Ciao jpengiu, sembra che tu non abbia le idee molto chiare. Anche se non è un topic sull'argomento mi permetto di andare un attimo off...
Ogni bocchino da un suono e non da un suono...mi spiego: se io non ho ben chiaro in testa un suono che voglio ottenere, non cambierà niente se cambio bocchino, nel giro di qualche tempo il mio suono uscirà fuori di nuovo, perchè, non sapendo dove andare, usciranno fuori le mie caratteristiche "naturali" , a maggior ragione se ho un suono già formato e caratterizzato.
Si può pensare di cambiare il suono con il bocchino facendo cambiamenti importanti, tipo abbassare molto la tazza o cambiando il retroforo e foro, ma bisogna essere ben consci di dove si va a parare e di quello che si vuole ottenere e soprattutto (e non sempre) questi cambiamenti sono temporanei. Per esempio si può pensare di usare una tazza bassa per ottenere un suono scuro e jazz limitatamente per una sessione, ma se, "di natura", si ha un suono chiarissimo e si studia su quel bocchino, il suono chiaro uscirà fuori di nuovo. E' anche vero che sicuramente l'altezza e la forma della tazza variano il colore e l'incisività del suono: se ho un suono scuro posso permettermi tazze alte per aiutarmi negli acuti, mantenendo magari un suono orchestrale.
Per la forma delle tazza ho potuto capire che le due forme principali (a V ed a C) cambiano molto "la forma" del suono, piuttosto che la chiarezza in sè. Per esempio le tazze V sono usate nei flicorni e nelle trombe tedesche: danno una caratteristica rotondità al suono e molta capacità di "riempire" con il suono. Ma, per esempio, hanno la caratteristica di far "scivolare" bene l'aria al loro interno e funzionano bene se sono accoppiate con fori più larghi del normale. Per contro bisogna soffiarci dentro molto, specialmente negli attacchi e bisogna avere una buona concezione di dove sono le note.
Viceversa un tazza a C darà un suono caratterizzato da una maggiore incisività, un attacco più nitido e facile, ma per contro sarà più facile anche scroccarlo un attacco, diciamo che è una tazza che amplifica...nel senso che amplifica la facilità e l'estensione (poco poco, però!)...ma anche gli sbagli purtroppo...diciamo che è un bocchino sfacciato
!! Magari prendendo una tazza C più bassa di quella Bach, si può migliorare il problema, ma ne risentirà la facilità.
La domanda che puoi farti è: cosa voglio dal bocchino ? Cosa posso sacrificare per averlo ?
Vuoi il suono ? Ok, sappi che nella maggior parte dei casi dovrai sacrificare la facilità e l'estensione per averlo molto scuro, poi rimane comunque una cosa molto soggettiva.
Riguardo all'appoggio non fare mai confronti: diametro, forma e larghezza variano da persona a persona, il discorso "ho le labbra come Bosso" è totalmente sballato, tu sei una persona differente, non sei Bosso.
Io posso dirti: trova un appoggio comodo, che non ti affatichi e che non ti faccia male se suoni per troppo tempo, se puoi evita gli appoggi larghi tipo Wide della Bach(magari va benissimo per Anrapa, ma sono pochissimi quelli che lo usano), parti da una tazza C Bach e inizia ad esplorarle, abbassa, alza, usa un foro più largo, cambia con una tazza V, ecc...
Poi tieni sempre da conto che ogni bocchino ha un periodo di adattamente, che può sembrare positivo o negativo, che può durare anche 6 mesi (!).
E alla fine la regola più importante: un bocchino può rifinire il tuo modo di suonare, ma se non studi correttamente, tanto e sempre, un bocchino non ti cambierà mai niente, nemmeno se è Monette (ammesso che siano migliori).
Ah, naturalmente tutto questo è una mia opinione
!