Salve a tutti.
Sto seguendo questo topic da stamattina e, se il primo impulso era di continuare a seguirlo per vedere come si sarebbe evoluto, ora mi piacerebbe esprimere i miei soliti 2 cents sull’argomento.
Inizio dicendo che, a priori, sono contrario a qualunque forma di pirateria.
Come tutti sapranno, nel nostro Paese ogni opera artistica e d’intelletto è protetta dal Diritto d’Autore.
Quindi ogni forma di contraffazione danneggia sia l’artista che la crea (per i mancati guadagni), che chi la compra (perché alimenta il mercato della pirateria). Certo, il 22% di IVA incide molto sui costi.
Come ho avuto modo di dire in precedenza su altri post in questo forum, io ho solo CD originali, non compro copie e quelle poche masterizzazioni che faccio mi servono solo per portare la musica con me senza paura di perdere e/o danneggiare i supporti originali (tra l’altro, ho sempre saputo che una VERA copia 1/1 di un CD/DVD non è possibile con apparecchiature non professionali).
Sicuramente è vero che negli ultimi anni la tecnologia ci ha portato a riuscire ad effettuare delle copie abbastanza fedeli di ogni opera audiovisiva, ma è altrettanto vero che non sempre quello che si spaccia per copia poi sia perfettamente completo e funzionante: spesso sento gente che si lamenta per i malfunzionamenti del software, ma poi si scopre che nei loro computer c’è quasi sempre una parte (a voler essere positivi) di programmi non originali…
A vedere un film, di solito, si va in compagnia; infatti raramente ho visto gente assistere da sola alla proiezione di una pellicola. Negli anni passati è stata un’ottima occasione di intrattenimento e di socializzazione.
Ma ora non impazzisco per il cinema: con i televisori HD che ci sono oggi sul mercato, un lettore blu-ray e un buon sistema audio, non sento molta differenza tra un multisala e il divano del mio soggiorno: posso ascoltare CD con buona fedeltà (se proprio voglio un ascolto al top, ci sono dei tipi di cuffia veramente eccezionali) e vedere film in alta definizione quando e come desidero senza dovermi muovere da casa (e, soprattutto, non corro il rischio di trovarmi seduto dietro ad una persona molto alta e con molti capelli)…
Diverso è il discorso del teatro e dei concerti dal vivo: lì sei a diretto contatto con l’artista, lo puoi vedere, sentire, catturare mentre esegue le sue interpretazioni che non saranno mai uguali, neanche se replicate nello stesso spettacolo. Ma per le incisioni vale il concetto che dicevo prima per il cinema: è come se si andasse a sentire un CD all’Auditorium!
Per i vari sistemi di ascolto e/o visione in streaming (YouTube, Spotify, ecc.), e per i formati compressi (mp3, WMA, AAC, ecc.), preferisco non commentare: sicuramente non si possono definire HD. Anche le radio on-line non hanno una qualità d’ascolto eccelsa. L’unico protocollo che consente un ascolto decente è il DAB (Digital Audio Broadcasting) che, come tutte le tecnologie avanzate, nel nostro Paese è in enorme ritardo.
Concludendo, quindi, giusto combattere la pirateria in ogni sua forma, ma sarebbe bello riuscire a far capire a chi ci governa che le imposte sulle opere artistiche andrebbero equiparate a quelle sull’editoria: giusto avere l’IVA al 4% sui libri, ma vorrei che qualcuno mi spiegasse perché devo pagare il 22% sui CD.
Non credo che, ad esempio, le 9 Sinfonie di Beethoven dirette da Von Karajan per la Deutsche Grammophon possano avere lo stesso livello culturale di un qualsiasi romanzo d'appendice.
Grazie a tutti e scusate se mi sono dilungato e ho espresso opinioni puramente soggettive, ma l’argomento è talmente vasto e profondo che è impossibile esaurirlo in poche righe.
Comunque, ripeto che si tratta solo di considerazioni personali: lungi da me il voler anche solo pensare di essere competente in materia…