Certo, sarebbe davvero un bel traguardo. Non tanto nel riuscire a suonare senza spartito, con riferimento al mero aspetto estetico, che comunque fa la sua bella figura, ma soprattutto per dover pensare solo alle note, al suono “bello”, distogliendo l’attenzione data alla lettura per concentrarsi (e lasciarsi andare…) esclusivamente su quello.
Al momento, anche per la mia dose giornaliera di Chicowitz, se non avessi lo spartito…