No Carlo, l'iperventilazione la fanno solo gli "APNEISTI", non i sub! (vedo che poi hai usatoil termine giusto)
La tecnica consiste proprio nel buttare fuori piu aria di quella che si inspira, per arrivare NON ad aumentare come molti credono, la capacita' polmonare, ma per far si che anche l'aria accumulata in basso venga appunto ricambiata con aria piu ricca di ossigeno (e difatti e' errata la frase che dici perche se diminuscie la pecentuale di CO2 aumenta per cntro quella di O, visto che la capacita' rimane invariata) di quella che e' rimasta in fondo ai nosti polmoni.
Per il resto la spiegazione e' corretta
Caspita, livello veramente altissimo! Mi costringi a impegnarmi al massimo.
Allora, con
subacqueo si intende genericamente chi fa delle immersioni subacquee. Le immersioni possono essere praticate senza attrezzatura (apnea) o con autorespiratori (ad aria, con ossigeno, o con riciclo interno).
Per quantità di ossigeno e CO2 mi riferivo alla loro presenza nel sangue, che è dove l’ossigeno viene utilizzato, non nei polmoni. L’iperventilazione veniva fatta per aumentare la quantità di ossigeno nel sangue.
Ma poi si è scoperto che non portava a nessun aumento di ossigeno nel sangue, mentre portava ad una forte diminuzione di CO2.
Poiché lo stimolo nervoso a respirare è dato dalla quantità di CO2, un calo di questa porta a una resistenza di apnea maggiore, e questo può causare danni.
E’ un po’ come una anestesia locale. Quando ti tagliano non te ne accorgi neanche, ma non è che hai danni minori.
Conclusione: l’iperventilazione non è più praticata.