Chi appende la tromba al chiodo, cosa suona?

[Carlo]

Esistono anche corni per destrorsi!

Però nelle varie orchestre non ne ho mai visto uno suonare con la destra.
Come non ho mai visto nessun trombettista suonare con la sinistra.
A proposito, esistono le trombe mancine ?

[Norman]

Io ho sentito dire che il corno è tra gli ottoni quello in assoluto più a rischio scrocco. Anche come intonazione credo non sia proprio facilissimo.

[adrtrumpet]

Io ho sentito dire che il corno è tra gli ottoni quello in assoluto più a rischio scrocco. Anche come intonazione credo non sia proprio facilissimo.

verissimo! è il più difficile...in assoluto

[xadhoom]

Scrocca tantissimo perché è conico e quindi sì, é facile che le note scappino.

Inoltre gli armonici sono vicinissimi, il che semplifica da un lato ma incasina dall'altro.


Inviato dal TalpaPhone

[nicola m]

Verissimo. Non a caso la stragrande maggioranza delle barzellette sugli ottoni sono proprio rivolte ai cornisti.
c'è una mia digressione sui cornisti qui:
http://www.italiantrumpetforum.it/forum/index.php?topic=7080.15
e pagine successive.

Sul discorso "corni destrorsi", si tratta sovente di strumenti utilizzati nelle bande come alternativa al flicorno contralto, un po' come per dire "spetta, và, che spostiamo da un'altra parte il disastro che esce". Tutto questo per gioia dei musicisti che stanno dietro...
 

[ginogat]

Ovviamente, il campanello ! 

[yr_wolf]

Scusate l'OT, ma sta domanda sui corni me la tengo in pancia da diverso tempo:
Perchè nelle partiture il corno non ha mai gli accidenti in chiave (o almeno io non l'ho ancora mai trovati)?
Tento di spiegarmi meglio: se un determinato pezzo fosse in Sol maggiore, tutti gli strumenti in Do (flauto e ottavino, oboe, etc.) avrebbero in chiave il fa#; gli strumenti in sib (tromba in sib, clarinetto in sib, etc.) avrebbero il fa#,do#,sol# ossia leggerebbero in La maggiore.
Il corno francese in Fa per un pezzo in SOL maggiore dovrebbe leggere in Re Maggiore, con in chiave fa#,do#. Invece in chiave non c'è mai niente, e tutti gli accidenti vengono indicati volta per volta. Qual'è la ragione?
Ho fatto l'esempio per un pezzo in SOL maggiore, ma vi assicuro che ho sott'occhio esempi in tutte le tonalità possibili.
Nella mia infima esperienza, mi pare di aver constatato che il corno inglese (che è un legno, anch'esso in fa) gli accidenti in chiave ce li ha eccome,... perchè il corno francese (ottone) no?

Grazie, e scusate la domanda incasinata e un po' OT

[nicola m]

mah, che io sappia non esiste nessuna regola legata a questo strumento.
Mi spiego meglio (leggasi Sxxxe Mentali): se si parla di partiture di accompagnamento da banda, manoscritte o editate perversamente da qualche software di trasporto/conversione, può darsi che siano state scritte con un metodo "enarmonico", poichè le note sono contenute in un range ristretto, si faceva prima a fare così.
Può essere che (senza offendere nessuno) esistano "parti scritte ad Hoc per cornisti speciali da accompagnamento e di scarsa memoria sulle alterazioni".

Se si parla di musica pubblicata ritengo sia impossibile una cosa del genere.
Oppure, la più semplice delle situazioni, hai sempre visto musica con tonalità di impianto in F.

Sinceramente ho visto a volte parti (anche banda da concerto) scritte in modo enarmonico per modulazioni o brevi transazioni, ma non altre stranezze riconducibili a quanto da te indicato.

[yr_wolf]

Io mi riferivo a partiture per orchestra.
Tento di inserire un link
http://imslp.org/wiki/Fontane_di_Roma_(Respighi,_Ottorino)
in cui si dovrebbe vedere che il corno in Fa non ha alterazioni in chiave, nonostante gli altri strumenti abbiano in chiave le debite alterazioni.
Non sono d'accordo che siano "sxxhe mentali", leggere fluentemente le partiture full score sarebbe un traguardo non da poco, ho conosciuto gente che lo faceva e li ho sempre invidiati

[Carlo]

Scusate l'OT, ma sta domanda sui corni me la tengo in pancia da diverso tempo:
Perchè nelle partiture il corno non ha mai gli accidenti in chiave (o almeno io non l'ho ancora mai trovati)?
.....

