Stavo seguendo da tempo l'uscita. Riporto notizie ufficiali:
<<Dopo una lunga gestazione e a un anno di distanza dal primo ciak, l’attesissimo biopic sulla vita di Miles Davis, pioniere e icona del jazz, debutterà al 53° New York Film Festival, presso il Lincoln Center, nel corso della serata di chiusura. Arriva dunque la meritata occasione per Don Cheadle, che incontrò per caso la musica di Davis durante un concerto, nel 1981: una folgorazione. Sceneggiatore, regista e interprete principale, Cheadle ha fortemente voluto la pellicola, finanziata in parte grazie a una campagna di crowdfunding su Indiegogo. Nel cast anche da Ewan McGregor, Michael Stuhlbarg, Emayatzy Corinealdi.
Il titolo, “Miles Ahead”, arriva dall’omonimo album del 1957, pubblicato dalla Columbia Records, in cui Miles duettava per la prima volta con Gil Evans e la sua orchestra. Al centro del racconto non c’è l’intera vicenda biografica del musicista: tutto ruota intorno al suo periodo più buio, gli anni del silenzio e della deriva, quando vinto da vari problemi di salute – diabete, ulcera, artrite – logorato dagli abusi di alcol e droghe, piegato dalla depressione e ossessionato dai ricordi, cominciò a collezionare una serie di fallimenti professionali, fino al punto di mollare. Recluso nel suo appartamento di Manhattan, smise di esibirsi e di studiare: per quattro anni di fila, dal 1975 fino agli inizi del 1980, non prese in mano la sua tromba, mai. Don Cheadle concentra la sceneggiatura del film intorno a questa prolungata crisi, aprendo tutta una serie di flaskback sulle stagioni precedenti, dagli esordi agli anni del successo: il ritratto di una autentica leggenda del ‘900 passa così attraverso la fase del declino, quando nessuno strumento sonava più, nessun orizzonte si poteva intravedere. Parlare di musica, nel cuore di un silenzio patologico e autoimposto.>>