Non voglio fare il giudice, perché non ho sentito l'altra campana (non si è fatto vivo neanche qui). Ma voglio esprimere la mia solidarietà a Mar assumendo che le cose siano andate proprio così.
Parafrasando la citazione "Da un grande potere derivano grandi responsabilità" (Spiderman), per esercitare una qualsiasi attività bisogna essere consapevoli di curare ogni aspetto della stessa con l'obiettivo di massimizzare la soddisfazione del cliente, soprattutto nel 2017...
Così come non ci si improvvisa ristoratori solo perché si sa cucinare per gli amici, o albergatori perché si è viaggiato tanto al solo scopo di crearsi un lavoro per guadagnare, chi decide di esercitare la propria attività commerciale online dovrebbe organizzare tutti gli aspetti che tale attività comporta a partire dalle regole del Codice del Consumo per finire con quelle del buon senso e dell'empatia. Prima di essere venditori bisogna capire cosa vuol dire essere clienti.
Il racconto di Mar è verosimile e credo che chiunque si sentirebbe giustamente adirato e insoddisfatto. Può essere successa qualsiasi cosa ma il venditore deve essere intellettualmente onesto, ammettere gli eventuali sbagli e riparare.
E' ovvio che il semplice rimborso non ripaga totalmente il danno subìto che non è soltanto economico.
Un aneddoto. Un giorno ero a Manchester e facevo spese in un negozio di giocattoli. Trovai l'ultimo articolo (si trattava di un pallone grande con maniglia dove sedersi su e avanzare rimbalzando) ed aveva lo scatolo leggermente ammaccato.
La persona che mi accompagnava (inglese) alla cassa fece notare questo particolare e il cassiere senza batter ciglio si scusò ed applicò uno sconto immediatamente sotto il mio sguardo stupito.
Un altro. Comprai un flicorno da Cherubini e mi arrivò a casa con la prima pompa sprovvista della chiave dell'acqua. Chiamai il negozio e, tempestivamente, risolsero il problema. Mi chiesero la cortesia di spedirgli la pompa e, alla ricezione, mi rispedirono la pompa completa con tante scuse. Era ovvio che in quel caso non fosse colpa loro ma un difetto di costruzione. Però non si arrampicarono sugli specchi. Ecco, io di loro conservo un buon ricordo.
Sempre assumendo che abbia raccontato i fatti così come si sono svolti, Mar aveva tutto il diritto di ricevere tempestiva e prioritaria assistenza, di conoscere la verità e, magari avere non solo un rimborso ma addirittura un omaggio...
Concludo ribadendo il concetto che non voglio giudicare il caso specifico ma solo agganciarmi per esprimere la mia posizione in generale.