Che la qualità dell'esecutore sia direttamente proporzionale alla qualità dell'intonazione è ovvio e confermato, ma non penso ci fossero dubbi in merito.
L'obiettivo della prova era capire se gli esecutori si intonavano secondo una qualche scala "teorica" o se la loro intonazione era influenzata dallo strumento, e la conclusione dell'articolo non lascia dubbi:
Therefore, it can be concluded that trumpeters follow the tuning asserted by the instrument rather than trying to match a theoretical scale.
Ossia, traduco, si può concludere che i trombettisti seguono l'intonazione imposta dallo strumento piuttosto che cercare di seguire una intonazione teorica.
Io francamente penso che nella formulazione di questa frase gli autori abbiano commesso un errore, perché onestamente non ho il minimo dubbio che i trombettisti, quantomeno quelli più avanzati, vorrebbero suonare intonati, avendo in mente un risultato ottimale, ma l'intonazione ideale il più delle volte gli viene preclusa dalle limitazioni degli strumenti.
Ma quello che è chiaro dall'articolo è che gli strumenti analizzati hanno difetti di intonazione strutturali, e questo influenza negativamente l'intonazione di tutti i trombettisti oggetto dello studio.