Author Topic: Quale è stato il momento del maggiore miglioramento?  (Read 682 times)

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Offline Zosimo

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Re: Quale è stato il momento del maggiore miglioramento?
« Reply #15 on: May 06, 2022, 10:32:02 AM »
Tanto per dire, questo  non credo sia alla tua portata( nemmeno alla mia) però se lo studiassi
c'è un po' di tutto. Staccati, legati, diteggiatura, velocità e variazione delle dinamiche.
Una regola sicuramente è uscire dalla zona di confort e puntare l'asticella sempre più in alto,
ma sai meglio di me venendo già da anni di sax, che non lo puoi fare in due settimane e senza nessuno
che ti segua almeno ogni tanto. Sul forum diverse volte ci siamo scontrati con eh, ma io voglio fare jazz , la classica non serve
però è un po' come chi suona out. la prima cosa che ti dice è: per farlo prima devi saper suonare in sennò ti uscirà ( al netto dei fenomeni) ad mentula canis.
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Offline fcoltrane

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Re: Quale è stato il momento del maggiore miglioramento?
« Reply #16 on: May 06, 2022, 11:55:59 AM »
Tanto per dire, questo  non credo sia alla tua portata( nemmeno alla mia) però se lo studiassi
c'è un po' di tutto. Staccati, legati, diteggiatura, velocità e variazione delle dinamiche.
Una regola sicuramente è uscire dalla zona di confort e puntare l'asticella sempre più in alto,
ma sai meglio di me venendo già da anni di sax, che non lo puoi fare in due settimane e senza nessuno
che ti segua almeno ogni tanto. Sul forum diverse volte ci siamo scontrati con eh, ma io voglio fare jazz , la classica non serve
però è un po' come chi suona out. la prima cosa che ti dice è: per farlo prima devi saper suonare in sennò ti uscirà ( al netto dei fenomeni) ad mentula canis.

.     Si questo è fuori dalla mia portata. In questa vita se riesco a suonare joy spring sarò un trombettista felice . La musica classica è bellissima ma tecnicamente avanzata . Ho le mie belle difficoltà con lave Maria (ed il mio telefono lo sa e mi impedisce di scrivere correttamente) ;D

Offline fcoltrane

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Re: Quale è stato il momento del maggiore miglioramento?
« Reply #17 on: May 06, 2022, 12:07:06 PM »
Guarda la soluzione è una sola: mettersi sul "giusto percorso" e non cercare mai di accelerare o rallentare i tempi di apprendimento. I più fortunati e dotati riescono a capirlo e farlo da soli, ma sono rari. In genere serve un maestro valido che sappia cosa sta facendo sul singolo, non in generale. Difficile trovarlo, però.
Pure questa ossessione di suonare "quella" determinata nota, non la capisco. Lo sviluppo del registro acuto deve andare di pari passo con quello della tecnica generale. Ok le note acute, vanno studiate ogni giorno, ma lo staccato? Il legato-staccato o il legato semplice? Il trillo di labbro (fondamentale per consolidare il registro acuto)? ... e mille altre cose che spesso diamo per scontate ma che non lo sono affatto. Prova, a titolo di esempio, a studiare SOLTANTO lo staccato in tutte le sue forme per 7-10 giorni. Vedrai che migliorerà anche il registro acuto (sarà come aggiungere due mattoncini in un colpo solo).
.        L’estensione è solo un esempio dovuto al fatto che Zosimo mi ha ingolosito con una scala di mib su tre ottave . Il trillo di labbro è uno dei mie obbiettivi. Bellissimo. L’anno scorso quando lo ho ascoltato per la prima volta ho avuto quasi un mancamento  ;D immediatamente ho chiesto al trombettista come ci riuscisse e con fare sornione mi ha dato una risposta scherzosa . Lo staccato purtroppo è nel mio caso grossolano. Ma non volevo parlare dei miei limiti tecnici che sono poca cosa è che conosco bene ma sapere le vostre esperienze soprattutto quelle positive e produttive di miglioramenti rilevanti

