Purtroppo non ci sono molte strade da percorrere se vuoi eliminare questo problema: dando per scontato che tu non abbia forme precoci di Parkinson o problemi a livello neuronale rimane solo una spiegazione, sei insicuro.
Purtroppo, o fortunatamente, l'insicurezza non si cura con medicine o con un particolare esercizio fisico, è tutta una questione di testa. Per questo motivo la soluzione è a portata di mano, basta prendere il toro per le corna: studia gli attacchi senza preoccuparti della qualità o degli errori. Punta solo ed esclusivamente ad attaccare, magari male, ma senza preoccuparti del futuro.
Può sembrare riduttivo ma prima di "diagnosticare" un problema e prima di poter proporre una "cura" è necessario che tu capisca cosa sei in grado di fare quando non hai alcuna aspettativa che ti assilla.
Andiamo più nello specifico: identifica un volume ed un registro nel quale non hai paura (Sol centrale, forte, per esempio) e, usando un metronomo, attacca un miliardo di note fino a quando ti sentì tranquillo.
Successivamente fai contare al metronomo solo 1 e 2 e poi spegnilo, continuando a contare a mente.
Alla fine arriverai a non aver più bisogno del metronomo.
Quando hai passato questa fase prova gli attacchi con lo "spider": Sol-Fa#-Sol#-Fa-La-Mi-Sib Etc.
Fermati dove cominci ad avere problemi e ricomincia variando dinamica da nota a nota (F-p-FF-mf-pp-FFF-mp-ppp Etc).
Quando hai eliminato il problema del ritmo e del volume devi iniziare a distanziare gli attacchi in modo da farli diventare sempre più simili ad un attacco "a freddo".
Nel giro di qualche giorno o settimana dovresti aver limato di molto il problema.
Un altro sistema che usano alcune persone è quello di "simulare" un attacco un battito prima dell'attacco vero e proprio: ipotizzando di essere in quattro quarti conti il primo quarto, inspiri nel secondo e terzo fai finta di attaccare al quarto e attacchi veramente al quinto (in battere).
Ciao
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