Io ho visto un’altra cosa strana.
Il corno ha una estensione enorme, scende sotto la chiave di basso.
Però ho visto delle partiture per corno scritte solo in chiave di violino, con le note basse sotto il pentagramma che avevano 6 o 7 stanghette.
D’accordo che leggere le note in due chiavi non è semplicissimo, però leggere delle note con tutte quelle stanghette mi sembra anche più difficile.

[Enzo Antonio D Avanzo]

Io mi riferivo a partiture per orchestra.
Tento di inserire un link
http://imslp.org/wiki/Fontane_di_Roma_(Respighi,_Ottorino)
in cui si dovrebbe vedere che il corno in Fa non ha alterazioni in chiave, nonostante gli altri strumenti abbiano in chiave le debite alterazioni.
Non sono d'accordo che siano "sxxhe mentali", leggere fluentemente le partiture full score sarebbe un traguardo non da poco, ho conosciuto gente che lo faceva e li ho sempre invidiati

Ho un cugino che è professore do corno ed ha suonato il corno in orchestra e banda, a sentire loro è lo strumento per eccellenza, ma io comunque lo sfotto sempre dicendogli che il suo strumento, anche se non è vero, fa solo pa,paa,paa,pa...............

[nicola m]

Scusa YR, mi sono spiegato male.
Anche io ammiro i lettori full score, un po' come quando prendi un manuale di istruzioni e lo leggi indifferentemente in più lingue.
Mi riferivo solo al fatto delle parti dicamo così semplificate per suonatori meno provetti.

Provo ad informarmi con persone titolate (sabato a lezione) per sapere qualcosa di più preciso sulla storia delle partiture corniche.

[nicola m]

Carlo, ti rispondo io.
La motivazione è nell'ottimizzazione dello spazio disponibile.
Quanto dici è assolutamente corretto, ma ovviamente è superfluo scrivere 267 misure del brano su 2 righe, magari per riportare in tutto 15-20 note che nel campo armonico sarebbero di proprietà della chiave di basso.
Allora si che senti gli accidenti e insolenze dei musicisti che ogni 40 misure devono girare pagina, magari nel mezzo di un passaggio topico ed impegnativo, con annessi scrocchi e bestemmie farcite.
Dimenticavo... e naturalmente esiste una notazione musicale posta ogni tanto qua e la che si chiama
8va...

https://www.google.it/search?hl=it&q=8+va&tbm=isch&tbs=simg:CAQSXAmJH0FE6YWdCxpICxCwjKcIGjYKNAgBEg79B_14H_1wfWB9cH0gfNBxog6wl7V7eKi6fIiaqGOmWQmrygYjhqdTjItZZgMLcpzXEMCxCOrv4IGgAMIU3XdThwRcMv&sa=X&ei=xM4sUbi3LseDhQfOhYHwCA&ved=0CCYQwg4&biw=1286&bih=650

[yr_wolf]

Scusa YR, mi sono spiegato male.
Anche io ammiro i lettori full score, un po' come quando prendi un manuale di istruzioni e lo leggi indifferentemente in più lingue.
Mi riferivo solo al fatto delle parti dicamo così semplificate per suonatori meno provetti.

Provo ad informarmi con persone titolate (sabato a lezione) per sapere qualcosa di più preciso sulla storia delle partiture corniche.

Grazie Nicola m, saranno utilissime le delucidazioni degli addetti ai lavori titolati!
Forse quando in epoca post barocca i corni erano ancora senza cilindri, e poteveno fare "solo" gli armonici (al contrario dei tromboni a coulisse, cromatici) gli affibbiavano solo parti semplici (semplici fino ad un certo punto, intendo dire: sempre a livello professionale ma non a livello di svolazzi solistici/virtuosistici) con tonica - dominante e poco più, per cui poteva essere superfluo specificare le alterazioni in chiave...? E così si è instaurata questa consuetudine, che poi è rimasta... ? (mi pare assurdo ma il mondo spesso gira al contrario...)....