se si è in grado di capire quando l’accoppiamento tra la tromba ed il bocchino proprio non funziona... Ma di sicuro cercare qualcosa nel bocchino di questo o quel grande trombettista solo per il fatto che lo suona lui non ha nessun senso.
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Offline fcoltrane

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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #10 on: May 21, 2020, 02:26:29 AM »
 sono consapevole che  anche acquistando l'identico bocchino  del  grande trombettista certamente non si riesca ad ottenere un suono che sia minimamente simile  (la mia follia non arriva a tanto) ed in realtà il sax e la tromba in questo non differiscono per nulla , Se acquisto il bocchino di Bob Berg di Coltrane o di Brecker per ciò solo non riesco a concludere un gran che.
Ed allora a che serve?
prima di rispondere alla domanda vi chiedo è possibile per un trombettista (di livello straordinario come Pierobon o Marsalis o Sandoval eccc.)
riuscire a suonare con lo stesso suono su tutta la sua estensione senza perdere nulla in relazione al timbro al volume alla dinamica ecc..?
il mio parere è che non sia possibile.
Sono certo che ci siano un certo tipo di bocchini con alcune caratteristiche che sono in una certa misura intercambiabili e che si riesca in una " certa misura " a suonare il proprio standard prescindendo dal bocchino.
Ma non ci sarà mai identità  e magari se il musicista non vuole fare sentire le differenze ci riesce pure .
Faccio però un esempio estremo : si prenda il bocchino più stretto con la tazza più alta che esiste in commercio e poi li si paragoni ad un monette b2
io credo che suonando 4 ottave a varie dinamiche la differenza la riesca a  percepire pure io che sono una pippa.
magari nel corpo del suono (non so se il termine è corretto).

quindi la mia idea è semplice acquistare un bocchino che non sia estremo ma che si collochi nella media (né troppo piccolo né troppo grande)
e poi provare a studiare con quello , certo l'ideale sarebbe poterlo provare, ed infatti per i prossimi mesi non acquisterò proprio niente poi si vedrà.
ed allora a cosa serve acquistare il bocchino di un grande?
per me serve per avere una idea di prospettiva .





Offline Norman

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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #11 on: May 21, 2020, 08:09:38 AM »
Dunque, andiamo per ordine. Se fai un test con qualcuno che ti suona le stesse frasi con due bocchini diversi una dopo l’altra, la differenza è molto probabile che tu la senta,  a meno che i due bocchini non siano molto simili.

Ma se invece ti si chiede di capire che bocchino sta suonando una persona solo dal suono, beh, siamo nell’ambito dell’impossibilità. Non ce la puoi fare.

La scelta del bocchino serve al trombettista per mettersi nelle condizioni migliori per ottenere il suono che vuole minimizzando le difficoltà. Questo dando per scontato che si parli di bocchini in grado di far suonare intonata la tromba in questione, sia chiaro, perché se l’abbinamento tromba/bocchino non funziona da quel punto di vista è tutta un’altra serie di problemi.

Quanto si bocchini dei grandi... la stragrande maggioranza dei grandi trombettisti usa bocchini che quanto a dimensioni e forma della tazza non hanno niente di speciale. La stragrande maggioranza dei professionisti usa bocchini Bach, Yamaha e Schilke delle misure più popolari. Il bocchino di Pierobon è fondamentalmente un 3C, con la particolarità del bordo asimmetrico, ma a parte quello è abbastanza standard. Chi usa più bocchini allo stesso tempo solitamente ne ha uno di misura standard ed uno più piccolo e/o con la tazza più alta quando ha bisogno di un po’ più di supporto nel registro acuto.

Non penso che il provare i bocchini dei grandi di per sé sia interessante, quello che è veramente utile è imparare come i grandi fanno queste scelte, come valutano il loro equipaggiamento, come utilizzano le varie opzioni disponibili per ottenere il miglior risultato possibile. Non è per niente detto che il setup del mio trombettista preferito debba o anche solo possa funzionare anche per me, anzi... Il più delle volte non è così.

Qui sul forum abbiamo parlato tantissimo di queste cose, e quello che si è sempre cercato di fare, con il prezioso supporto di Tony, è stato dare agli utenti tutte le nozioni possibili per capire realmente cosa un bocchino può dare e cosa no, e come valutare correttamente il risultato di diverse combinazioni, e che non c’è una soluzione buona per tutti e per tutte le occasioni. Il resto fondamentalmente è puro marketing delle varie case per vendere i loro prodotti, legittimo, ma questo è.

