Author Topic: Pirateria cinema e musica  (Read 5653 times)

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Offline Myskin

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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #15 on: February 19, 2016, 09:32:59 AM »
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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #16 on: February 19, 2016, 09:50:56 AM »
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Offline Mauro 58

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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #17 on: February 19, 2016, 10:24:04 AM »
@ Denny96RX:
 
Se abiti nella zona di Roma, sei invitato a passare da me: così, oltre al piacere di conoscerci personalmente, avrai modo di constatare che in casa non ho neanche l’ombra di un prodotto pirata.
Certamente non si può comprare tutto, ma essendo iscritto a iTunes fin dalla sua comparsa, e poi alla libreria virtuale di Amazon, ho sempre acquistato le tracce che mi interessavano; dopodiché, se decidevo che ne valeva la pena, acquistavo il CD fisico.
Certo, all’inizio non è stato facile: iTunes non aveva un rateo di compressione accettabile (192 Kb/s) e la presenza del DRM obbligava a masterizzare per poter ascoltare la musica scaricata al di fuori dell’iPod e/o del PC. Poi, per fortuna, le normative sul diritto di copia hanno fatto sì che Apple cambiasse impostazione, e ora le tracce disponibili su iTunes sono libere da DRM e hanno un rateo di almeno 254 Kb/s (quelle in vendita da Amazon sono addirittura a 320 Kb/s). Poi ci sono siti (es. CDBaby) che lasciano addirittura la scelta del formato da scaricare (AAC, mp3, FLAC). Proprio da questo sito ho recentemente acquistato un CD di Paul Cacia altrimenti impossibile da reperire sul mercato.
Ovviamente, ho scaricato le tracce in formato FLAC…
 
@ Zosimo:
 
Leggendo il tuo invito “pareri, segue dibattito”, non ho fatto altro che esprimere un mio parere, ripetendo comunque che sono solo considerazioni strettamente personali.
Quindi, come tali, è ovvio che io le utilizzi a supporto del mio discorso.
Se rileggi il mio post precedente, noterai che ho scritto che posseggo solo CD e DVD originali: lo ripeto e lo confermo fuori da ogni dubbio. I pochi dischi masterizzati che posseggo, li ho solo perché gli originali non sono più reperibili (edizioni esaurite, fuori catalogo, non disponibili, ecc.) e sono comunque stati scaricati da siti legalmente autorizzati. Non ho mai acquistato alcunché da bancarelle e/o mercatini vari.
Quando c’erano i vinili, la prima cosa che facevo quando ne compravo uno era di riversarlo su cassetta.
Mantenevo così il vinile al riparo dal deterioramento fisico e potevo portare ovunque la musica acquistata.
Poi, all’inizio degli anni ’80 è finalmente arrivato il formato CD e, con molto tempo e pazienza, effettuando innumerevoli compravendite, ho gradualmente eliminato tutto l’analogico (al tempo avevo oltre 600 vinili) per passare al digitale puro, in qualche caso guadagnandoci anche qualcosa (per fortuna ci sono i collezionisti)!
Ora ho oltre 2000 CD acquistati nel corso degli anni; ovviamente non ho un impianto stereo da 5000 € (magari potessi permettermelo), ma i CD e i DVD li ho sempre acquistati originali e di ottima fattura: ho la fortuna di avere alcune cuffie veramente Hi-Fi e, almeno con quelle, voglio concedermi un ascolto degno di tale nome.
Inoltre i CD, specie se acquistati in rete, raramente superano il costo di 10/15 € …
 
Scusate quindi se forse sono andato OT, ma ho solo voluto esprimere un mio punto di vista sull’argomento “Pirateria, cinema e musica”.
 