Offline Mar

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Re: Quale è stato il momento del maggiore miglioramento?
« Reply #18 on: May 06, 2022, 12:35:19 PM »
Leggendo il secondo messaggio di Luigi mi è venuto in mente che avevo letto da qualche parte, non so più dove, che Nakariakov ha passato i suoi anni di studi senza curarsi dell'estensione... sicuramente ricordo male ma mi sembra che lui per anni ha suonato sulle prime due ottavd, curando minuziosamente tutti gli aspetti tecnici e il suono. Forse Tony può intervenire per dire se ricordo bene o se ho preso una colossale cantonata.
Questo solo per ricordare a Ciccio di non avere fretta, e che il miraggio della nota più in alto ti porta a tralasciare dettagli che fanno veramente la differenza.
Io nei miei tanti ritorni, quando era passato troppo tempo da quando avevo smesso, ho sempre usato metodi per principianti, sviluppati quasi esclusivamente sulle due ottave  per rimettermi in forma senza forzare, per consolidare le basi e rimettere a punto il sistema corpo/tromba
- il mio primo un libro per tromba (e il secondo), di Bonino
- 100 Progressive Lessons for Trumpet, di  David Hickman
- Mitchell on trumpet 1-2 di Harold Mitchell

Come dicevo nell'altro post, ogni volt che ricominciavo a suonare dopo essermi fermato mesi (o anni) ci mettevo poco a riguadagnare l'estensione di quando avevo smesso. La parte di tecnica invece era sempre da rimettere un po a posto. Poco tempo al giorno (20-25 minuti) per 6 mesi... 1 anno. Quslcuno potrebbe pensare che è una perdita di tempo ripartire da così indietro se non ce n'e bisogno
io dico che non sapevo di averne bisogno finché non l'ho fatto. Ne è sempre valsa la pena

Offline fcoltrane

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Re: Quale è stato il momento del maggiore miglioramento?
« Reply #19 on: May 06, 2022, 01:24:53 PM »
 pollices  pollices  e si infatti  l’esempio di miglioramento può riguardare l’estensione o il suono o anche altri aspetti lo staccato il legato ecc… . Mar nel mio caso , lo ripeto a scanso di equivoci, i miei limiti tecnici o i miei miglioramenti li conosco bene mi interessano i vostri . Solo per avere una idea di prospettiva, per curiosità e per conoscere nuovi aspetti legati alla tromba . Ora apro un nuovo argomento sul trillo di labbro argomento che mi sta particolarmente a cuore è che è stato ricordato da Locutus

Offline Locutus2k

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Re: Quale è stato il momento del maggiore miglioramento?
« Reply #20 on: May 08, 2022, 11:24:09 AM »
Parlando di "note acute" io penso sia necessario fare una grossa distinzione di partenza:
- registro acuto classico
- registro acuto "jazz" (e qui ci metto dal lead in big band ai soli al calor bianco di Ferguson & co.)
Se ascoltate bene il registro acuto in classica è affrontato in maniera diversa rispetto al "Jazz". Omogeneo nel timbro e nella dinamica, quasi mai estremo nell'estensione.
Per quanto mi riguarda una cosa che aiuta moltissimo nel consolidare il registro acuto è lo studio dello staccato percussivo, ma non solo in quel range anche in registri medi o bassi. Rafforza e consolida l'imboccatura, fa guadagnare tantissimo in sicurezza e resistenza.
Se poi il fine è suonare "Jazz" allora bisogna rendere quel registro più aggressivo e arrogante e allora bisogna spostare lo studio più su quelle note, per creare una memoria muscolare che permetta di attaccarle e suonarle come si richiede. Però il bilanciamento è alla base di tutto, altrimenti si finisce per fare i fischioni ma avere grosse difficoltà a suonare strangers in the night (dico un pezzo tecnicamente "banale" che si suona con dolcezza).
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Offline Locutus2k

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Re: Quale è stato il momento del maggiore miglioramento?
« Reply #21 on: May 08, 2022, 11:29:02 AM »
Tanto per dire, questo  non credo sia alla tua portata( nemmeno alla mia) però se lo studiassi



Se lo studiassi ti verrebbe, ne sono certo. Questo deve essere alla portata di qualsiasi trombettista su un livello superiore al principiante. Con un Maestro che ti fa sentire prima passaggio per passaggio, studiando a blocchi a velocità rallentata, accelerando piano piano ad ogni ripetizione, non c'è verso che non debba venire.
Certo, bisogna studiarlo. Un professionista te lo legge a prima vista.
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Offline fcoltrane

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Re: Quale è stato il momento del maggiore miglioramento?
« Reply #22 on: May 09, 2022, 09:41:19 AM »
 :D  beato lui.
il metodo lo conosco , e a  breve parteciperò ad una masterclass dove studiavano  in questa maniera,
io più che altro proverò a studiare le basi .