Author Topic: Tutela legale degli arrangiamenti e interpretazioni  (Read 695 times)

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Offline dirtysound

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Tutela legale degli arrangiamenti e interpretazioni
« on: January 03, 2021, 02:30:08 PM »
Buon giorno e Buon Anno a tutti !
Vorrei chiedere se sappiate ( possibilmente con certezza ) se in Italia ed eventualmente con copertura anche per l' estero ) si possano tutelare :
1) i propri arrangiamenti e/o interpretazioni
2) se c'è da chiedere il permesso all'autore per poterli fare / pubblicarli / ( eseguirli ? )
3) quando scadono i diritti d'autore ( anche nei confronti degli eredi o aventi causa ?).
So che in America l'interpretazione può essere tutelata e sapevo, fino a qualche anno fa , che in Italia la tutela degli arrangiamenti non era ancora riconosciuta, è cambiato qualcosa ?
4) la tutela degli arrangiamenti riconosciuti (come detto ad es. in America) potrebbero essere non ricosciuti nei paesi che non applicano questa tutela (Ad es. l'Italia) , per cui sarebbe inutile pure depositarli in paesi che riconoscono e applicano (ovviamente a pagamento) queste tutele.;
Viceversa un arrangiatore americano potrebbe copiare e tutelare come proprio (in America) un arrangiamento che gli piace di un arrangiatore italiano  e farci lì pure li sordi.
Tutta sta' pippa per dire che dopo circa 3 - 4 mesi ho chiuso una interpretazione di My Funny Valentine, che mi piace molto e che mi piacerebbe tutelare...( A volte l'interpretazione finale è il frutto di anni di sedimentazione del pezzo che ha lavorato dentro di noi, per questo a volte penso che l' interpretazione o l'improvvisazione non  possa essere frutto di un primo ascolto e via... ma poi in questo momento mi stanno venendo in mente pure delle affermazioni di alcuni amici compositori che mi dicevano che tutelare i pezzi  ha il suo bel costo annuo, e tutto ciò ha senso solo se eserciti di professione....
Chissà quanti bei pezzi, scritti e arrangiati fra di noi nel forum, non vedranno mai la luce ( l'ascolto ) per la paura che venga carpita e non riconosciuta la paternità dell'interpretazione..... :-[ :'(
Bb Conn 38B ; Bb Scodwell standard con  trimmer kit Harrelson - Taylor ; mouthpiece Bruno Tilz Spetial 11F e 10 , Bach 11C , Monette BL2S3 stc1

Offline bubbermiley

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Re: Tutela legale degli arrangiamenti e interpretazioni
« Reply #1 on: January 05, 2021, 11:21:06 AM »
In Italia è riconosciuto il diritto d'autore tramite le società di collecting (ad. es SIAE, soundreef etc. ) e società come SIAE esercita tramite accordi in oltre 100 paesi
Sul Jazz è abbastanza controversa la cosa perché si basa spesso su interpretazione e improvvisazione (considera che il diritto di improvvisazione in Italia non è tutelato) comunque, la norma vorrebbe che:

se tu decidi di registrare un brano (una cover) e farne però un'edizione modificando melodia, testo e struttura non stai più eseguendo una cover bensì hai rielaborato un brano ed in questo caso prassi vuole si dovrà contattare direttamente l’Editore (o in assenza gli Autori ed i Compositori). In pratica dovresti richiedere autorizzazione a chi detiene i diritti sull'opera musicale (appunto editore, autore e via dicendo.).
Dovrai quindi versare alla SIAE o alla società di collecting in questione il corrispettivo per l'utilizzo ma a monte devi ottenere l'autorizzazione a poterne fare della tua versione una nuova edizione.
Il diritto di autore scade dopo 70 anni dalla morte dell'autore (o dell'ultimo co-autore). In caso di eredi si rinnova di altri 70 (se non ricordo male).

In ogni caso, la cosa più semplice è informarti in SIAE o presso un'associazione che si occupano di tutela del musicista, diritto e legislazione dello spettacolo (es. Note Legali etc...).

