Author Topic: Suonare e studiare  (Read 455 times)

0 Members and 1 Guest are viewing this topic.

Offline Mauro 58

  • Prima Tromba
  • ****
  • Posts: 858
  • Reputazione dell'utente: +14/-0
  • Gender: Male
  • Music Forever!
Suonare e studiare
« on: August 29, 2020, 12:14:32 PM »
Ciao a tutti!

Anche io, a parte qualche sporadica occasione, scrivo poco sul forum (ma cerco di leggere attentamente tutti i post). Ma oggi vorrei, se possibile, esprimere una mia modesta opinione su un argomento di cui ultimamente si parla molto.
Per motivi che non sto qui ad elencare, anche io ho subìto una notevole interruzione (cica 10 anni) nell’uso dello strumento e mi sono trovato con delle grosse mancanze che mi hanno costretto ad andare alla ricerca di un insegnante per recuperare, se possibile, le perdite accumulate in tanti anni di fermo.

Premetto che, a suo tempo, mi consideravo un trombettista decente e le mie esperienze me le sono fatte tutte: nel corso degli anni ’80 e ’90 ho fatto spettacoli dal vivo, concerti in teatri, locali da ballo, orchestra sulle navi da crociera, partecipazioni televisive, incisioni discografiche, ecc.
Non ho mai avuto il dono dell’improvvisazione, ma avevo una discreta interpretazione e una sufficiente estensione (Mi basso – Re acuto, quasi tre ottave) che andavano più che bene per il mio lavoro.
Tutto questo fino al 2006, quando dovetti interrompere l’attività musicale per problemi più gravi.

Dopo 10 anni, nel 2016 mi chiamò un vecchio amico cantante per chiedermi collaborazione e da allora ho ricominciato a suonare (o meglio, ho concretizzato l’intenzione), ma mi sono subito reso conto di aver perso quasi totalmente tutto ciò che avevo costruito da ragazzo (ho iniziato a suonare la tromba all’età di 14 anni) fino a quando, a 48 anni, ho dovuto smettere di suonare: estensione, fiato, intonazione.
Allora sono andato alla ricerca di un insegnante (giovane, perché avevo bisogno di essere aggiornato sulle tecniche di studio) e con lui ho avuto le prime sorprese: tutto quello che avevo imparato, apparteneva ad una scuola ormai vecchia e fuori esercizio. Niente più Gatti, Kopprasch e Harry James (libri che avevo amato e su cui avevo studiato), ma Clarke, Chicowitz e Flexus. Fatica enorme per modificare le vecchie impostazioni e ore di studio per apprendere le nuove tecniche.
Dopo un primo anno di blood, sweat and tears, ho maturato una riflessione: alla mia veneranda età (quasi 62 anni), ha ancora senso spendere tempo e fatica per perseguire qualcosa che (a meno di qualche miracolo) non riuscirò mai a recuperare?...

… e da qui il senso di questo lunghissimo post: per quella che è la mia opinione, allo stato attuale delle cose, studio, abnegazione e sacrificio li potevo capire quando ero ragazzo e avevo il sacro fuoco della passione.
Ora mi sento felice e soddisfatto di poter suonare al meglio delle mie possibilità: studio quel tanto che mi basta e non vado cercando risonanze degli armonici, posizioni della lingua, porzioni del labbro superiore/inferiore, tecniche di respirazione particolari… e, soprattutto, non ho l’ansia da oscillatore: se l’intonazione non è perfetta, regolo la pompa per avere un “La” in accordo col mio vecchio diapason in acciaio e vado avanti tranquillo.

Negli ultimi anni ho capito che vorrei trascorrere il tempo che mi resta divertendomi, invece di utilizzarlo alla ricerca di chissà quale dettaglio che mi faccia guadagnare un semitono di estensione, piuttosto che un armonico in più o un “colore” del suono particolare… Ho la consapevolezza di amare quello che Maynard (che ho avuto il piacere di conoscere personalmente nel giugno 2000) definiva “lo strumento di Dio” e ho maturato la decisione di volermi semplicemente divertire con esso finché il mio fisico lo permetterà.

Con questo non voglio dire che chi studia con amore e passione sbaglia, ma semplicemente che con gli anni (e l'età) ho maturato un altro punto di vista.
Ovviamente, vale solo per me e per chi credo ama divertirsi senza penare troppo.
Un caro saluto a tutti e scusate la logorrea, ma - visto che scrivo poco - ogni tanto cerco di recuperare (!)…

Mauro   
Bb Trumpets:     Holton MF ST-302, Holton MF ST-307, Holton MF ST-308, Stomvi VR-II, Yamaha 8310Zv3; CarolBrass 7770L-YST
Bb Cornets:       Holton C-605C, Yamaha 4330G
Bb Flugelhorns:  Holton F-555T, Yamaha 631G
Bb Pockets:       Holton T-650, CarolBrass 3000-GLS
Mouthpieces:     AR Res. G12S, Giardinelli 12S, Giardinelli 10S, Denis Wick X5 (Trumpet);
                        AR Res. 12S, Yamaha 11A4, (Cornet); AR Res. 12S, Giardinelli 12FL (Flugel)

Offline Mar

  • Prima Tromba
  • ****
  • Posts: 825
  • Reputazione dell'utente: +6/-2
Re: Suonare e studiare
« Reply #1 on: August 29, 2020, 12:30:53 PM »
Bel post Mauro, ho apprezzato molto quello che hai scritto.

