le penne modificano le tazze?

[Zosimo]

Una curiosità, tutti abbiamo bene o male una misura preferita della tazza.
Prendiamo però la classica 3c secondo voi se modifico la penna
la sensazione di appoggio bordo e altezza tazza possono cambiare?
mi spiego meglio: se tizio che suona una tazza lead, prende una 1c ovviamente non si trova.
ma se modifica la penna e la rende molto più stretta secondo voi crederà di suonare una lead
e soprattutto il suono da sinfonico potrebbe passare a lead cioè chiaro e tagliente?

[bicho]

boh...
ci sta che con una penna molto stretta il suono schiarisca,
la sensazione di appoggio rimarrà quella che è, anche se varierà sarà la retropressione, penso

cosa dice il boss a proposito?

[Zosimo]

Questa volta, dobbiamo risolvere la questione  tra noi utenti, senza l'aiuto del maestro

[fcoltrane]

Certamente no . Se cambi la penna la sensazione di appoggio e bordo e altezza tazza non cambia per nulla . Però non vuol dire niente perché cambia tutto il resto .  .   io ho parecchi bocchini e molti sono Ar resonance che come sai sono in due parti penna e tazza . Quindi per sperimentare e soprattutto per giocare ho provato tantissime combinazioni . Come dice Bicho l’aspetto più rilevante è la retropressione . Ma basta 😑 provare bocchini di altro tipo per avere una risposta del tutto diversa . Se monto un comunissimo 3 c Bach o 7 c . Oltre alla retropressione cambia anche il rapporto con gli armonici ( nonché l’emissione per ottenerli ) è un po’ come se fossi costretto ad abbassare l’altezza delle note . Oggi studiavo una trascrizione di tom harrel col mio fido b2 . Che dire un bel suono ma suonare un sol della seconda ottava con leggerezza e con poco volume è un miraggio . Ho preso quindi un bocchino più piccolo un Ar simil b4 per poi provare un monette b6 Prana . Che dire subito il suono e l’emissione era meno faticosa e leggera ma come conseguenza immediata il corpo del suono non era più lo stesso. Tu ormai hai una buona esperienza di strumenti a fiato e ti sarai reso conto che è sempre una scelta di compromesso. Il corpo del suono da una parte , la leggerezza e la velocità nella articolazione dall’altra. Per me sono come l’acqua e l’olio . Con il sa ci combatto da decenni con la tromba da meno tempo.

[Zosimo]

Sono d'accordo, ma sto dicendo un'altra cosa.
Io volevo dire che se tu hai una tazza resonaz corrispettivo bach 3c
e metti una penna xs la tua sensazione sarà di suonare una lead
sia come appoggio che come suono. viceversa se hai una tazza lead
e metti una penna larga sia come appoggio che come suono avrai la sensazione di suonare una 1c.
L'ho chiesto a mio cognato che suona la tromba ed è un appassionato di fisica e
così mi ha risposto:
In realtà in regime subsonico, dovrebbe funzionare così- A parità di portata, emissione di aria, L’allargamento crea un rapida conversione di energia cinetica in quella di pressione, cosa che rende il suono corposo ma a bassa frequenza. Per avere il fischio, occorre la velocità, energia cinetica e nn di pressione cosa che realizzi tenendo la penna molto stretta.
Fischio, sta per fischioni ovvero gli acuti.a casa mia ho insegnato a dire cosi quando sentono
un acuto anche per strada. Del tipo: Aò, zò, hai sentito che fischione che ha mollato la moglie der vicino.

[Mar]

Credo che nella tua considerazione di partenza manchi un parametro fondamentale, la gola.
Gola grande accresce libertà di respiro, volume, tono; esalta registro alto (le misure  più grandi esaltano anche il  registro basso)
Gola piccola aumenta la resistenza, brillantezza; livella i registri alti. 

Per quanto riguarda la penna, cit. da Bach Guida Bocchini:
La penna di un bocchino nasce da una relazione tra bordo, forma della tazza e gola, e all'obbligo del foro dello strumento sul quale il bocchino verrà usato.  Se la penna di un'imboccatura è troppo piccola, il registro alto sarà soffocato e generalmente troppo piatto. Se la penna è troppo grande, l'imboccatura non avrà resistenza sufficiente e l'appoggio delle labbra del suonatore sarà presto stanco. L'uso dei termini generali grande o piccolo per descrivere le penne deve essere visto dal punto di vista della qualità del suono. Non è davvero possibile identificare le penne con una misura di "taglia" perché variano anche in forma e conicità. Varie combinazioni di misure, sagome, e conicità obbligano il timbro a diventare più scuro o più brillante, aumenta o abbassa l'intonazione nell'uno o più registri, aumenta o diminuisce il volume.

[anrapa]

Faccio questo test tutti i giorni con i clienti, ormai è diventato quasi un must: prendo una tazza "media" (tipo 3C o 1-1/2C) e vario le penne chiedendo come sono cambiati bordo e tazza (loro non sanno che io invece sto cambiando penna).
Invariabilmente a penna e foro più largo corrisponde una sensazione di tazza più larga, più profonda e con il bordo più sottile.

Dipende semplicemente dalla retro pressione: quando diminuisce noi reagiamo in due modi, permettiamo al bocchino di premere di più sulle labbra e le labbra stesse entrano di più nel bocchino.
Per questo motivo sentiamo il bordo di più perché "scava" nelle labbra maggiormente, quindi percepiamo che "taglia" di più.

Poi cambia anche la tonalità del bocchino stesso (che scende) e quindi ci vien ancora più naturale "supportare" di più soffiando maggiormente.
Tutte queste cose ci fanno sentire il bocchino più profondo e più largo.