Qui trovi alcune informazioni sulla tutela dell'interpretazione:
dirittodautore.it/la-guida-al-diritto-dautore/i-diritti-connessi/gli-artisti-interpreti-ed-esecutori/?cn-reloaded=1


 

Offline dirtysound

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Re: Tutela legale degli arrangiamenti e interpretazioni
« Reply #2 on: January 05, 2021, 04:36:55 PM »
Grazie bubbermiley, della risposta abbastanza esaustiva, adesso provero' a leggermi i riferimenti che mi hai indicato. ;D
Tanti anni fa' ero passato in SIAE ma ti dico francamente che quando avevano sentito che non ero diplomato al conservatorio mi avevano liquidato abbastanza sbrigativamente dandomi dei link, dove poter trovare notizie. Il problema è che anche lì orizzontarsi nei termini e nelle definizioni legali era cosa abbastanza ardua. Ma qua' entreremmo in quel campo in cui se decidi di essere musicista devi costruirti e sapere le tue e le altrui competenze... Abbracciare la professione richiede anche questo.. Detto ciò, vorrei chiederti, se non ti disturbo troppo..  :   1) quando dici : " modificando melodia, testo e struttura " ...  è sufficiente anche solo una delle tre voci ?
2) I diritti da riconoscere agli aventi causa (editore, autori ecc.) sono contrattabili ?
3) per concedere il permesso, l'autore potrebbe chiedere l'ascolto preventivo di quello che si vuole realizzare ?( in questo caso potrebbe esserci il rischio che possa essere carpita l'idea musicale). ( Rilasciare copie in giro, dovrebbe essere evitato.. o no?)
È una strada che rimane sempre ardua per degli amatori musicisti, perché si rimane sempre dell'idea (un po' romantica) che esprimere la musica sia una cosa legata all' intimo di una persona e perciò strettamente individuale, mentre l'essere musicista inteso come esercizio della professione tesa a fornire un prodotto musicale rivolto ad utilizzatori finali (ascoltatori) presenti in contesti (ambienti differenti)  è un'altra cosa e richiede secondo me un approccio imprenditoriale di se stessi scelta dei prodotti ( brani ) ( richiesti dall'utilizzatore , ascoltatore, gestore di attività e collocazione degli stessi. Nella realtà ci  sogniamo e sogniamo sempre di essere un po' concertisti   per alcuni nostri brani che riteniamo particolarmente  riusciti e rappresentativi delle nostre emozioni e del nostro sentire musicale e si vorrebbe tutelare questo sogno,  perché a volte la bellezza di un brano, l'intimo, l'anima musicale,  prescinde dalla bravura tecnica nell'esercizio della professione. Quando questo accade vorresti condividerlo con gli altri ma vorresti che il tuo  brano non fosse "preso a prestito" da altri.
Si può essere bravi "copisti" , anche eccellenti, ...ma l'originalità e' un'altra cosa ed è tipica di ogni individuo.
Ma , giusto per stemperare un po' , voi, questa cosa, come la gestite  ?  :)
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Offline fcoltrane

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Re: Tutela legale degli arrangiamenti e interpretazioni
« Reply #3 on: January 05, 2021, 05:29:47 PM »
Dirtysound provo a risponderti anche se non ho una competenza specifica in questa materia  .
il problema è che per avere una idea chiara   e precisa dovrei studiare tutta la disciplina del diritto di autore ed anche gli accordi   gli stati esteri .
Non mi sono espresso prima perché alcuni aspetti proprio sul alcuni argomenti che riguardano il  jazz non sono chiari e definiti (o per lo meno non lo sono per me)
Le variazioni musicali possono essere opere originali (art. 2 comma 2 l.d.a.) o meno (art. 4  l.d.a.).
nel primo caso hanno un trattamento giuridico nel secondo altro.
1° caso  Si tratta di opere in cui l’artista utilizza frasi musicali altrui, sviluppandole nel ritmo, nell’armonia, nella melodia, costruendo così una nuova opera, che ha una qualche parentela con la composizione che forma il tema elaborato, ma che per forma e contenuto ha una sua propria originalità.
La variazione musicale gode sicuramente di protezione in quanto opera di per sé stante con un proprio intrinseco valore artistico.

2° caso sono tutte le altre e riporto qui la disciplina :................ si cade nella previsione dell’art. 4 l.d.a., in cui vengono protette le elaborazioni di carattere creativo dell’opera originaria. In queste elaborazioni si riconosce, oltre l’attività creativa dell’elaboratore, anche la personale individualità dell’autore dell’opera preesistente, per cui esse sono protette come opere autonome, ma senza pregiudizio dei diritti esistenti sull’opera originaria.