Però non ci hai detto: dopo un anno di lacrime e sangue poi che scelte hai fatto:
Hai smesso di prendere lezioni?
Come ti tieni in allenamento? Sei tornato ai libri che amavi?

Scrivi più spesso Mauro, se ne hai voglia


Offline Mauro 58

  • Prima Tromba
  • ****
  • Posts: 858
  • Reputazione dell'utente: +14/-0
  • Gender: Male
  • Music Forever!
Re: Suonare e studiare
« Reply #2 on: August 29, 2020, 01:20:01 PM »
Bel post Mauro, ho apprezzato molto quello che hai scritto.

Però non ci hai detto: dopo un anno di lacrime e sangue poi che scelte hai fatto:
Hai smesso di prendere lezioni?
Come ti tieni in allenamento? Sei tornato ai libri che amavi?

Scrivi più spesso Mauro, se ne hai voglia

Hai ragione Mar, forse non ho evidenziato questi punti. Provvedo subito.

- Non ho smesso di prendere lezioni, ma ho mutuato un tacito accordo con me stesso: accetto quello che riesco a fare, senza andare alla ricerca di cose che non potrei mai raggiungere;
- Mi tengo in allenamento studiando un po' di tutto ciò che mi suggerisce l'insegnante, ma soprattutto suonando i brani che mi piacciono;
- Per i libri, ora sto utilizzando il Lowell Little che alterno con il Colin.

Grazie per l'ascolto e buona giornata!
Bb Trumpets:     Holton MF ST-302, Holton MF ST-307, Holton MF ST-308, Stomvi VR-II, Yamaha 8310Zv3; CarolBrass 7770L-YST
Bb Cornets:       Holton C-605C, Yamaha 4330G
Bb Flugelhorns:  Holton F-555T, Yamaha 631G
Bb Pockets:       Holton T-650, CarolBrass 3000-GLS
Mouthpieces:     AR Res. G12S, Giardinelli 12S, Giardinelli 10S, Denis Wick X5 (Trumpet);
                        AR Res. 12S, Yamaha 11A4, (Cornet); AR Res. 12S, Giardinelli 12FL (Flugel)

Offline fcoltrane

  • Acutista
  • ******
  • Posts: 4016
  • Reputazione dell'utente: +16/-2
Re: Suonare e studiare
« Reply #3 on: August 29, 2020, 01:30:59 PM »
Mauro io sono d’accordo con te :chi non lo fa di professione può solo pensare al piacere e divertimento .Senza l’assillo del suono o della intonazione perfetta  Il vero problema però è quando ti mancano quegli automatismi che avevi acquisito negli anni è desideri riacquisirli. L’unica cosa da fare come Giustamente dici è studiare  L’età per me non è un limite perché quello che perdi da una parte lo guadagni in esperienza. Forse Il limite Maggiore Più dell’età può essere la cattiva abitudine . E quindi se nel corso degli anni hai acquisito dei vizi magari è difficile eliminarli ma se la tecnica che avevi era funzionale alla musica che suonavi anche dei presunti vizi puoi disinteressarti. Io ad esempio ho deciso di imparare da poco la tromba ed a poco a poco sto raggiungendo quelli che erano i miei obbiettivi.....recentemente ho deciso di studiare Anche il sax che avevo abbandonato da parecchi mesi . Perché purtroppo nel mio caso quello che guadagni da una parte spesso lo perdi dall’altra. Facci sapere quali sono state le tue scelte di studio anche in relazione alle diverse tecniche ....argomento questo utilissimo .....anche In relazione agli effetti...

Offline Norman

  • Moderatore Globale
  • Acutista
  • *****
  • Posts: 3895
  • Reputazione dell'utente: +89/-0
  • Gender: Male
    • Lozza Gang Band
Re: Suonare e studiare
« Reply #4 on: August 29, 2020, 01:41:29 PM »
Ciao Mauro, quello che dici merita una discussione approfondita. Ma riallacciandomi all’altra discussione, la prima cosa che mi viene in mente è che la di da spesso e volentieri più complicata di quello che è, e la ragione è sempre la stessa: una didattica inadeguata che maschera le sue deficienze dietro all’idea che suonare la tromba sia una lotta contro un mostro.
Per anni mi è stata trasmessa l’idea che per suonare la tromba fosse necessario non perdere mai neanche un giorno, che ogni giorno perso ne avrebbe richiesto il doppio per recuperare, che quella con la tromba è una lotta in cui oggi vinci tu, domani vince lei (si, anche il buon Dizzy va preso con le pinze...) e via dicendo.