Buona giornata a tutti.
« Last Edit: February 19, 2016, 10:30:26 AM by Mauro 58 »
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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #18 on: February 19, 2016, 10:57:43 AM »
Che poi bisogna ben distinguere fra "acquistare", "possedere" o semplicemente "fruire". Io non ho 1 cd/dvd/bluray che sia 1 masterizzato. La sola parola "masterizzato" mi fa orrore. Se mi piace una cosa e la ritengo degna di valore la esigo nel miglior formato tecnico e "estetico" possibile.
Però fruire in maniera "liquida" per conoscere è cosa diversa. Ma non mi parlate di Itunes, AAC, MP3 e porcate varie. Per me anche 320kb di mp3 sono immondizia, per non parlare dei divx video.
Però, se siete cinefili E collezionisti, avrete sentito parlare della famosa Criterion Collection americana. Film rimasterizzati con autentica passione, nel miglior modo possibile con un corredo di accompagnamento incredibile. Solo in USA, con codice regionale e senza audio o sottotitoli italiani (a parte per i film italiani, ovviamente). Pensate che bello averli "anche" in Italia localizzati. Di questo parlavo ed è un esempio preso fra migliaia.
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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #19 on: February 19, 2016, 11:20:11 AM »
Che poi bisogna ben distinguere fra "acquistare", "possedere" o semplicemente "fruire". Io non ho 1 cd/dvd/bluray che sia 1 masterizzato. La sola parola "masterizzato" mi fa orrore. Se mi piace una cosa e la ritengo degna di valore la esigo nel miglior formato tecnico e "estetico" possibile.
Però fruire in maniera "liquida" per conoscere è cosa diversa. Ma non mi parlate di Itunes, AAC, MP3 e porcate varie. Per me anche 320kb di mp3 sono immondizia, per non parlare dei divx video.
Però, se siete cinefili E collezionisti, avrete sentito parlare della famosa Criterion Collection americana. Film rimasterizzati con autentica passione, nel miglior modo possibile con un corredo di accompagnamento incredibile. Solo in USA, con codice regionale e senza audio o sottotitoli italiani (a parte per i film italiani, ovviamente). Pensate che bello averli "anche" in Italia localizzati. Di questo parlavo ed è un esempio preso fra migliaia.

Locutus, sulla qualità tecnica mi trovi in perfetto accordo con te.
Il fatto è che alcuni titoli sono disponibili solo nei formati compressi; quindi, o così o nulla.
Nella mia scala di preferenze al primo posto c'è la musica, poi i libri e infine i film...

Ma, per tornare all'origine del post, quello che secondo me è da condannare è la pirateria.
Pazienza se alcune opere si trovano solo in forma "liquida", ma scaricare un album o un film da siti pirata per risparmiare i pochi Euro necessari per l'acquisto da un sito legale non fa altro che privare l'autore dal giusto compenso.

Poi, ma qui ripeto e sottolineo che è sempre opinione strettamente personale, preferisco guardare un film (qualunque esso sia) sul divano che al cinema: posso decidere quando, come, e soprattutto non sono soggetto alla presenza di gente che parla, commenta, si muove, ti copre lo schermo, ecc...
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Offline pentothal

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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #20 on: February 19, 2016, 11:34:03 AM »
Mah...morale a parte...
Se voglio vedermi apocalypse now, platoon o roba di questo genere ovvio che è meglio un buon orignale, ma per il pap'occhio, o una qualsiasi commedia secondo me lo streaming è più che sufficiente.
Non è che gli streaming siano tutti ripresi al cinema con la telecamera!
Penso che la maggior parte sono caricati da dvd...
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Offline giannino

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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #21 on: February 19, 2016, 01:12:34 PM »
E' facile dire nel 2016 "io compro solo originale vedo solo originale etc. etc. etc" premesso che anche io per quanto riguarda la musica (il cinema non mi interessa, non lo conosco e non ne parlo) preferisco il vinile piuttosto che il cd...ma sfido chiunque  che mi dica nei primi anni '90 non possedeva cassette registrate piuttosto che cd masterizzati o i vecchi cari vhs...tanta morale ok..ma la sostanza???non ci vedo nulla di male nel vedere film in straming od ascoltare musica su youtube( quella non si paga mica eppure c'è)....
poi arrivare a calcolare la percentuale sugli tasse pagate per un cd o qualsiasi altra cosa mi sembra un pochino esagerato.....
scusate ma me dovevo sfogá....

Offline Mauro 58

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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #22 on: February 19, 2016, 03:20:09 PM »
Ciao, Giannino.

Come dicevo prima, ho esposto solo opinioni strettamente personali.
Quindi, io capisco perfettamente il tuo punto di vista, ma mi piacerebbe che tu potessi considerare anche il mio.

