Ciao, sono d'accordo con Norman. Le dinamiche vanno fatte tutte, non ne esistono di sbagliate (Mi è capitato a volte di sentire che suonare troppo forte o troppo piano è sbagliato
).
Vanno fatte quelle che servono, solo quando servono!
Se fai musica da camera con un quintetto d'ottoni in una piccola sala di un museo, suoni piano; se suoni in una grande arena all'aperto può essere utile suonare forte. Il contrario non te lo consiglio
.
Anche il suono "sguaiato" può essere necessario a volte. Una volta, in un circo, un clown suonava con un volume che sembrava una tromba da nebbia della marina! Ma era bello in quel contesto, e suonava molto bene!
In banda sovente si confonde "ppp" con "PIU' POTENTE POSSIBILE" e "fff" con "FARE FLEBILI FRUSCII".
Ma questo dipende dalla preparazione dei "bandaroli", e soprattutto dall'impostazione data dal maestro alla banda stessa, senza entrare nel merito se sia giusto o no, bello o meno. Può dipendere anche, e soprattutto, dal contesto in cui si suona generalmente.
Quindi io, quando studiavo (Ma...quando studiavo? E' passato cosi tanto tempo che non mi ricordo
), mi esercitavo in tutte le dinamiche (A scapito dei vicini...), pure per acquisire resistenza nel più ampio spettro possibile di situazioni musicali. ...Se vuoi fare la maratona tocca che corri "ogni tanto"...
Però questo è vero se studi costantemente. Se invece, come me, suoni una volta a settimana, è più utile il contrario, come dice il nostro Anrapa, ma invece di fare la maratona puoi fare, diciamo così, solo lo scattista per brevi periodi. Non si può pretendere di stare a suonare a cannone per ore indenne. Non è possibile. Ne ho fatto le spese quest'estate massacrandomi le labbra
.
Questo IMHO è quello che cerco di trasmettere a quei due poveracci che provano a studiare con me
(E dico provano perchè sono buono. In verità non studiano un cxxxo!
... Ma d'altronde se il primo a non studiare sono io...
).