Author Topic: Visualizzazione e realtà nello studio  (Read 3655 times)

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Re:Visualizzazione e realtà nello studio
« Reply #15 on: October 20, 2015, 11:07:30 AM »
Recupero questa discussione perché recentemente ho avuto un altro esempio di come l'immagine mentale giusta usata al momento giusto possa ottenere risultati, anche se a prima vista potrebbe sembrare andare contro a quanto conosciamo della tromba.

Di fronte a delle difficoltà nel centrare le note acute (diciamo tra il la ed il do/re sopra il rigo), il consiglio che mi è stato dato è stato disarmante: "devi suonare aperto! come in basso!". Potete bene immaginare come questa cosa riuscisse difficile per me da comprendere... Ebbene, nel momento in cui mi sono abbandonato a questa immagine, qualcosa si è sbloccato. Mi sono reso poi conto che si trattava di tutta una serie di tensioni che scattavano automaticamente salendo nel registro. Inizialmente pensavo alle labbra, ma in realtà il problema era in primo luogo la gola, insieme all'addome che si contraeva nell'illusione di poter così sostenere meglio le note acute. Nel momento in cui mi sono concentrato sul tenere l'addome rilassato e la gola aperta, ecco che magicamente tutto è andato a posto.

Avevo bisogno di "scalpellare" ancora un po' le cattive abitudini prese nel passato, e per questo mi serviva un'indicazione che, razionalmente, mi riusciva molto difficile comprendere.
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Re:Visualizzazione e realtà nello studio
« Reply #16 on: October 26, 2015, 10:43:22 AM »
Recupero questa discussione perché recentemente ho avuto un altro esempio di come l'immagine mentale giusta usata al momento giusto possa ottenere risultati, anche se a prima vista potrebbe sembrare andare contro a quanto conosciamo della tromba.

Di fronte a delle difficoltà nel centrare le note acute (diciamo tra il la ed il do/re sopra il rigo), il consiglio che mi è stato dato è stato disarmante: "devi suonare aperto! come in basso!". Potete bene immaginare come questa cosa riuscisse difficile per me da comprendere... Ebbene, nel momento in cui mi sono abbandonato a questa immagine, qualcosa si è sbloccato. Mi sono reso poi conto che si trattava di tutta una serie di tensioni che scattavano automaticamente salendo nel registro. Inizialmente pensavo alle labbra, ma in realtà il problema era in primo luogo la gola, insieme all'addome che si contraeva nell'illusione di poter così sostenere meglio le note acute. Nel momento in cui mi sono concentrato sul tenere l'addome rilassato e la gola aperta, ecco che magicamente tutto è andato a posto.

Avevo bisogno di "scalpellare" ancora un po' le cattive abitudini prese nel passato, e per questo mi serviva un'indicazione che, razionalmente, mi riusciva molto difficile comprendere.
Anche a me è sempre stato dato il consiglio di suonare aperto nell'acuto come nel grave e purtroppo ho confuso questo pensando alle labbra con la conseguenza di essermi aperto troppo con l'imboccatura. Per questo motivo a me risultano più efficaci consigli come: stare rilassato e lasciare uscire l'aria (quindi non chiudersi)

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Visualizzazione e realtà nello studio
« Reply #17 on: October 26, 2015, 12:37:44 PM »
Il punto è che un insegnante bravo dà all'allievo i consigli di cui l'allievo ha bisogno in quel dato momento. È per questo motivo che per me è fondamentale studiare con un maestro, e non con un maestro qualsiasi, ma con uno estremamente competente. Non è assolutamente detto che questo consiglio, che per me ed in questo preciso momento del mio percorso è stato utile, sia il consiglio giusto da dare a chiunque! Anzi, è molto probabile che non lo sia, soprattutto se si tratta di consigli che si basano su immagini mentali.
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Offline joxy10

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Re:Visualizzazione e realtà nello studio
« Reply #18 on: October 26, 2015, 01:22:02 PM »
Il punto è che un insegnante bravo dà all'allievo i consigli di cui l'allievo ha bisogno in quel dato momento. È per questo motivo che per me è fondamentale studiare con un maestro, e non con un maestro qualsiasi, ma con uno estremamente competente. Non è assolutamente detto che questo consiglio, che per me ed in questo preciso momento del mio percorso è stato utile, sia il consiglio giusto da dare a chiunque! Anzi, è molto probabile che non lo sia, soprattutto se si tratta di consigli che si basano su immagini mentali.
Concordo quello che dici, anche secondo me è importante avere un buon insegnante

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