Nella mia seconda vita trombettistica invece ho scoperto che suonare la tromba rilassati si può. Che non si fa “fatica”. Che anche se stai fermo un mese per le vacanze non è un problema, che basta una settimana di studio come si deve per tornare ad un livello più che decente. Come si fa a fare questo? Semplicemente curando la tecnica di base nella maniera corretta. Non esiste un modo di studiare per i professionisti ed uno per i dilettanti, è esattamente la stessa cosa, cambia solo la quantità di studio. Gli esercizi sono sempre quelli, non importa il libro, va benissimo anche il Gatti, se lo si fa nella maniera giusta.

Insomma, in realtà, a mio parere, il dilemma non ha ragione di esistere. I professionisti fanno esattamente gli stessi esercizi che facciamo noi, solo li fanno di più, poi studiano i brani che devono suonare, come facciamo noi. Suonare bene non è una chimera, per nessuno.
Taylor X-Lite - AR Resonance MC 40/8 Monette B6S1 Prana 17/84 B4LS S1 Prana 21/81
"Non suonare come un trombettista, suona come un cantante!" A. Giuffredi

Lozza Gang Band

Lozza Gang Band su Facebook

Offline Norman

  • Moderatore Globale
  • Acutista
  • *****
  • Posts: 3895
  • Reputazione dell'utente: +89/-0
  • Gender: Male
    • Lozza Gang Band
Re: Suonare e studiare
« Reply #5 on: August 29, 2020, 01:45:35 PM »
Dimenticavo: oggi a suonare (ed a studiare) mi diverto molto più di quando ho iniziato vent’anni fa. Mi diverto e suono meglio di come abbia mai fatto studiando in proporzione molto meno. È la qualità che paga.
Taylor X-Lite - AR Resonance MC 40/8 Monette B6S1 Prana 17/84 B4LS S1 Prana 21/81
"Non suonare come un trombettista, suona come un cantante!" A. Giuffredi

Lozza Gang Band

Lozza Gang Band su Facebook

Offline Mauro 58

  • Prima Tromba
  • ****
  • Posts: 858
  • Reputazione dell'utente: +14/-0
  • Gender: Male
  • Music Forever!
Re: Suonare e studiare
« Reply #6 on: August 29, 2020, 02:19:56 PM »
@fcoltrane

Le mie scelte di studio erano indirizzate a cercare di recuperare quello che avevo perso, ed effettivamente qualcosa ho recuperato: adesso arrivo quasi senza fatica al Do acuto (Sib reale), anche se devo ancora spingere un po' (infatti il sogno segreto del mio insegnante sarebbe quello di farmici arrivare con la stessa naturalezza con cui suono il Sol centrale); la respirazione è un po migliorata e l'intonazione è buona.
La tecnica di studio è molto "smooth": quando posso, note lunghe, un po' di Chicowitz e flessibilità.

@Norman

Non potrei essere più d'accordo con te: suonare rilassati si può (e si dovrebbe).
Ma spesso si cade vittima di "ansia da prestazione" o di sindrome da emulazione...
Bb Trumpets:     Holton MF ST-302, Holton MF ST-307, Holton MF ST-308, Stomvi VR-II, Yamaha 8310Zv3; CarolBrass 7770L-YST
Bb Cornets:       Holton C-605C, Yamaha 4330G
Bb Flugelhorns:  Holton F-555T, Yamaha 631G
Bb Pockets:       Holton T-650, CarolBrass 3000-GLS
Mouthpieces:     AR Res. G12S, Giardinelli 12S, Giardinelli 10S, Denis Wick X5 (Trumpet);
                        AR Res. 12S, Yamaha 11A4, (Cornet); AR Res. 12S, Giardinelli 12FL (Flugel)

Offline Altobugle

  • Prima Tromba
  • ****
  • Posts: 849
  • Reputazione dell'utente: +8/-0
  • Gender: Male
Re: Suonare e studiare
« Reply #7 on: August 30, 2020, 01:56:15 PM »
Anche io già da giovane avevo notato 'sta cosa. Se studiavo tutti i giorni non rendevo come quando invece, per la scuola o altri impegni studiavo a intervalli. Mi son dato pure una spiegazione leggendo alcune cose sui meccanismi di apprendimento, dove si spiegava che il cervello ha bisogno di intervalli per "fissare le idee" (probabilmente si tratta di rafforzare le connessioni sinaptiche). Sta di fatto che anche adesso imparo di più non martellanno la capoccia ostinatamente sulle cose, ma ma dandogli una guardata 'na volta ogni tanto. Molto più rilassato poi (apparte il fatto che ormai só 13 anni che seguo la "MASTICAZZI" filosofia...).
-Tromba sib: CONN Constellation 38B; Stomvi Combi
-Tromba do: YTR 2420
-trombino: lo sto ancora cercando;)
-Pocket: Jupiter JTR-416
-cornetta: yamaha 2610s
-Flicorno Soprano: Elaborato Frankenhorn
bach 10 1/2 cw; Bach 3cw; Dw 4fl; qualsiasi cosa!