Per rifarmi alle tue parole, a metà degli anni ’90 le mie due figlie avevano circa 4 e 7 anni.
Come tutti i papà di questo mondo, cercavo di farle crescere nel miglior modo possibile, curando anche il lato dell’intrattenimento e della fantasia. Quindi, penso che tu non abbia difficoltà a credere che ogni due/tre settimane, compravo loro un cartoon originale Disney.
All’epoca, mi sembra di ricordare (correggimi se sbaglio) che un VHS originale avesse un costo di circa £ 29.000 (circa 15 €). Chiaro che anche il potere di acquisto era proporzionale.

Orbene, nonostante io non goda di una situazione economica esaltante (ex- musicista professionista, ora modesto impiegato di concetto presso ente pubblico), non ho mai comprato un disco o un nastro che non fossero originali.
E questo non perché dovessi sbandierare un falso moralismo, ma semplicemente perché, come dicevo in un post precedente, sono stato educato fin da piccolo al rispetto dell’opera altrui.
Mio padre era un musicofilo e mia madre una pianista: devo a loro l’amore per la musica e il rispetto per il lavoro degli artisti. Abbiamo sempre scelto la qualità rispetto alla quantità.
Posso quindi confermarti che i soli nastri audio o video che circolavano in casa già negli anni '70 (prima avevamo solo i 45 giri) erano copie di vinili o VHS regolarmente acquistati, con tanto di bollino argentato SIAE sulla confezione.

Sui canali streaming, ognuno è libero di usarli come meglio crede: è vero che ce ne sono di perfettamente regolari, ma allo stato attuale della tecnologia non è possibile una trasmissione HD con questo protocollo tecnico.

Per quello che invece riguarda l’IVA sui prodotti musicali (22%) rispetto a quella sui prodotti editoriali (4%), prova un po’ a considerare quanto avrei potuto risparmiare su circa 2000 CD a una media di 15 € ciascuno… Non credo siano proprio spiccioli.
Ed è proprio questo che vorrei che si considerasse: pensa a quanti soldi lo Stato incassa ogni giorno in maniera secondo me non proprio equa…

Spero di averti trasmesso correttamente i miei pensieri e ti auguro un buon pomeriggio.

Mauro
« Last Edit: February 19, 2016, 03:30:04 PM by Mauro 58 »
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Offline toro

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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #23 on: February 19, 2016, 04:27:02 PM »
Premesso che io ,nonostante i circa 1500 cd che ho,acquistati regolarmente,e gli innumerevoli libri che tappezzano i muri di casa,ascolto ancora musica con la radiolina con l'antennina girevole solo per il gusto impagabile di sintonizzare in modo perfetto con la rotellina il canale :), ho notato  che il discorso si sta  spostando dalla differenza di  qualita' della musica "legale" a quella "piratata", sul fatto se sia moralmente ed eticamente corretto servirsi in modo "piratesco"di tutto cio'.
Io per "morale" intendo un aggettivo che riguarda i costumi, le azioni, i pensieri dell'uomo considerati rispetto alle categorie del bene e del male.Allora chi decide cosa e' bene e cosa e' male?Visto la mia eta'/generazione sarei piu' portato ad avvicinarmi a quello che e' il pensiero di Mauro,in quanto a quei tempi,tanto per restare nell'argomento,il rispetto dell'opera altrui era sacrosanta!
Oggi parlando con i miei figli e loro coetanei ,quando si intavolano questi argomenti,visto l'uso "piratesco" che loro mettono in atto in questi campi,mi sento come uno "passato di cottura" ,che ha fatto il suo tempo ,ecc ecc,in quanto la motivazione contraria  che porto sull'atto malevolo da loro eseguito,e' considerato invece dal loro punto di vista un atto benevolo,cioe' un atto di condivisione globale di ogni tipo di sapere che ognuno di noi deve sentirsi obbligato a divulgare a "costo zero" a chi ne fruisce.
E' molto difficile,con il mio cervello, formatosi negli anni 60-70 comprendere cio',ma mi sono fatto la ragione che e' la diversa percezione del bene e del male delle diverse generazioni che fa sorgere il dilemma.
Torno ad ascoltare la mia radiolina con antennina girevole,e il film me lo guardo mentro faccio il mio giro in bici....i colori e il sound sono stupendi smil salut
La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all’aeroplano, essa riduce al minimo il contatto con la terra e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare....