Infatti all’articolo 18 l.d.a. è riconosciuto all’autore, quale diritto di utilizzazione economica, il diritto esclusivo di elaborazione e di traduzione. Ne consegue che per utilizzare l’elaborazione creativa deve essere richiesta l’autorizzazione all’autore dell’opera originale e/o al concessionario dei diritti di modifica e adattamento di tale opera.

Possiamo distinguere le seguenti categorie di elaborazioni musicali ex art. 4 l.d.a.:

1) diritto di estratto, cioè facoltà esclusiva di togliere dalla propria opera una singola composizione. Spesso occorrono modificazioni del contenuto o della forma musicale dell’estratto per dare alla composizione il carattere di composizione a sé stante. E poiché queste modificazioni implicano una attività intellettuali, l’estratto rientra nella categoria delle elaborazioni.

2) diritto di riduzione o di trascrizione per diversi strumenti o di adattamento o di trasposizione per diverse voci. Anche tali adattamenti richiedono una attività intellettuale creatrice, e per cui ben ricadono nell’ambito delle elaborazioni.

3) diritto di adattamento o di arrangiamento: riguarda quelle elaborazioni in cui la composizione o un brano di essa sono trasportati con modificazioni più o meno notevoli, in un’altra composizione che assume una propria forma e si presenta perciò diversa da quella elaborata, quantunque non fornita di una indipendente originalità. In questo ambito possono essere anche ricomprese le variazioni, che, come abbiamo scritto sopra, sono escluse dalla categoria delle elaborazioni, e considerate creazioni originali indipendenti.


Tornando a noi se io trascrivo per sax nota per nota giant steps è certo che devo avere l'autorizzazione da parte di chi detiene il diritto (gli eredi di Trane ecc....) quindi si tratta dell'art 4 seconda ipotesi.
diverso è il caso ad esempio seguente :  tu crei una base inserendo i medesimi accordi di giant steps ma lo chami brontosauro rex  in questo caso non chiedi l'autorizzazione (è ad esempio quello che ha fatto Bergonzi che ha preso gli accordi degli standard cambiando semplicemente il nome) 
Caso ancora diverso è se tu armonizzi diversamente una giant steps ad esempio sostituendo gli accordi.
(in questo caso o fai come Bergonzi e difficilmente qualcuno verrà a sostenere che tu devi pagare diritti ed ottenere autorizzazioni)
o tu fai come Aebersold indichi l'opera e quindi ricade sempre all'interno della ipotesi del  famigerato art 4 e devi avere autorizzazioni ecc.

 "I diritti da riconoscere agli aventi causa (editore, autori ecc.) sono contrattabili ?"  per quanto riguarda questa domanda non capisco esattamente cosa intendi con il termine "contrattabili".
se devi chiedere l'autorizzazione deve proprio metterti in contatto con chi detiene il diritto e convincerlo (pagando ) a darti l'autorizazione .
immagino che tu come me  non abbia alcuna forza contrattuale (come ad esempio quella forza che ha una casa discografica o un editore importante)
Se ho compreso bene tu  desideri pubblicare ma essere tutelato , per risponderti con più precisione dovresti spiegare esattamente cosa desideri pubblicare. ( in cosa consiste la tua opera)



