Riesumo questo thread (tra i tanti che parlando di postura), perché negli ultimi mesi sto avendo una interessante e proficua esperienza in materia.
Da poco più di due anni sto facendo ginnastica con una personal trainer. La ragione primaria è il mio pressoché perenne sovrappeso (mi piace troppo magnare, di base...), quella secondaria è che un problema ormai cronicizzato di tendinite ai tendini d’Achille mi ha costretto a smettere definitivamente con il basket (l’altra grande passione della mia vita) e mi impedisce di fare pressoché ogni tipo di sport.
Il lavoro che mi sta facendo fare sostanzialmente è ginnastica funzionale, ossia un rafforzamento muscolare mirato a rendere più efficiente ed armonica la mobilità. Nello specifico l’idea è stata di cercare di capire perché il mio corpo per anni abbia scaricato energia in eccesso mettendo in crisi proprio i talloni ed agire di conseguenza per alleviare questa pressione in eccesso e possibilmente aiutare i tendini a guarire. Per certi aspetti si potrebbe anche definire ginnastica posturale, perché influisce pesantemente anche su questo aspetto: per esempio mi ha corretto il modo di camminare, partendo dall’appoggio del piede (e già ho avuto benefici sui sintomi della tendinite). Ma una parte importante del lavoro sta riguardando il “core”, ossia l’insieme dei muscoli del torso, soprattutto dorsali ed addominali, che inconsciamente usavo in maniera estremamente inefficiente (pur avendo fatto sport per gran parte della mia vita). Uno degli aspetti più interessanti, e che sta avendo un impatto piacevolmente sorprendente su come suono, ha riguardato l’attivazione selettiva di singoli gruppi muscolari ed il loro “isolamento” dall’azione del diaframma. In pratica è venuto fuori che nel corso degli anni si era creato una sorta di “legame” tra la meccanica respiratoria e quella dei muscoli addominali, dorsali ed a cascata (dato che questi sono alla base di pressoché ogni movimento del corpo) dei movimenti di braccia e gambe. Non so se capita anche a voi, ma io da che mi ricordo ogni volta che facevo uno sforzo (per esempio sollevare qualcosa di pesante) nel momento di massima tensione bloccavo la respirazione e lavoravo in parte in apnea. Da qualche settimana questo nome succede più, e sono in grado di respirare fluidamente anche sotto sforzo, anche per esempio facendo gli addominali.
A questo lavoro è corrisposto un sensibile miglioramento con la tromba, che è ancora più sorprendente per il fatto che, da quando due anni fa è nata mia figlia, studio in maniera molto incostante (studio al massimo due/tre volte a settimana). Nonostante il poco studio ho sempre meno problemi di resistenza e molta più facilità a suonare nella arte alta del registro. Facendo i miei soliti flow studies ho guadagnato una quarta (prima li concludevo al do acuto, ora arrivo al fa, e con un suono molto migliore), e suonare fino al re/mi è ora più agevole ed affidabile.
Facendo questo lavoro credo di aver capito perché lo yoga è così in voga tra i trombettisti: perché insegna ad eseguire movimenti anche molto complessi mantenendo il controllo della respirazione.
Insomma, alla fine della fiera voglio ribadire quanto a mio parere sia importante l’aspetto posturale per come suoniamo la tromba, e che spendere tempo e denaro in discipline di questo genere è un eccellente investimento sia per suonare che per stare bene di salute.
Ovviamente alla base di tutto questo c’è un lavoro tecnico sulla tromba di anni, di cui ho parlato spesso e che continua, anche senza più andare a lezione, ma questo lavoro sul fisico sta davvero facendo una grande differenza in un momento in cui onestamente mi ero arreso all’idea di aver raggiunto una sorta di “plateau”.