Mettendo per ora tra parentesi la questione tecnica, credo che nella flessibilià sia da privilegiare la tensione verso la perfezione. Due cose devono essere perfette, secondo me, perché la flessibilità si utile: il timing e il passaggio da una nota all'altra, sia salendo che scendendo. Quindi si tratta di fare un sacco di flessibilità facile (che io negli ultimi mesi non sto facendo, come tutto il resto, d'altronde) per trovare il passaggio d'armonico perfetto, esattamente quando decido di farlo. Le vie (le tecniche) sono di fatto diverse. Io quando mi esercitavo cercavo di usare la lingua secondo gli insegnamenti di Adam Rapa, assolutamente illuminanti. Ma non è sufficiente: occorre in più trovare il giusto timing e non scomporre il proprio assetto (fateci caso: la lingua aiuta proprio in ciò) per guadagnare l'armonico più in alto.