Offline dirtysound

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Re: Tutela legale degli arrangiamenti e interpretazioni
« Reply #4 on: January 06, 2021, 10:53:19 PM »
Che bello il nostro forum !
Grazie fcoltrane ! Dalle notizie riportate da te e bubbermiley si inquadra un po' meglio la situazione o i possibili scenari nei quali trovarsi ! Il mio sicuramente, in questo caso My Funny Valentine, è un po' quello classico: prima l'esposizione del tema con un cambio di accordo iniziale, poi l'interpretazione, (no improvvisazione) ed un'aggiunta di un accordo di chiusura finale, (gli accordi quelli del Real book).(A proposito ma chi ha messo i Real book scaricabili gratuitamente come hanno fatto ? mica sono tutti brani di oltre 70 anni fa(140 anni se consideriamo pure gli eredi). Detto questo e detto che gli accordi del Real book mi piacevano, descrivo il brano : l'esposizione del brano è leggermente interpretata negli attachi e qualche nota( non rispecchia esattamente la scrittura del Real book) l'interpretazione del brano invece segue una linea melodica abbastanza personale ma che si appoggia bene sugli accordi, non è un brano interpretato in maniera jazz ( con un flusso di note per intenderci, non ne sarei comunque capace) bensì ho cercato una linea melodica che rispecchiasse lo spirito del brano, in cui le note utilizzate esprimano più uno stato d'animo, un po' come fa Chet, ma non imitando Chet , ma seguendo il mio modo di sentire il pezzo e comunicare le emozioni che questo brano mi ha suggerito. Il risultato interpretativo mi sembra buono, non è qualcosa di già sentito. Ovviamente questo è il mio pensiero, ma questo è il risultato di come questo brano in tanti anni si è appoggiato in me e poi si è espresso così. Un po' quello che ho detto anche in altri post, io sono portato a credere che le migliori interpretazioni o improvvisazioni jazz nascano non dall'oggi al domani ma dall'aver  suonato così tante volte il brano, che alla fine si riesce veramente a cogliere (e capire) bene il senso, lo spirito, (sia della linea melodica che della linea armonica, che l'autore ha voluto dare al pezzo), che quando lo capisci,  riesci a capire immediatamente come tu lo vuoi interpretare. Non è facile esprimermi ...a volte senti delle improvvisazioni che sembrano non essere in linea con quello che è il pezzo originale , magari ben fatte, un flusso di tecnica che ti travolge, perfette! Si magari ne godi di tanta tecnica, ma è come se ti chiedessi : e lo spirito del pezzo , che fine ha fatto ? Tornando a noi, da quello che hai detto con questo pezzo cosi fatto ,dove siamo messi ? E sopratutto parlando sommariamente di cifre,  di che ordine parliamo per :
Iscrizione SIAE e rinnovo annuo ; depositare un brano proprio; una cover; questa tipologia di brani ; diritti d'autore( ed editore ? ).
Forza diamo il colpo di grazia ... :'( :)
Grazie ancora fcoltrane e bubbermiley   :)
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Offline fcoltrane

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Re: Tutela legale degli arrangiamenti e interpretazioni
« Reply #5 on: January 07, 2021, 12:10:03 AM »
A proposito ma chi ha messo i Real book scaricabili gratuitamente come hanno fatto ?
a questo ti rispondo con facilità . Chi lo ha fatto lo ha fatto illecitamente.
Se lo fa per scopo di lucro oltre all'illecito civile (risarcimento del danno ) potrebbe anche subire un processo penale. (se in italia)

Non so se my funny Valentine sia ancora soggetta al pagamento dei diritti ...temo di si.
Il punto per me è questo se io ascolto la tua versione di My funny valentine sono in grado di riconoscere la canzone.
(la melodia è "sostanzialmente" la stessa  o no)
nella prima ipotesi certamente devi pagare i diritti ma puoi tutelare l'opera (la tua interpetazione con le modifiche della melodia e degli accordi)  non diversamente da come fanno tutti i musicisti che interpretano standard jazz non propri)

nella seconda ipotesi invece non devi pagare alcun diritto basta che sostituisci il nome e  ne scegli uno nuovo.
(e puoi tutelare la tua nuova opera ).

come fai a tutelarti  ?
se sei in grado scrivi su foglio la tua opera (con accordi e melodia).
i costi non li conosco ma basta rivolgersi agli interlocutori che ti ha indicato Bubbermiley siae ecc....
seconda ipotesi crei un cd e lo pubblichi .

Tutto il resto che hai scritto mi trova d'accordo (recentemente ascoltavo uno straordinario trombettista professionista italiano jazzista che riferiva le stesse cose , e riportava le identiche osservazioni che hai fatto tu e citava altri straordinari interpreti che hanno fatto lo stesso ed hanno detto lo stesso).
Non è un caso che quelli che hanno fatto la storia del jazz spesso hanno interpretato gli stessi brani (ma sempre in modo straordinariamente e meravigliosamente diverso)



Offline dirtysound

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Re: Tutela legale degli arrangiamenti e interpretazioni
« Reply #6 on: January 07, 2021, 10:49:16 AM »
Thanks , fcoltrane ! My Funny Valentine  è del 1937 ! ( Per i primi 70 anni ci siamo ! Bisogna vedere i secondi !  :( ;).
Provando a vedere se si pagano i Diritti d'Autore sul web , mi sono imbattuto in questo video di My Funny Valentine .... E' un regalo al mondo ... :)

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