Author Topic: Suonare gratis  (Read 5946 times)

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Offline Norman

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Re:Suonare gratis
« Reply #30 on: October 12, 2017, 03:26:30 PM »
C'è anche il discorso della modalità di pagamento da parte di bar e piccoli locali,  che probabilmente a volte avviene senza regolare fattura.
E quindi conviene, sia agli esercenti che ai musicisti, dichiarare di suonare gratis.

Io penso che sia normale che una band, non famosa, per qualche sera suoni gratis. Giusto per constatare il gradimento dei clienti e l'aumento delle consumazioni.
Ma quando continuano a suonare per settimane o mesi, e continuano a dire che suonano gratis, beh, qualche dubbio è lecito porselo. Un gioco (suonare=to play) è bello finchè dura poco. E qualche avventore che lavora nella finanza può sempre esserci.

Per esperienza personale mia e di tanti che conosco, quando ti dicono di suonare gratis come "prova" è sempre una fregatura. Non è onesto far suonare gratis dei musicisti neanche come prova. Un cameriere in prova lo pagano, stanne certo, perché nessun cameriere lavorerebbe gratis neanche in prova. Di musicisti pronti a calare le braghe invece è pieno, e molti se ne approfittano.
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Offline Carlo

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Re:Suonare gratis
« Reply #31 on: October 12, 2017, 04:14:09 PM »
Per esperienza personale mia e di tanti che conosco, quando ti dicono di suonare gratis come "prova" è sempre una fregatura. Non è onesto far suonare gratis dei musicisti neanche come prova. Un cameriere in prova lo pagano, stanne certo, perché nessun cameriere lavorerebbe gratis neanche in prova. Di musicisti pronti a calare le braghe invece è pieno, e molti se ne approfittano.
Alla fine è sempre questione di domanda ed offerta. Se la domanda è di musica "andante", giusto come contorno ad un aperitivo, l'offerta è sempre alta.
Un pò come per i quadri. Quelli belli di autore li paghi uno sproposito, poi ce ne sono a migliaia che vengono svenduti.

Comunque per regolamentarizzare, ed ottenere dei salari sindacali minimi, bisognerebbe creare un ordine dei musicisti, con formazione di una corporazione e un album di iscrizione. Come per i medici e i farmacisti. Io ho assistito alla creazione dell'ordine degli psicologici. Fino ad una certa data chiunque poteva dichiararsi psicologo ed esercitare la professione. Poi hanno istituito l'album. Hanno fatto una sanatoria per chi già svolgeva la professione da anni. Ma quelli nuovi dovevano essere laureati in psicologia, aver fatto un esame ed essere iscritti all'album, pagando una retta annuale di iscrizione.
Cose del genere sono state fatte (o si stanno facendo) per molte altre professioni, un tempo libere: amministratori di condominio, allenatori di calcio, agenti immobiliari, consulenti finanziari.
Per l'arte, e quindi la musica, non so se sarebbe possibile farlo. Anche perchè non vedo la richiesta di avere una musica certificata.


Offline xadhoom

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Re:Suonare gratis
« Reply #32 on: October 12, 2017, 06:00:47 PM »
Anche perchè non vedo la richiesta di avere una musica certificata.

spesso le cose vanno imposte dall'alto... il progresso non serve ma se te lo faccio conoscere poi non puoi farne a meno.

chissà potrebbe esser lo stesso per la musica... imposto dall'alto potrebbe portar ad un alzarsi del livello medio e quindi la gente si abitua ad aspettarsi di più, il che porta a non apprezzare più gli scarsoni...

l'altra faccia della medaglia è che a differenza di discipline tecniche/scientifiche la musica è un arte, e come si fa a certificarla ?
sarebbe come certificare un pittore, che (per estensione) si troverebbe a poter vendere i quadri solo se ha fatto l'accademia di belle arti, quando sappiamo bene che i quadri migliori non escono esattamente da lì.

è sicuramente complesso... forse si può partire dal basso, ad insegnare ai ns figli ad apprezzare la bella musica cosicchè crescendo trasmettano la cosa e così via...
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Offline fabiodb

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Re:Suonare gratis
« Reply #33 on: October 12, 2017, 08:09:46 PM »


è sicuramente complesso... forse si può partire dal basso, ad insegnare ai ns figli ad apprezzare la bella musica cosicchè crescendo trasmettano la cosa e così via...

 pollices è la via giusta, insieme alla scuola, che a me pare, ormai lontanissima dal valorizzare l'arte, che punta quasi esclusivamente sulle nuove tecnologie informatiche...di questo passo chi fa musica con uno strumento vero e non virtuale sarà visto dalle nuove generazioni come un vecchio nostalgico....

Offline Carlo

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Re:Suonare gratis
« Reply #34 on: October 12, 2017, 08:55:33 PM »
a differenza di discipline tecniche/scientifiche la musica è un arte, e come si fa a certificarla ?
sarebbe come certificare un pittore, che (per estensione) si troverebbe a poter vendere i quadri solo se ha fatto l'accademia di belle arti, quando sappiamo bene che i quadri migliori non escono esattamente da lì.
Poi, di fatto, nelle selezioni per importanti orchestre, senza un diploma al conservatorio non si riesce neanche a fare l'audizione.
Ma da li, ad estendere la richiesta di titoli anche per suonare in un bar, la strada è lunga.


