Author Topic: la base : studiare le triadi sul II V I per improvvisare.  (Read 205 times)

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Offline fcoltrane

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la base : studiare le triadi sul II V I per improvvisare.
« on: March 27, 2021, 01:18:35 PM »
quando ho cominciato a studiare l'improvvisazione non avevo idea di quali fossero le basi ed ho perso tanto tanto tempo.
per un certo periodo stavo a suonare ad orecchio su brani di musica pop pensando in questa maniera di improvvisare. (in realtà più che di improvvisazione si trattava di masturbazione del proprio ego)
poi sono passato ad utilizzare il materiale che conoscevo e quindi la tonalità (con tutti i limiti del caso perchè la mia conoscenza della tonalità era davvero limitata alla scala di riferimento.) quindi se ero in tonalità di do suonavo le note di quella scla a casaccio e anche in questo caso più che di improvvisazione si trattava di masturbazione.
Poi mi sono iscritto ad una scuola di musica ed ho incontrato alcuni musicisti insegnanti che proponevano dei laboratori di improvvisazione che più  o meno funzionavano così .
mettevano delle basi aebersold e poi loro improvvisavano inserendo tantissime note (oggi posso dire che neanche loro sapevano cosa stessero suonando e di improvvisazione non c'era traccia ache quella masturbazione mentale) finita la loro esibizione noi studenti dovemo provare a fare lo stesso.
I risultati era davvero deprimenti e frustranti ma l'aspetto più singolare è che la più gran parte degli studenti era soddisfatta sia del procedimento sia del risultato.

Solo più tardi ho conosciuto musicisti in gamba che ponevano l'attenzione su semplici regole che se applicate portano enormi benefici.
questa piccola premessa per evidenziare alcune semplici regole utili per suonare sul II V I (che troveremo nel jazz tradizionale nel jazz moderno nel blues nella musica pop un po dappertutto ...
inserisco il video un sassofonista che applica proprio una di queste regole il cromatismo inteso sia come "collegamento" e importante perché base per la costruzione delle frasi.
uno degli aspetti che ho compreso solo dopo le mie prime esperienze con l'improvvisazione è questo della costruzione della frase.
quante volte vi è capitato di suonare le note giuste dell'accordo ma la frase suonava come fosse priva di collegamento (scollegata)
https://www.youtube.com/watch?v=YcAgzdqkXgQ
.......


Offline Zosimo

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Re: la base : studiare le triadi sul II V I per improvvisare.
« Reply #1 on: March 27, 2021, 02:11:06 PM »
Non ho capito la prima parte del messaggio. Era una scuola e suonavo note svizzere e gli altri credevano che non fossero svizzere?
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
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Offline Zosimo

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Re: la base : studiare le triadi sul II V I per improvvisare.
« Reply #2 on: March 27, 2021, 02:25:58 PM »
Fciccio, mi sta piacendo Jimmy Forrest
ascoltati il live con Miles in veste Be Bop Live At The Barrell
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Re: la base : studiare le triadi sul II V I per improvvisare.
« Reply #3 on: March 27, 2021, 02:54:20 PM »
 era una nota scuola di musica rinomata   .
il problema vero era rappresentato da quello che definisco la  ricerca del consenso dello studente.
metto su una base abersold con un brano su una tonalità agevole do  e io insegnante dico agli studenti giocate sulla scala di do come me .
(e comincio ad improvvisare) .
io non sono solito criticare il modo di improvvisare o di suonare di un musicista ,sia esso una schiappa sia un professionista  (certo se mi chiedi se incontrava allora il mio gusto personale o lo incontra oggi posso dirti certamente no ma non è questo che rileva)
e non è neanche importante sapere se conosce delle semplici regole o le ignora
io critico il metodo:
non so dirti se per malafede o ignoranza poco importa ma se non spieghi allo studente cosa è una triade e cose è un cromatismo come puoi sperare che improvvisi su un II V I nel jazz tradizionale
(perchè si trattava di questo laboratorio di improvvisazione su standards jazz tradizionali)
In realtà il vero problema era rappresentato dal livello tecnico degli studenti che in molti casi  avevano problemi tecnici che gli impedivano di suonare una semplice triade.
Ed allora che fai ?
o provi a risolvere i problemi tecnici e di suono o eviti di farlo e metti su una base e ti metti a suonare, dando per scontato che gli studenti tanto non capiscono una mazza di quello che stai facendo.
L'apoteosi della arroganza si verifica quando critichi il lavoro di colleghi che seguono un procedimento diverso e che sin dall'inizio parlano sinceramente agli studenti.....
(ma questo è altro discorso)
Io da studente già allora avevo chiari alcuni  semplici concetti (se ti diverti a cazzeggiare , fallo ma non ti illudere ).

Tutto questo discorso è legato al jazz tradizionale perchè se fosse stato un laboratorio di tipo diverso nulla da eccepire.





Offline fcoltrane

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Re: la base : studiare le triadi sul II V I per improvvisare.
« Reply #4 on: March 27, 2021, 03:06:25 PM »
Fciccio, mi sta piacendo Jimmy Forrest
ascoltati il live con Miles in veste Be Bop Live At The Barrell

eheehe perchè tu sei un amante della scuola old new orleans ( Forrest riesce a passare dal blues alloswing al bebop) e non erano in tanti che ci riuscirono .
suona con Davis 4 anni prima che il trombettista scoprisse Trane....
conosco quel disco perchè Davis suona All the things you are stando sugli accordi in maniera per me accessibile.....


Offline Zosimo

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Re: la base : studiare le triadi sul II V I per improvvisare.
« Reply #5 on: March 27, 2021, 05:53:22 PM »
Sei na garanzia quando
Mi trovo in acque perigliose.
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