Te lo chiedevo perché volevo capire di cosa volevi discutere visto che alcuni maestri parlano di "respirazione diaframmatica", mentre alcuni parlano di "spinta diaframmatica".
Dato che secondo i miei modestissimi "studi" il secondo concetto è solamente fisiologicamente impossibile
, posso continuare con la discussione dicendoti la mia personalissima opinione.
1) Il diaframma serve veramente? Secondo alcuni no! Per me si!
2) Bisogna "allenare" il diaframma? Credo di no perché lo usi tutti i giorni. Bisogna ottimizzarne l'utilizzo però.
3) Servono degli attrezzi speciali? Alcuni usano lo spirometro, altri no. Alcuni fanno yoga, altri no. Alcuni solo il saluto al sole o la posizione del cinocefalo camaleopardato subaustrale... Altri no!
Il fatto è che sull'argomento c'è un sacco di "letteratura", convinzioni anche un pó bislacche, e leggende urbane.
Io ne ho provate un pó, dallo spirometro alle candele, dalle cannuccie con la bacinella allo yoga... l'esercizio migliore della mia vita però è stato questo:
La mattina appena alzato mi affaccio alla finestra inspiro quanta più aria possibile (dilatando la cassa toracica, abbassando il ventre,e quindi il diaframma, inarcando leggermente in dietro la schiena)poi espiro come se dovessi alitare su uno specchio per appannarlo, per 4-5 volte
Quando suono mi devo concentrare su questa respirazione.
Dopo un pó diventa automatica.
Tutto qui.
Nonostante non ho suonato per alcuni anni, ancora mi viene automatico.
Questa è solo la mia modestissima esperienza e l'insegnamento di un maestro che per certi versi è stato quasi un secondo padre per me.