Author Topic: La costruzione della frase un grande jazzista  (Read 472 times)

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Offline fcoltrane

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La costruzione della frase un grande jazzista
« on: April 16, 2020, 06:54:58 PM »
Se desiderate imparare il linguaggio jazz tradizionale uno dei consigli che avrete sentito è di ascoltare tanti musicisti, e se siete in grado ,   trascrivere i  soli.
invio questo collegamento e questa master class che è è stata molto utile per la comprensione della costruzione della frase jazz perché molto semplice ma perfettamente coerente . Il musicista che suona ha un solo difetto eheheheh non è un trombettista ma per il resto è un grandissimo.
Io peraltro non capisco una parola di inglese ma gli esempi sonori sono davvero chiari basterà poi trasportarli su tutte le tonalità
https://www.youtube.com/watch?v=3tb2UOpfEE4

Offline Zosimo

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Re: La costruzione della frase un grande jazzista
« Reply #1 on: April 16, 2020, 08:10:44 PM »
anche questo è carino di video:
https://www.youtube.com/watch?v=lz3WR-F_pnM
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
Cornetta: York Baronet ('55)
Flicorno: Couesnon Monopole Conservatorie ('60)
Bocchino: ideatore della penna Bar Rocco, Bris Bois e della tazza V6 Turbo

Offline fcoltrane

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Re: La costruzione della frase un grande jazzista
« Reply #2 on: April 16, 2020, 10:05:35 PM »
si interessante ma non ha nulla a che vedere con la costruzione della frase melodica nella improvvisazione.
il video di joe pass è interessante perché ti fa sentire come costruire una linea melodica (all'inizio in maniera diatonica) sui singoli accordi e poi sul II V I e poi con le alterazioni ed estensioni .
ossia con la linea melodica fa sentire quale è l'accordo sottostante. (in sostanza quello che riescono a fare i grandi)

questo video che hai postato è utilissimo per la conoscenza teorica sostituzioni dell'accordo gradi estensioni. ma non dice nulla sulla costruzione della frase e quindi sulla improvvisazione nel senso di corruzione di una line melodica .
perché alcune frasi suonano bene ed altre no?





Offline Zosimo

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Re: La costruzione della frase un grande jazzista
« Reply #3 on: April 16, 2020, 10:24:57 PM »
Si certo, l'ho messo qui per non aprire un altro post, un po a corollario non come video uguale della costruzione di una frase.
comunque se non lo hai ti consiglio i segreti del jazz di stefano zenni pollices
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
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Offline fcoltrane

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Re: La costruzione della frase un grande jazzista
« Reply #4 on: April 17, 2020, 12:16:56 AM »
non lo conosco provvederò  pollices

Offline fcoltrane

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Re: La costruzione della frase un grande jazzista
« Reply #5 on: January 02, 2021, 10:51:22 AM »
Riprendo questa bellissima lezione perché finalmente riesco a tradurla ed spiega punto per punto i concetti fondamentali per improvvisare.
La prima parte sino a 10 00 alcuni aspetti relativi alla chitarra e alla tecnica citaristica.
Ma anche una perla quando penso ad un accordo o una linea melodica riconduco tutto a tre categorie.
Maggiore Minore Dominante .
Gli esempi sono su un accordo "semplice " (Do maggiore ) e poi quando si padroneggiano le frasi vanno riproposti sulle altre tonalità.
La seconda perla su do maggiore (per noi re) le note importanti della linea melodica sono la prima e la settima (do si per noi re dodiesis).
Primo step si suona l'arpeggio.
primo esempio "agiramento"  per suonare la tonica
quindi per noi (Mi Do#Re)  quindi arpeggio di re sino alla nona (Fa# La Do# Mi) scende sulla tonica Re poi quinta settima sesta  La Do# Si  quinta quarta terza.

in un sol colpo ha spiegato alcuni degli aspetti che a mio parere rendono una linea melodica bella.
Non ha utilizzato cromatismi solo le note della scala ma già creando "varietà" .
Non so voi ma quante volte mi è capitato di creare delle linee melodiche che risultavano il contrario della musicalità e verità.
vedi un accordo maggiore e parti in una direzione o sali o scendi. (con grande monotonia e poca musicalità perché solo se sei grande riesci a far suonare una scala maggiore anche in questo modo e non è il mio caso purtroppo).
Qui invece il musicista considera il suo punto di partenza la tonica dell'accordo ma ti insegna un modo di creare varietà.
per suonare il Re prima circondalo la nota sopra  il Mi la nota sotto il Do# quindi finalmente la tonica Re
poi utilizza l'arpeggio semplice semplice poi si trova la tonica ad un passo e poi ripropone il concetto di varieta punta alla sesta e per suonarla suona prima la quinta poi la settima poi la sesta infine scende sino alla terza.

già riuscire a suonare su tutte le tonalità questa semplice frase accresce la tecnica in modo esponenziale.
oggi studio solo questo