Author Topic: Chet e il Sangiovese  (Read 655 times)

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Offline bicho

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Chet e il Sangiovese
« on: April 19, 2021, 12:01:37 AM »
In questo articolo, riguardante la tesi di laurea che un ragazzo ha redatto su Chet Baker, viene riportato un aneddoto che lo vede "alle prese" con un bicchiere di Sangiovese:
https://amp.forlitoday.it/social/tesi-laurea-chet-baker-concerto-fuga-sangiovese.html

A tal proposito mi è tornato in mente un episodio che riguarda un altro grande trombettista, ma dei giorni nostri: Jim Rotondi.
Siamo a un concerto al jazz club della Festa dell'Unità di Bologna, una decina di anni fa. Devo specificare, per chi non è di queste parti o comunque non c'è mai stato, che si tratta(va) di una manifestazione di grandissime dimensioni, con una quantità enorme di stand, bar, palchi, ristoranti, ecc...insomma: era facile perdersi.
Finito il primo set, i musicisti lasciano il palco per la pausa.
Alla ripresa del concerto il trombettista non si trova più!
Dato che il tempo passava, ma lui non si vedeva, gli altri attaccano a suonare e qualcuno dello staff, forse con un po' di apprensione, va in giro per capire che fine avesse fatto Jim...
Insomma, per farla breve, l'hanno trovato da qualche parte che girovagava all'interno della festa alla ricerca del palco: dopo essere stato in bagno, era andato in qualche bar a prendersi un bicchiere di vino rosso solo che, essendosi allontanato forse un po' troppo, aveva perso l'orientamento per tornare al jazz club...

Sarà per questo che qualcuno sconsiglia di bere quando si suona? 😅
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Offline fcoltrane

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Re: Chet e il Sangiovese
« Reply #1 on: April 19, 2021, 10:01:40 AM »
 :D :D
simpatico questo aneddoto ......visto che siamo in tema mi sono sempre chiesto come riescano alcuni musicisti a bere (anche tanto ) e poi a suonare come nulla fosse......
ricordo  musicisti  far fuori intere bottiglie di superalcolico e poi suonare come avessero bevuto acqua fresca......

Offline bicho

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Re: Chet e il Sangiovese
« Reply #2 on: April 19, 2021, 10:15:52 PM »
mi sono sempre chiesto come riescano alcuni musicisti a bere (anche tanto ) e poi a suonare come nulla fosse......
ricordo  musicisti  far fuori intere bottiglie di superalcolico e poi suonare come avessero bevuto acqua fresca......

Mistero! Diciamo.che un po' di "lubrificante" ci vuole ma... pure uno.che regge bene penso che a un certo punto gli si impasti pure a lui tutta la bocca, e a quel punto che fai? Bevi ancora! 😁

Per non parlare di quelli, e una volta erano tanti, che suonavano strafatti.... Ma mi pare che l'argomento sia già stato trattato
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Offline Zosimo

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Re: Chet e il Sangiovese
« Reply #3 on: April 19, 2021, 10:28:11 PM »
Infatti Coltrane quando si presentava
Fatto , dormiva sulla sedia, ma non aveva
La sbronza da rissa.
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Offline fcoltrane

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Re: Chet e il Sangiovese
« Reply #4 on: April 19, 2021, 10:41:17 PM »
è un argomento davvero complesso questo della droga e del bere.
ho in testa alcune registrazioni anche di Trane che suona strafatto ma crea musica meravigliosa.
(con Monk ad esempio)
poi ho ascoltato musicisti tipo Steve Grossaman Dave Liebamn Bob Berg bere una quantità di alcol che faceva ubriacare al solo guardare........e poi suonavano come nulla fosse.......
personalmente se bevo due bicchieri di vino mi diverto e suono forse anche meglio ma se bevo due bicchieri di superalcolico certamente non riesco a suonare.......
una bottiglia di superalcolico posso solo andare al prontosoccorso.......




Offline Norman

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Re: Chet e il Sangiovese
« Reply #5 on: April 20, 2021, 05:07:57 AM »
Io penso che la questione in realtà sia abbastanza semplice: quando uno sa fare qualcosa molto bene riesce a farla anche in condizioni che per le persone normali sarebbero proibitive.

E comunque anche i vari Bird, Trane e compagnia bella spesso e volentieri non ce la facevano... Sono molti i racconti di concerti e sessioni di registrazione mandate in malora perché erano troppo fatti. Alla storia sono passati i grandi dischi ed i tantissimi concerti memorabili, ma ci sono stati anche tanti fallimenti, purtroppo. Viene spontaneo il pensiero di come facessero a suonare in quelle condizioni, ma in realtà il vero pensiero da fare (ed è molto triste) è cosa avrebbero potuto fare se non avessero avuto quella zavorra.
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Offline fcoltrane

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Re: Chet e il Sangiovese
« Reply #6 on: April 20, 2021, 10:36:15 AM »
 probabilmente è come dici e la risposta più logica e razionale è questa che dai .
(anche se per me è davvero incomprensibile)
il mio errore e la mia incomprensione nasce dal desiderio di confrontare l'esperienza di questi artisti con la mia esperienza.....
Se due bicchieri di vino mi rendono brillo come si può suonare con una bottiglia di whisky in corpo?
ma io no sono Liebman o Grossman.....
Per quanto riguarda il secondo aspetto purtroppo lo ho ben presente , ho visto spesso musicisti di altissimo livello non riuscire ad esprimersi al meglio perchè stavano male......
Trane è un caso a parte perchè poi da quando si disintossicò non ebbe nessun contatto con l'eroina... e tutta la produzione manifesta esattamente la sua idea musicale nel bene e nel male

Credo che droga bere e fragilità siano aspetti interconnessi e spesso trattati con superficialità ed ipocrisia ma non è argomento che possa trattare sul forum per il rischio di essere frainteso .
(anche perchè il forum pur essendo frequentato soprattuto  da  musicisti adulti (ed amici)  potenzialmente può essere letto da tutti anche da minorenni)

Offline Zosimo

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Re: Chet e il Sangiovese
« Reply #7 on: August 05, 2021, 08:07:18 PM »
Non sarà sangiovese, ma chi è il trombettista alla sua sinistra ( per chi guarda)? vediamo se ci arrivate.
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Offline trumpet jazz

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Re: Chet e il Sangiovese
« Reply #8 on: August 07, 2021, 01:22:24 PM »
Potrebbe essere Oscar Valdambrini

Offline Zosimo

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Re: Chet e il Sangiovese
« Reply #9 on: August 07, 2021, 02:06:48 PM »
Esatto pollices
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