[...] se mi dite dove scaricare il PDF per vedere com' è il vero e proprio metodo, e SOLO PER VEDERE, sottolineo, poi se il mio maestro dice di comprarlo lo comprerò!
Qui c'è un po' di materiale per i curiosi, premettendo che sono fra questi (in quanto, come Anrapa, non sono MAI riuscito a trovare qualcuno in grado di approfondire la materia e spiegarmela per bene) e che ritengo il Caruso assolutamente OFF LIMITS per chi non è seguito da un insegnante che sappia cosa sta facendo.
http://www.jazzitalia.net/lezioni/francescoleone/fleone_metodocaruso.asphttp://www.markusstockhausen.de/the_basic_caruso.pdfLa mia esperienza con Caruso è, come per molti, limitata alle famose 6 note. Dopo c'è nebbia fitta, per me come per l'insegnante che agli inizi del Conservatorio me le fece fare quale extrema ratio per aumentare la resistenza. La resistenza non aumentò, ma neppure peggiorai: scoprii in seguito che il mio problema era imputabile ad un'improbabile impostazione (tanto improbabile che nemmeno un Caruso fatto alla carlona riuscì a peggiorarmi).
L'idea che mi sono fatto a riguardo sposa quanto espresso finora da Norman. Ritengo che il Caruso sia allo stesso tempo una raccolta di esercizi ed il modo di approcciarvisi, studiati in modo tale da sviluppare alcune abilità fisiche/coordinative utili per il trombettista. Approccio che NULLA ha a che vedere col suonare effetivo (ed è qui la latente pericolosità, oltre naturalmente al fatto che essendo un esercizio che richiede molto impegno muscolare se abusato può portare a stress fisici). In senso molto lato un po' come andare a correre per aumentare la capacità polmonare... (...molto lato...).
Ripeto, questa è l'idea che mi sono fatto con le SCARSE (al limite della leggenda metropolitana) informazioni che ho saputo raccogliere.