Offline Giovanni Abbiati

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Re:Suonare gratis
« Reply #35 on: October 12, 2017, 09:36:48 PM »
punta quasi esclusivamente sulle nuove tecnologie informatiche...di questo passo chi fa musica con uno strumento vero e non virtuale sarà visto dalle nuove generazioni come un vecchio nostalgico....

sarà proprio allora, quando le generazioni saranno assuefatte alle tecnologie ed ai suoni sintetici che gli strumenti analogici torneranno in voga e saranno visti come degli alieni piuttosto che dei Neanderthal
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Offline xadhoom

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Re:Suonare gratis
« Reply #36 on: October 12, 2017, 09:58:49 PM »
Perché questo dualismo?

Non capisco perché si pensa che arte non vada d'accordo con la tecnologia o viceversa.
Nel mio piccolo vivo di tecnologia ed allo stesso tempo apprezzo arte e buona musica, così come altri colleghi miei.

Non demonizzare, è sempre una questione culturale che c'è le fa pensare come opposte,  mentre in realtà vanno perfettamente d'accordo.

Non confondere la tecnologia con l'uso che ahimè molti ne fanno, banalizzandola.
Lo stesso accade nella musica che da arte diventa banale prodotto di mass market per riempire le giornate.

Cultura ed insegnamento, se non arriva dalla 'squola' facciamolo noi per il poco che ci è possibile.

Scusate l' ot :)

Ps: leggete lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta,  poco c'entra con la moto che è solo una scusa per affrontare il tema della qualità e del dualismo fra arti tecniche ed umanistiche.
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Offline Carlo

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Re:Suonare gratis
« Reply #37 on: October 12, 2017, 11:24:12 PM »
Per esperienza personale mia e di tanti che conosco, quando ti dicono di suonare gratis come "prova" è sempre una fregatura. Non è onesto far suonare gratis dei musicisti neanche come prova. Un cameriere in prova lo pagano, stanne certo, perché nessun cameriere lavorerebbe gratis neanche in prova. Di musicisti pronti a calare le braghe invece è pieno, e molti se ne approfittano.
Tornando in tema, non esiste solo la retribuzione come ritorno. Le industrie famose di moda sono piene di stagisti di tutto il mondo che lavorano gratis.
Non prendono soldi, ma acquisiscono esperienza, professionalità e curriculum. Che faranno valere in futuro.
Così per un principiante suonare gratis in un locale può essere una occasione di suonare in pubblico, acquisire esperienza e sicurezza. Cose che hanno un certo valore.
Se invece il musicista è un professionista esperto, la cosa è diversa.
Mi viene in mente la scena dei Blues Brathers, che suonano in un saloon dietro una rete di protezione per difendersi dalle bottiglie vuote di birra che gli tirano addosso.

Offline fabiodb

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Re:Suonare gratis
« Reply #38 on: October 12, 2017, 11:55:41 PM »
Perché questo dualismo?

Non capisco perché si pensa che arte non vada d'accordo con la tecnologia o viceversa.
Nel mio piccolo vivo di tecnologia ed allo stesso tempo apprezzo arte e buona musica, così come altri colleghi miei.

Non demonizzare, è sempre una questione culturale che c'è le fa pensare come opposte,  mentre in realtà vanno perfettamente d'accordo.

Non confondere la tecnologia con l'uso che ahimè molti ne fanno, banalizzandola.
Lo stesso accade nella musica che da arte diventa banale prodotto di mass market per riempire le giornate.

Cultura ed insegnamento, se non arriva dalla 'squola' facciamolo noi per il poco che ci è possibile.

Scusate l' ot :)

Ps: leggete lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta,  poco c'entra con la moto che è solo una scusa per affrontare il tema della qualità e del dualismo fra arti tecniche ed umanistiche.



è l'uso che se ne fa, della tecnologia, che sposta la percezione dell'arte.
il "facciamolo noi" è il nocciolo della questione.
una visione non condizionata rende il pensiero libero.
quello che sta nel mezzo al "dualismo" è equilibrio.
ooohhhmmmmmm  :)

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Suonare gratis
« Reply #39 on: October 13, 2017, 07:49:58 AM »
Tornando in tema, non esiste solo la retribuzione come ritorno. Le industrie famose di moda sono piene di stagisti di tutto il mondo che lavorano gratis.
Non prendono soldi, ma acquisiscono esperienza, professionalità e curriculum. Che faranno valere in futuro.
Così per un principiante suonare gratis in un locale può essere una occasione di suonare in pubblico, acquisire esperienza e sicurezza. Cose che hanno un certo valore.
Se invece il musicista è un professionista esperto, la cosa è diversa.
Mi viene in mente la scena dei Blues Brathers, che suonano in un saloon dietro una rete di protezione per difendersi dalle bottiglie vuote di birra che gli tirano addosso.

Gli stage gratuiti nella moda ed in tutti i settori sono una vergogna, figlia di una cultura del lavoro che in Italia è ancora medievale. Salvo rarissimi casi, gli stagisti lavorano e producono reddito all’impresa, e quindi dovrebbero essere sempre pagati.

Per non parlare poi del fatto che la stragrande maggioranza degli stage non sono neanche formazione, ma un mero pretesto per non pagare i primi mesi (se va bene) di lavoro...

E si badi che parlo da titolare di piccola impresa...

Il lavoro gratuito, anche se in fase di formazione, è un abuso.
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