Offline giannino

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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #24 on: February 19, 2016, 04:57:18 PM »
Credo anche io che in effetti ci sia un diverso approccio generazionale.
essendo nato negli anni 70,diciamo che ho partecipato attivamente a tutti questi cambiamenti ed evoluzioni nel campo della musica.
Ripeto parlo di musica e non di cinema.
A livello qualitativo ormai il digitale è il digitale quindi tutto cio' che viene prodotto in digitale anche se ottenuto in maniera illecita non ha nessuna differenza dall'originale.
l'analogico anche se migliore "emotivamente" del digitale, viene tradotto nel digitale quindi a livello qualitativo risulta essere migliore dell'originale.(mono-stereo)
quello che voglio dire in parole semplici e che ormai se scarichi illegalmente o compri legalmente a livello qualitativo parliamo esattamente della stessa cosa.
Tanti artisti, se non quasi tutti mettono in rete la propria musica "aggratis" per far si che chi ascolta, decide se comprare o non comprare l'originale...io ad esempio faccio cosi' prima di acquistare ascolto l'album e poi decido se prenderlo o meno, in poche parole faccio quello che si faceva quando andavo a messaggerie musicali a milano o piuttosto in un qualsiasi store musicale...cioè ascolti, ti piace lo compri, non ti piace lo lasci li'.
Ora quello che voglio dire è che non giudico se il ventenne si scarica illegalmente il film o il cd ( anche perche' a 20anni 10-15 euro sono una bella cifra), pero' non voglio neanche che si condanni chi lo fa.
io ad esempio come Toro ha citato metto "aggratis" su una piattaforma quello che faccio....per il puro spirito di condivisione.
La musica è di tutti e cosi' deve essere ( e non mi venite a dire che i musicisti poi non campano perche ormai i soldi vengono fatti con i live e non con le registrazioni).
poi Mauro io non vivo piu' in Italia su sta storia del 22% dello stato....chi comanda la musica in italia è la SIAE.....ma questo è un altro discorso..e non ci perdo neanche tempo.
un saluto e ricordate la musica è di tutti e tale deve essere.


Offline Mauro 58

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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #25 on: February 19, 2016, 05:09:21 PM »
Perfettamente d'accordo con Toro quando dice che oggi c'è una percezione diversa della considerazione morale.

In effetti, le mie figlie e ii loro compagni sono regolari fruitori di contenuti in streaming (evidentemente si accontentano della qualità), ma non manco mai di raccomandare loro di approvvigionarsi almeno da siti autorizzati...
In effetti, il discorso originato da Zosimo verteva più sulla qualità che sulla provenienza del materiale, ma poi mi sono fatto trasportare da un "opinionismo" retorico.
Il problema che però mi rimane in sospeso è sempre lo stesso: ma se nessuno paga, come si finanzia la creatività?
Negli anni '70 il problema fu risolto applicando un sovrapprezzo di 50 £ ad ogni supporto magnetico.
Oggi, invece, nonostante tutte le forme di evoluzione, non si è ancora riusciti a regolarizzare in pieno e a livello totale la materia... e comunque, l'IVA la applica il governo. Poi la SIAE la quantifica. Almeno, così sapevo.

Buon pomeriggio, Giannino e Buona passeggiata, Toro!

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Offline Zosimo

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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #26 on: February 19, 2016, 05:35:13 PM »
Ragà, scrivete troppo , oggi è venerdi, rilassateve con un bel grappin :D
detto questo e poi chiudo: una cosa è il discorso legalità vs pirateria
un conto è dire che in rete o in formato (per dirla alla bauman) liquido la qualità fa schifo.
sono passati i mitici anni 90 con le vhs napoletane che quando le mettevi sentivi la gente che ruttava
si soffiava il naso e altro. così per la musica , se poi siete degli audiofili con un orecchio bionico, buon per voi.
ma non venitemi a dire che se non si compra l'edizione deluxe di film o cd , il resto è ''monnezza''.
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
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Offline xadhoom

