Rispondendo a un post sulle trombe sopravvalutate o sottovalutate mi è venuta una riflessione sulle trombe da studio che forse meritano un post a parte.
Vorrei sapere con quali trombe avete cominciato e la vostra personale idea sulle trombe da studio: sono solo carri armati poco costosi per ragazzini o hanno una loro intrinseca utilità perché in qualche modo "più facili" per un principiante?
L'esempio più calzante che mi viene in mente è la prima auto per un neopatentato.
Qualcuno pensa che è meglio cominciare con il migliore strumento che ci si possa permettere, e l'equivalenza (forse sbagliata) mi porta a pensare che secondo questa opinione è giusto ed è auspicabile che un ragazzino ricco cominci a guidare con una supersportiva da 400 cv, mentre io penso che per imparare sia meglio un'utilitaria.
Qual è la vostra esperienza e la vostra opinione? Che ricordo avete delle vostre prime trombe?
Ciao, Mar.
Rispondo volentieri al tuo post riportando la mia esperienza.
Quando iniziai lo studio della musica, nel lontano 1974, non avevo nessuna idea di come fosse fatto uno strumento e che caratteristiche dovesse avere, quindi mi feci consigliare dal mio maestro che, genericamente, mi suggerì di prendere una tromba non italiana; allora chiesi a qualche negoziante e fui indirizzato all’acquisto di una King Cleveland 600.
Ora, essendo trascorso un po’ di tempo ed avendo maturato (non dico competenza perché non ne ho) un certo gusto personale, posso dire che mi sarei indirizzato diversamente.
Non perché la King non sia andata bene (ci suonai per un paio di anni abbondanti), ma perché crescendo ho avuto modo di sentire altri strumenti e, sulla base dei miei gusti, ho indirizzato le mie scelte su trombe che mi attiravano.
Come ho avuto occasione recentemente di dire in un altro post, io sono come quella persona che entra in un negozio dove sono esposti 50 televisori e, dopo aver visto quello che gli piace di più, se lo compra senza avere nessun tipo di cognizione di causa…
Oggi posso dire senza ombra di dubbio che, se avessi avuto figli che dovevano studiare musica, avrei comprato loro fin da subito uno strumento professionale.
Questo perché da una parte trovo inutile dover ripetere la spesa per migliorare (se compri un cesso di strumento non lo puoi neanche rivendere, ma se compri uno strumento buono, nel caso lo rivendessi la perdita sarà minima), mentre dall’altra penso che avere uno strumento “buono” aiuta molto anche nello studio.
Sempre miei 2 cents.