Anche io sono reduce da un concerto con la caldazza, il problema principale, più che la resistenza, era il sudore che colava abbondante e mi bagnava eccessivamente le labbra, per cui dovevo asciugarmi di continuo. Per me il vero problema d’estate è che studio meno, perché studiare col caldo è più difficile, devo tenere le finestre chiuse per non disturbare il vicinato, ed ogni sessione è una sauna! Ma non ho mai notato un maggiore affaticamento per il caldo di per sé. Anzi, rispetto al passato va molto meglio, sono molto più efficiente e sudo molto meno di una volta.
In generale direi che ci vuole buon senso, suonare è comunque un’attività fisica, quindi bisogna mettersi in condizione di stare bene fisicamente. Idratarsi ovviamente è fondamentale, l’acqua è meglio di qualunque altra cosa, l’alcol può anche essere gradevole, ma meglio non esagerare, pena l’effetto contrario: è tossico e diuretico, quindi di fatto finisce per disidratare. Inoltre rallenta i riflessi ed abbassa la soglia di attenzione. Diciamo che se si devono suonare cose molto impegnative la birreria sarebbe meglio farsela dopo... Anche l’alimentazione conta, se mangi brasato e polenta di sicuro non aiuta!
Beh, sembrano quasi i consigli estivi di Studio Aperto, ma alla fin fine non credo serva niente di specifico per noi trombettisti.