Questo progetto, insieme a quello con Willie Nelson, a mio parere sono interessanti sotto vari profili. E' evidente che si tratta dell'ennesimo atto d'amore di Marsalis verso quello che per lui è il vero fondamento del jazz, e cioè il blues. Trovo particolarmente interessante il fatto che Marsalis abbia scelto due musicisti bianchi per fare una cosa del genere, quasi a voler dare un segnale a tutti quelli che lo hanno accusato di essere "razzista al contrario". Ebbene si, tra le tante cose che si sono sentite dire di Marsalis c'è pure questa... E penso poi che sia fortemente voluto il fatto di aver scelto due musicisti assolutamente non virtuosi, quasi a voler riportare l'attenzione sull'espressività, senza farsi tentare dalla complessità tecnica di un linguaggio propriamente jazzistico.
Per me che sono un ex chitarrista è molto bello vedere Marsalis e Clapton insieme, perché in tempi diversi per me sono stati entrambi fonte di ispirazione, idoli assoluti da imitare quanto più possibile! Sono molto curioso di ascoltare questo disco. Ho apprezzato molto quello con Willie Nelson, che a tratti è davvero molto intenso.
Gran bella musica, che poi è quello che conta davvero, al di là delle etichette e delle definizioni.