Io non conosco il Rudy Muck, ma ho visto e provato il Monette MFIII, ed il discorso è molto semplice, è un bocchino molto stretto e con la tazza decisamente alta (anche se non estrema). E' chiaro che rispetto ad un 7C il supporto nel registro acuto è tutta un'altra cosa. Peraltro non credo che sia stato il bocchino a dare a Maynard la sua estensione, sicuramente era lo strumento adatto a quello che voleva fare, ma altrettanto sicuramente alla base c'è stata una crescita tecnica personale. La mia esperienza è che l'estensione ce l'hai o non ce l'hai, indipendentemente dal bocchino, ed è data da quanto è efficiente la tecnica. Poi il bocchino stretto ed a tazza alta ti aiuta a fare meno fatica e ad ottenere quel suono penetrante e squillante che solitamente si cerca in quel registro (quantomeno in ambito commerciale o big band). Al contrario, sono bocchini difficilissimi da suonare se la tecnica non è efficiente e solida. Per me sono inavvicinabili, già un 7C per me è al limite dello stretto. Così stretti e con la tazza alta devono essere suonati con una leggerezza di labbro notevole (al di là dell'impressione di "forza" che possono dare quelli che suonano nel registro acuto, che è appunto solo un'impressione).