Sulla lingua non dice nulla. All'inizio dice che è importante prendere tanta aria, quindi fare un'inspirazione bella profonda, e che lui visualizza di "riempirsi" a partire dal basso e pensando alla sua gabbia toracica che si "apre" come se i due lati fossero due ali.
Poi dice di suonare "low on the pitch", che è un'altra cosa di cui abbiamo parlato spesso qui sul forum, e che altro non è se non suonare nel punto di massima centratura delle note. Spesso salendo si tende ad andare a "cercare" le note verso l'alto e "spingendo" di più o tirando o strizzando le labbra. E' per questo che molti sono costretti a tenere la pompa di intonazione più aperta del normale per compensare questo. Ma in questa maniera non si fa che peggiorare le cose, perché si va a suonare "contro" lo strumento, come se si camminasse sul ciglio del sentiero invece che in mezzo. Pero dice che le prime note che fa sono dei bending, che gli servono appunto per individuare il punto di massima centratura delle note. Infine cita un concetto caro a Stamp, quello di pensare "in basso" quando si suona "in alto", e viceversa. Dice che lavora anche molto sui pedali, e che questo lo aiuta a centrare anche il registro acuto.
Infine dice che sceglie il suo equipaggiamento in base a due esigenze: rendere più facile il suo lavoro ed avvicinarsi il più possibile all'idea di suono che ha in mente.