Dalle ricerche che ho fatto in questi anni pare che nessun produttore di bocchini vari di quanto l'alesatore entra dentro alla penna. Variano la forma dell'alesatore e a seguito di test decidono quale sia il parametro ideale di profondità di lavorazione dell'alesatore.
Quindi varia la forma e non quanto lo spingono dentro.
I motivi sono molteplici ma in buona parte si riducono a "perché mai dovrei offrirli diversi se tanto la differenza percepibile è appannaggio di pochi e differenziare troppo confonde il cliente?".
Il fattore tempi di produzione, ovviamente, incide in modo notevole e quindi anche i costi si riducono se li fai tutti uguali.
Io sono partito, come tutti, mosso dall'insoddisfazione, volevo trovare la ricetta giusta. Qualche mese di esperimenti fatti con fenomeni della tromba di diverse estrazioni (jazzisti, acutisti, classici etc) mi hanno convinto che la quantità di variabili in gioco sono talmente tante da rendere impossibile la costruzione del bocchino perfetto.
I motivi principali,bene o male, sono i seguenti:
I trombettisti gradiscono diversi livelli di resistenza, di spaziatura fra gli armonici, e tipi di suono.
L'intonazione percepita è figlia del background musicale.
Le trombe hanno ricevitori molto diversi.
L'intonazione delle trombe è in genere scarsa e quindi i tipi di compromessi che si adottano per aggiustarla sono vari e non necessariamente "legittimi".
Dopo parecchi esperimenti è venuto fuori che bene o male le forme interne delle penne devono rimanere all'interno di alcuni parametri molto limitati altrimenti l'intonazione varia in modo incontrollabile.
È invece, secondo la mia esperienza, più utile variare quanto l'alesatore scava l'interno della penna perché si ottiene una variazione estremamente graduale e prevedibile di alcuni parametri fondamentali.
Diciamo che con questo sistema puoi "telecomandare" il comportamento del bocchino in una maniera particolarmente soddisfacente.
Quindi, per rispondere al l'argomento principale: dalle scansioni delle penne che ho fatto a moltissimi bocchini non risulta che venga variato il quanto l'alesatore entra nella penna ma solo la forma dell'alesatore.
Forma che, per inciso, è quasi sempre la stessa... Bene o male quasi tutti copiano Bach anche perché i suoi alesatori sono facilmente reperibili da quasi tutti i fornitori. Farne di propri è difficile, costoso e, purtroppo, una scommessa fin troppo facile da perdere.
Quando ho fatto gli esperimenti ho scelto di usare un approccio diverso: ho fatto costruire un bareno in carburo di tungsteno la cui forma mi permette di ottenere qualsiasi profilo di penna anche se i tempi di lavorazione sono molto lunghi.
In questo modo ho speso i soldi una volta sola e posso fare infiniti esperimenti.