dimenticavo un aspetto che per me è stato rilevante.
come si studiano le scale?
dal punto di vista del suono il metodo è lo stesso che insegnano i grandi musicisti classici (omogenetà intonazione ecc....)
poi c'è il fraseggio (e qui basta che cerchi l'argomento articolazione qui sul forum....... troverai tante utili indicazioni).
poi c'è l'estensione e a questo proposito richiamo un argomento che ho affrontato per non rimanere vincolati dallo strumento......
http://www.italiantrumpetforum.it//index.php?topic=12496.msg127433#msg127433e poi l'aspetto più importante anche quando studi altro puoi pensare jazz ......
recentementemente ho ascoltato un esercizio suonato da un bravissimo jazzista Trent Austin.
https://www.youtube.com/watch?v=Oa0UicNIE9Al'esercizio è preso dall'arban a pagina 125 gli intervalli.
Io non conosco questo metodo in particolare perché non ho fatto studi classici ma quando ho ascoltato l'esercizio immediatamente lo ho riconosciuto.
si parte dalla quinta bassa poi la tonica poi la quinta bassa poi la nona poi la quinta bassa poi la terza ecc....
tutto questo per dire semplicemente che anche un semplice studio classico può essere l'occasione per studiare "altro"
in realtà questo video mi è servito per affrontare argomenti del tutto diversi (whisper tone emissione leggerezza suono estensione) ma immediatamente ho comiciato ha fare lo stesso su tutte le altre tonalità
per poi scoprire che Arban aveva fatto lo stesso
proprio per studiare un altro argomento "gli intervalli "
è mia opinione che sia utile studiare le scale anche considerando proprio gli intervalli .(se non lo si fa l'improvvisazione sarà sempre limitata dalla propria abitudine)