E' una mia riflessione personale.. ho notato che "trombettisti" in generale, sopratutto basso/medio livello, bande, studenti, c'è un denominatore comune che negli altri strumenti non c'è. Una confusione a livello di teoria e di armonia. Perché con i cornisti, trombonisti, non mi è mai capitato che loro perdano più di due secondi a farsi i loro calcoli e invece capita spesso che se a un trombettista non professionista chiedi che alterazioni ci sono in fa maggiore, se è impostato in chiave di tenore ti dice "Mi naturale" ( che comunque non è un alterazione, ma siccome spunta il diesis in chiave, la mente di chi è impostato in note reali, anche se la chiama nota naturale, è ugualmente condizionata da quello che vede). Se lo chiedi a uno che legge e pensa in chiave di violino ti dice che c'è un bemolle, perché pensa al tono sotto (che realmente è un mib e i bemolle sarebbero ben tre).
In realtà, per tutti gli strumenti, cantanti, pianisti, chitarristi classici, quando si parla in maniera seria di musica, in una classe di armonia o una sede di esame.. con colleghi, è come quando vai in Turchia e non conosci la lingua e devi parlare l'inglese. L'inglese diventa tutto. In fa Maggiore c'è solo il sib. Se a un prof di armonia o di teoria e solfeggio dici il contrario, non solo passi per ignorante ma anche ti puoi dimenticare l'idoneità. Inoltre quando parli con docenti non esiste essere approssimativi, o dire " ah ma per noi trombettisti è così", lui risponderà " bene, rimandato fino a quando non diventi musicista, non trombettista".
Capiscono subito se non sai un tubo o se hai le idee chiare. La realtà è questa, il linguaggio comune è più importante di quello trombettistico. Ogni musicista si deve fare i suoi calcoli, al di la di come pensa e chiama le note, ed avere rispetto per la musica e per il linguaggio comune. Ma puntualmente il proprio personale linguaggio di lettura sembra condizionare i trombettisti più di altri strumenti. Ed è una riflessione che faccio a parer di logica, su quello che vedo costantemente in classe di armonia. Ovvio che una ragione c'è se oggi, quasi tutti i trombettisti pensano con la chiave di Violino, ed il motivo è semplicissimo, perché la tromba è uno strumento traspositore e pensare bene e con la stessa facilità in note reali in tutte le tonalità... è un gran casino, anche perché chi lo fa seriamente di mestiere cambia tromba in orchestra e uno col cervello abituato alle note reale, che si prende la tromba in Do per la prima volta e deve trasportare in Mi, o in fa, peggio in sol, vi garantisco che è un vero casino.