Cari amici, ieri sono stato a vedere questo meraviglioso concerto a Perugia. Francamente ho pochi aggettivi a disposizione per descriverlo, è stato davvero emozionante, dall'inizio alla fine.
Il repertorio è stato sorprendentemente moderno, hanno eseguito molti standard (ben tre di Monk, ma anche Kenny Dorham e altri) con arrangiamenti davvero belli, nonché alcuni brani originali pure notevoli, tra i quali vorrei menzionare una composizione che definirei in stile 'Jungle/afro", con ritmo travolgente e massiccio uso di effetti come growl, rip e simili: meraviglioso.
Da menzionare anche un brano in stile New Orleans, eseguito in settetto, che ha letteralmente fatto saltare il pubblico sulla sedia. Ora, io non sono un appassionato del genere, ma mi sa tanto che è perché prima di ieri sera non lo avevo mai sentito suonato a dovere... Sono rimasto a bocca aperta! Va detto comunque che anche questo brano non è stato interpretato come fosse un revival, ma con ottica contemporanea, non una fotografia del passato, ma musica viva e pulsante, anche se 'in stile'.
Marsalis ha suonato in sezione (con i 'soliti' Sean Jones, Ryan Kisor e Marcus Printup), ha suonato alcuni meravigliosi soli, alternandosi con gli altri tre (che non sono stati da meno). In generale il livello della band è mostruoso dal punto di vista tecnico, ma anche musicale: nessuno mi ha dato mai l'impressione di suonare in maniera meramente virtuosistica, tutti cercavano di fare musica, sempre. Tra tutti vorrei menzionare in particolare il batterista, Ali Jackson, che secondo me è veramente un musicista speciale.
Due parole infine su Cafiso: il ragazzo è bravo, ha uno stile ardito (a tratti ricorda Eric Dolphy, in altri momenti è quasi coltraniano), ma sempre musicale, e penso che sia proprio questo che ha colpito Marsalis, il quale mostrava di gradire i soli del giovane talento siciliano. Insomma, Francesco è stato all'altezza della situazione, e non è poco!
Morale: se avete la possibilità di andare a vedere questa orchestra, coglietela, perché è un'esperienza che vale la pena di vivere.
All'inizio Wynton ha detto: 'we're gonna swing for you tonight'. Beh, detto fatto, lui ed i suoi musicisti hanno dato oltre un'ora e mezza di grande, puro, travolgente swing. Memorabile.
p.s. Anche il concerto della sera precedente, il duo Bollani/Chick Corea, è stato favoloso... Agli antipodi rispetto a quello di Marsalis, la libertà assoluta in contrapposizione all'organizzazione ed alla disciplina di una big band. Penso di aver visto in due sere le due facce del grande jazz... Sono ancora ebbro e felice!
p.p.s. Ho anche avuto il piacere di incontrare il Tofa, che è lì a suonare in sezione con la figlia di Rufus Thomas. C'è mancato poco che mi facesse conoscere Sean Jones e gli altri della band, ma sono dovuto andare via prima che si incontrassero...
Comunque lo ringrazio pubblicamente per essere la bella persona che è.