Eccomi qua, mio caro ammiratore Lepino sculettante.
Non muore nessuno se la tazza ha un foro più piccolo della penna, sarebbe un problema il contrario perché si creerebbe un gradino di un decimo di millimetro (0.2/2=0.1).
Il problema è minimo per scalini minimi perché l'onda stazionaria incontra un piccolo impedimento, nel caso di un gradino notevole si percepisce una maggiore resistenza e si può sentire un leggero soffio.
Non muore nessuno ma potendo è meglio avere il medesimo foro.
Nella cornetta il foro da 4.6mm è in effetti molto difficile da gestire ma è necessario per avere quel tipico suono "British".
Un bocchino Prana con foro da 4.4 è meno difficile da gestire ma pure sempre difficile.
In passato dei clienti mi hanno chiesto fori anche più grandi, Mark Bennett suona con un foro da 5.4 con la tromba naturale, con una tazza larga una volta e mezza un Bach 1C, una cosa apparentemente insensata, eppure lui ci fa i Brandeburghesi come fosse Rosamunda.
Nelle scorse settimane ho venduto qualche bocchino ad alcune prime trombe di varie orchestre tedesche per le loro trombe barocche, fori da 4.2, uno ha inciso un importante disco la settimana scorsa e sembra super felice.
Se andassi a vedere cosa dicono "i sacri testi" tutte queste cose non sarebbero da manuale, però pare che i trombettisti gradiscano suonare quello che piace a loro, non quello che gli viene imposto.
Ecco perché offro seicento miliardi di opzioni diverse, anche se comporta una serie di problemi tecnici e di marketing non da poco.
La strada che percorrono tutti è quella di offrire una decina o una ventina di misure e sparare bocchini uno dietro l'altro come fossero proiettili.
Facessi così anche io potrei farne 200-250 al giorno...