Author Topic: Cosa ne pensate di quello che dice?  (Read 1124 times)

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Offline Zosimo

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Cosa ne pensate di quello che dice?
« on: November 19, 2009, 09:17:06 PM »
Per chi non lo sapesse Roberto Gatto è un batterista jass. Cosa  pensate di quello che dice in merito alle scuole e allo studio del jass?
http://www.youtube.com/watch?v=LhtbyS8p_l8&feature=related
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Offline PaoLiNoS

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Re: Cosa ne pensate di quello che dice?
« Reply #1 on: November 19, 2009, 11:52:31 PM »
Almeno per quanto riguarda il mondo del jazz la penso esattamente come lui, questa standardizzazione attuata dalle scuole di musica non mi sembra il miglior modo per far apprendere il giusto modo di suonare jazz. A mio parere il jazz è studio a casa delle nozioni base, ma soprattutto gavetta, suonare spesso live e partecipare a più concerti di grandi musicisti possibili.
 pollices
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Offline ataru

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Re: Cosa ne pensate di quello che dice?
« Reply #2 on: November 20, 2009, 09:03:33 AM »
Io sono d'accordo , un 'insegnante  deve essere in grado di insegnarti un "metodo di studio" .
Il resto è tutto un lavoro personale .
Purtroppo il jazz è un linguaggio e come tale bisogna studiarne la grammatica , ma bisogna pure interiorizzarla.
E questo si fa solo con l'ascolto : dischi e musica dal vivo !
Anche conoscere i musicisti aiuta molto , sono essere umani pure loro , anche i più grandi , e hanno tutti percorsi di studio simili.
Ci sono persone che vengono nella mia scuola da secoli e non si schiodano dal loro livello , per la maggior parte è gente che andrà al massimo a 4 concerti l'anno ! 

Da quello che ho capito  la ricetta non è complice  ;D :

Ascoltare
Rubare
Assimilare
Rielaborare

basta applicarla 24 ore su 24 , e acquisirla come filosofia di vita  felicissim



Offline anrapa

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Re: Cosa ne pensate di quello che dice?
« Reply #3 on: November 20, 2009, 09:44:10 AM »
Penso che questo ragionamento abbia senso ma solo nel Jazz.
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Cesco

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Re: Cosa ne pensate di quello che dice?
« Reply #4 on: November 20, 2009, 10:29:33 AM »
La penso anch'io così...

Per "sbrigare le proprie faccende" dal punto di vista tecnico, Gatto intende saper suonare lo strumento ed uno lo può, anzi lo DEVE fare, da solo (non nel senso di procedere autodidatticamente, attenzione, ma nel senso di un tu per tu con l'insegnante che ti faccia progredire in modo personalizzato e ottimizzante).
Per questo ritiene che solo la musica d'insieme si possa "insegnare" (o meglio, praticare) in una scuola di musica.
Attenzione, quindi, lui non parla di imparare DA SOLI lo strumento, ma di ASSIMILARE DA SOLI il linguaggio jazzistico, una volta che sei a posto con lo strumento ("sbrigare le proprie faccende").
Il jazz, inteso come linguaggio, non si impara, lo si assimila!!
E' vero che ci sono degli accorgimenti prettamente tecnici (articolazione e timing, soprattutto) che hanno a che fare con la tecnica e quindi sono legati a doppio filo con l'approccio strumentale, ma il resto è tutto un ascoltare ed assimilare dai grandi, anche dal vivo.
Per il resto, anch'io sono scettico sulle scuole di musica, perché le trovo dispersive e livellanti.
Hanno una loro importanza dal punto di vista della diffusione della cultura musicale e jazzistica e dal punto di vista di stimolo di incontro tra musicisti (musica di insieme), ma per il resto ritengo anch'io che il percorso di acquisizione del linguaggio jazzistico sia prettamente personale...

Forza... THE CAT (grandissssssimo batterista)!!!  pollices

Francesco