Concludo dicendo che anche se è indubbio che, con la tromba forse più che con molti altri strumenti, il fattore di gran lunga principale è il trombettista, ritengo che la scelta dell’equipaggiamento, e del bocchino più che della tromba, sia una cosa importante, una delle tante che è giusto e sacrosanto che un trombettista deve imparare a gestire. Ma è anche vero che per poter gestire questo aspetto è necessario un certo livello di tecnica strumentale e di affinamento dell’orecchio che non è propriamente banale. È del tutto superfluo preoccuparsi del suono che mi può dare il bocchino se io trombettista ancora non sono in grado di produrre un suono con la sufficiente qualità su un registro almeno decente, così come non posso pensare di valutarne l’intonazione se fatico a capire quando io suono intonato e cosa significhi valutare l’intonazione di uno strumento.
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Offline Norman

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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #12 on: May 21, 2020, 08:15:17 AM »
Dimenticavo: per quanto ne so il blocchino di Pierobon è sostanzialmente un 3C, quindi un grande classico. La vera particolarità è il bordo asimmetrico Wedge. Io su questo non ho alcuna esperienza, anche se Giuffredi ha cominciato a testarli quando ancora andavo a lezione da lui, che ancora mi risulta li usi e si trovi bene.

Io però non sono mai stato affascinato da questo concetto, forse perché il mio percorso personale mi ha portato negli anni a sentire molto meno la criticità del bordo del bocchino, per cui l’asimmetrico lo sento come una complicazione di cui, in questo momento, non sento il bisogno, ma parlando del bocchino di Pierobon direi che questo è l’unico aspetto veramente peculiare.
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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #13 on: May 21, 2020, 10:37:19 AM »
Norman la vedo alla stessa maniera .
E ti dico di più se il grande Pirobon suona il suo  Wedge o un Bach 3 c o un bach  1,5  se decide di farmi sentire la differenza la sento se decide di non farmela sentire non la sento.
e lo stesso un altro dei grandi che abbiamo citato Giuffredi Sandoval ecc..
Sono certo poi che chi ha un orecchio sopraffino riesca a percepire differenze che io in questa vita non sentirò.
Ricordo come fosse oggi quando Toni spiegava con esempi sonori concetti sul suono della tromba che mi risultano a tutt'oggi difficili da formalizzare e sentire (ed io sono un ascoltatore attento che nel corso degli anni ha avuto la fortuna di ascoltare musicisti di altissimo livello) .

sono anche consapevole dei rischi  che la ricerca del sacro graal comporta.
tra sassofonisti è proprio una malattia che ha un nome "gam" .
sono anche consapevole che il livello tecnico del musicista è fondamentale per comprendere la qualità di un bocchino .
(intendendo per qualità non solo la qualità dell'oggetto in se ma anche il rapporto costi benefici).

 il Wedge Pirobon è un classico un 3 c.
io non ho mai provato quello che è considerato da molti il rapporto medio standard.
ho ascoltato un grande trombettista ed ho sentito quello che è in grado di suonare con un bocchino standard.

nel sax lo standard per eccellenza è l'ottolink 7 o 8 stella (i più grandi sassofonisti lo suonano o in alcuni periodi lo hanno suonato).
se prendo un bocchino ottolink 8 stella riesco ad avere il suono di Coltrane o quello di Brecker o di Potter?
certamente no .
riesco ad avere una idea di prospettiva?

per me con la tromba è lo stesso .




Offline fcoltrane

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Re: Che tipo di bocchino utilizza Marco Pierobon ?
« Reply #14 on: May 21, 2020, 01:07:08 PM »
ecco quello che dicevo questo ragazzo lo suona
anche se il fine è la facilità di registro e quindi diverso dal controllo del suono  alcuni elementi trattati sono evidenti sulla differenza evidente dei suoni.
(ed il musicista ha una tecnica che non può definirsi straordinaria  straordinaria)
https://www.youtube.com/watch?v=8GvceehC704

alcuni elementi sono chiari anche a me che ho orecchio grossolano.
quando suona i bocchini più aperti sul registro basso non riesce a saturarli di suono il registro acuto di contro non si restringe come accade invece con i bocchini più chiusi.
con lo standard riesce a suonare con più facilità  il registro basso riesce a saturare di suono ed anche il registro acuto è relativamente omogeneo.
con i bocchini più chiusi sul registro basso si forma l'effetto tappo e sul registro acuto pure con quell'effetto del suono che tende a strizzarsi.