Perdonate sin d'ora la mia incompetenza e considerate pure la mia scarsa abilità...
Ma volevo portarvi la mia personale esperienza recentissima essendo passato da un Curry 5TC (tazza profonda) ad Curry 3M. con tazza medium shallow.
La mia decisione di cambiare (dopo un anno di studio continuativo) non era stata dovuta al fatto che non mi trovassi bene, ma piuttosto per sperimentare un suono un po' più chiaro, dal momento che il TC è abbastanza 'scuro', sebbene spingendo un po' si riuscisse a schiarire parecchio. Ad ogni modo volevo fare una prova, penso sia una pratica comune.
Avevo quindi trovato un bocchino della stessa marca e serie scegliendo, sulla base di quel poco di esperienza che ho tra prove, letture varie e messaggi privati, quello con un rim appena appena più ampio per 'compensare' la minore profondità della tazza senza cambiare di fatto né bordo né profilo. Quindi dal 5 al 3.
Appena ricevuta la nuova imboccatura, mi sono sentito parecchio frustrato. Per carità, il bocchino in questione era in uno stato eccellente e tra l'altro ne avevo letto anche diverse recensioni su TH che, nella maggior parte dei casi erano positive ma quasi non riuscivo a suonare.
Suono soffiato, difficoltà nel registro basso e un suono anche nel medio e nell'acuto (non estremo) troppo nasale e chiuso.
Ma non mi sono arreso.
Avevo 'volontariamente' lavato, lucidato e riposto il mio precedente MP nell'armadio per non essere tentato impulsivamente di tornare sui miei passi e, con la santa pazienza, ho cominciato con note lunghe e dinamiche minime nel registro medio.
Anche il secondo giorno niente. Vi lascio immaginare la voglia di rimetterlo sul mercatino...
Dal terzo giorno però mi sono accorto che qualcosa stava cambiando. Cominciavo a sentire un suono migliore, più aperto e anche il range cominciava ad aumentare. Devo dire che comunque nel registro medio-alto avvertivo già una maggiore facilità nel prendere le note, conservando comunque all'incirca la stessa estensione.
Del resto non mi aspettavo certo un bocchino per gli acuti. Comunque ancora frustrazione.
La sto facendo lunga, veniamo al punto.
A seguito di ricerche su questo problema ho trovato diversi post sull'argomento sia qui che su TH.
Sintetizzando, alcuni dicevano che se dall'inizio non c'era feeling con il nuovo equipaggiamento era inutile insistere (e qui ritornavo a pensare alla vendita), altri invece approfondivano la questione della 'lip intrusion', cioè quella tendenza che alcuni hanno nel riempire troppo la tazza con le labbra (come accade per il trombone, la tuba o altri labiofoni), approfittando del maggiore spazio messo a disposizione dall'imboccatura profonda, sostenendo come tale tendenza fosse sostanzialmente 'negativa' e che, una volta acclimatatisi a tazze più alte, il passaggio verso tazze più profonde avrebbe apportato addirittura dei vantaggi ma non il viceversa.
Ho preferito quindi sposare questa nuova teoria, perseverando per qualche altro giorno sulla tazza shallow, senza mai riprendere il precedente bocchino, per osservarne empiricamente i risultati.
Dopo una settimana circa, finalmente cominciavo a suonare con la stessa facilità (e gli stessi problemi...) di quelli che avevo prima e ciò mi ha dato fiducia. Il suono cominciava a riempirsi su tutto il range soprattutto nel registro basso, addirittura con apprezzabili miglioramenti nel registro medio-alto.
Poi ho preso il flicorno (che riposa nella sua custodia sempre troppo a lungo...) per suonare qualche standard e... sorpresa!
Ho subito notato una comodità, un controllo e una sonorità che mai avevo sperimentato prima. Addirittura con un Denis Wick 2FL che è notoriamente un enorme imbuto.
Praticamente ho avuto la netta sensazione che l'abitudine all'uso della tazza alta effettivamente mi aveva reso, già dopo una settimana, molto più confortevole l'utilizzo di tazze profonde.
Non ho ancora sperimentato sulla tromba a riprovare con il TC perché mi sto ancora acclimatando e voglio aspettare ancora un po', ma potrebbe essere una sorpresa anche qui. Vedremo.
Tutto questo sproloquio soltanto per dire che con un po' di pazienza si può effettivamente provare tazze diverse prima di farsi prendere dallo sconforto. I risultati e la comprensione dei fenomeni che accompagnano questi cambiamenti possono risultare molto utili, come nel mio caso.
Ovviamente sto prendendo in considerazione soltanto uno dei tanti parametri di fabbricazione dei bocchini assumendo che si parta da un cerchio di dimensioni adeguate e un bordo comodo.
Ad esempio per il foro e penna non ho ancora idea cosa possa cambiare, ma un giorno sperimenterò altre combinazioni anche in questa direzione.
A mio modo di vedere queste sperimentazioni, o cambiamenti (anche a detta del mio maestro) sono sacrosante ma devono essere però molto diluiti nel tempo (salvo inequivocabili effetti negativi), graduali e consapevoli.
Inutile cambiare un'imboccatura al mese (o peggio con frequenza ancora superiore...) nella speranza di migliorare. Lo studio resta sempre prioritario.
Questo è solo il racconto di un'esperienza personale e, visto il livello scarso del sottoscritto, sono consapevole di potere aver scritto diverse inesattezze.
Prendetelo come tale e solo come eventuale spunto di discussione.