Author Topic: Jazz e grande pubblico: un rapporto impossibile?  (Read 12806 times)

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Offline Norman

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Re:Jazz e grande pubblico: un rapporto impossibile?
« Reply #60 on: December 09, 2010, 03:18:49 PM »
bellissimo. e certo. ma uno show e' un po' diverso da un concerto. cultura etnica che non guasta mai. rond midnight, bird, lady sings the blues. rey. chi li ha visti se li riguardi, chi non li ha visti se li procuri. quella e' l'atmosfera che mi manca, ma ......sic.

Occhio che io non parlo di espedienti di 'spettacolo'... Io dico che chi fa un concerto jazz, soprattutto in situazioni dove il pubblico non è di soli appassionati (come spesso accade, tra l'altro...), dovrebbe cercare di mettere chi non è abituato ad ascoltare questa musica nelle condizioni di godersela al meglio, non limitandosi solo a suonare, ma cercando di informare il pubblico su quello che sta per ascoltare, anche solo preoccupandosi di annunciare il titolo dei brani, gli autori, gli interpreti principali, ecc. Non dico di fare proprio una lezione come fa Massimo Nunzi, ma neanche di fare interi concerti senza dire una parola, come purtroppo spesso accade. In quelle condizioni uno che magari è la prima volta che va ad un concerto jazz si sente trattato come un ignorante. Magari gli piace qualche brano, magari gli nasce qualche curiosità, ma non ha neanche la possibilità di andarsi a comprare un disco o di cercare quel brano su youtube...

Sulla scuola sono d'accordo con te, è una grave mancanza, ma proprio per questo è importante che chi suona non si accontenti di suonare, ma si faccia anche portatore e comunicatore della cultura (o dell'atmosfera, se preferisci!) che sta dietro la bella musica e dell'importanza di questa cultura. Se lo fa un gigante come Barenboim alla prima della Scala, penso che nel nostro piccolo possiamo farlo tutti noi, soprattutto chi ha la possibilità di farlo da un palco. ;-)
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Offline chet

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Re:Jazz e grande pubblico: un rapporto impossibile?
« Reply #61 on: December 09, 2010, 03:43:55 PM »
il tuo punto di vista e' + che giusto! io nel mio piccolo e con i miei figli ci provo,pero' ora dimmi tu, stessi genitori, stessa educazione, uno ascolta musica seria,impegnata, l'altra invece ......,amici, hit parade e basta, e neanche uno che ha voluto studiare musica in una casa piena di pianoforti chitarre( mio fratello e' diplomato in chitarra e contrbbasso), trombe ecc e tantissimi dischi da glen miller a dave grousin fino all'ultimo miles! sul palco ci provo ma quando mi accorgo che se continuo forse non mangio + e allora l'istinto della spravvivenza.... 

Offline cariu

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Re:Jazz e grande pubblico: un rapporto impossibile?
« Reply #62 on: December 10, 2010, 12:05:55 PM »
ciao, non conosco tomellieri. pero' sai avere una bigband come hai giustamente detto, fare brani di facile ascolto, insomma operazioni commerciali tipo buble', r.williams, mario biondi.   dal punto di vista jazzistico, robbetta. meglio di niente sempre.

Tomelleri cone buble e gli altri non non ha proprio niente a che fare (tra l'altro non li sopporto proprio) Tomelleri per quel poco che me ne intendo è un grande, ho un suo cd un cui suona dal duo alla big band (con soana e altri) ed è magnifico, fa delle improvvisazioni di diversi minuti veramente belle (anche per quelli come me che non se ne intendono), se ne hai l'occasione prova ad ascoltarlo!

sono d'accordo con norman sul fatto di presentare i brani: effettivamente, al di là dell'aspetto divertente e di intrattenimento, una presentazione anche breve del brano, dell'autore ecc aiuta moltissimo ad apprezzare l'esecuzione

questo è un discorso che vale per tutti i generi: ad un concerto di una banda (veramente brava) hanno suonato un brano di musica contemporanea, sonorità veramente particolari e con effetti difficili all'ascolto, sinceramente senza introduzione ha tutto meno senso
Fabio "Cariù"

Offline Zosimo

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Re:Jazz e grande pubblico: un rapporto impossibile?
« Reply #63 on: January 08, 2011, 01:37:03 PM »
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Offline paolotretteltrumpet

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Re:Jazz e grande pubblico: un rapporto impossibile?
« Reply #64 on: January 08, 2011, 01:53:10 PM »
stupenda!!!
e poi Zalone suona!!
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Offline Zosimo

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Re:Jazz e grande pubblico: un rapporto impossibile?
« Reply #65 on: January 08, 2011, 02:25:35 PM »
Tu pensa che ho letto discussioni su fb di jazzisti che hanno rosicato da morire su 'sto sketch. sono jazzisti non c'è nulla da fare ;D
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Offline Norman

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Re:Jazz e grande pubblico: un rapporto impossibile?
« Reply #66 on: January 08, 2011, 03:15:43 PM »
 sbellicars

Checco Zalone è un genio!
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Offline DarioT

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Re:Jazz e grande pubblico: un rapporto impossibile?
« Reply #67 on: January 10, 2011, 08:45:14 AM »
 sbellicars sbellicars
it's time to play some "D"

Offline peppemorelli

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Re:Jazz e grande pubblico: un rapporto impossibile?
« Reply #68 on: January 10, 2011, 11:47:48 AM »
bellissimo il jazz di checco.. ma mi viene spontanea una riflessione: checco dice peste e corna sul jazz... ma intanto lo sa suonare....

Offline xadhoom

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Re:Jazz e grande pubblico: un rapporto impossibile?
« Reply #69 on: January 10, 2011, 11:56:38 AM »
bellissimo il jazz di checco.. ma mi viene spontanea una riflessione: checco dice peste e corna sul jazz... ma intanto lo sa suonare....

ironia questa sconosciuta... :D
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Offline Jim Barda

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Re:Jazz e grande pubblico: un rapporto impossibile?
« Reply #70 on: January 11, 2011, 11:23:29 AM »
Così chiudiamo la discussione: http://www.youtube.com/watch?v=TCpkwOq4lVw&feature=player_embedded#!

 sbellicars sbellicars
E' troppo forte... poi quando parla dell'assolo di contrabbasso, mitico.