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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #27 on: February 19, 2016, 05:52:44 PM »
personalmente, fintanto che gli spiccioli erano pochi (ovvero studiavo e non avevo fonti di reddito), piratavo parecchio,
non tutto, ma abbastanza (e lo facevo quando la maggioranza della popolazione italiana non sapeva cosa fosse internet)

ma mai per lucro.

ad oggi tutto quel materiale è sparito, buttato sia perchè non + interessante, sia perchè la qualità digitale di allora era ovviamente pessima.

ad oggi invece tendo a comprare, primo perchè posso, secondo perchè mi scoccio a cercare in giro.
è vero che si fa molto più in fretta, ma ho altro da fare :)

poi anche perchè trovo sacrosanto, ora che posso permettermelo, dare il giusto a chi crea.
Come io vengo pagato, anche chi crea deve aver il suo compenso.

Ma come io che fornisco "consulenza/tempo" gratis a chi non può (associazioni, studenti, altro) trovo che una forma di fruizione dei contenuti gratuita ci debba essere.

Poi si passa alla faccenda di chi paga la creatività: bene, quanti soldi di quelli che si spendono nei contenuti vanno
all'artista? lasciamo stare l'iva, e il resto?
Poi il sistema italiano.... se un mio amico iscritto alla SIAE, ma non famoso, gli pago i diritti perchè uso la sua musica... chi prende i soldi? il gino e la sua compaggine...
Personalmente questa mafia legalizzata mi invita tanto a non pagare.

E non venite a dirmi che è la pirateria che fa aumentare questi costi, quando di fatto è impossibile riconoscere direttamente i diritti ad un artista perchè prima ci devono mangiare in tanti.

Anzi, in genere, parecchi studi finanziati dai vari publishers sostengono che la pirateria danneggia il loro lavoro, altrettanti studi sostengono che la pirateria aumenti i guadagni... perchè prima provi e poi compri.

insomma è un discorso complesso.
Se il sistema fosse equo, ovvero giusti balzelli, giusto riconoscimento all'artista (e solo a lui se uso solo produzioni sue), credo che troverei la pirateria non adeguata.

Ma ad oggi non mi trovo a condannarla del tutto, soprattutto da parte di chi avrebbe come unica alternativa non poterne fruire.

Attenzione: tutto questo NON considerando il lucro, ma il solo uso personale. Il lucro è da condannare, sempre.
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Offline toro

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Re:Pirateria cinema e musica
« Reply #28 on: February 19, 2016, 05:55:47 PM »
Quote
Zosimo ha scritto:detto questo e poi chiudo: una cosa è il discorso legalità vs pirateria
un conto è dire che in rete o in formato (per dirla alla bauman) liquido la qualità fa schifo.
appunto mi sembrava di aver detto che il discorso si era spostato...ma era inevitabile ;)

Quote
Zosimo ha scritto:Ragà, scrivete troppo , oggi è venerdi, rilassateve con un bel grappin :D

tanto per scrivere un po' anche di venerdi' smil ti do' la top ten:

1. Distilleria Vittorio Capovilla – Rosà (VI)
Sebbene il “Capo” sia soprattutto un distillatore di frutta, produce anche un po’ di grappa. A lui va il posto d’onore in termini qualitativi senza timore di smentita. E’ l’unico a produrre la vera grappa Bassano con vinacce provenienti esclusivamente dal territorio bassanese. Segnaliamo anche la Grappa di Ribolla Gialla di Josko Gravner. Produzione limitatissima.

2. Distilleria Levi Serafino di Romano Levi – Neive (CN)
Rappresenta un mito del mondo della grappa. Distilleria a fuoco diretto con alambicco a ciclo discontinuo. Le etichette erano disegnate a mano su qualsiasi foglio trovato per caso. Per collezionisti.

3. Distilleria Bortolo Nardini – Bassano del Grappa (VI)
Entra nella lista per essere la più storica produce grappa dal 1779. Da sempre legata alla famiglia Nardini e, ancora oggi, i discendenti di Bortolo Nardini portano avanti la tradizione.

4. Antica Distilleria Grappa Barile di Luigi Barile – Silvano d’Orba (AL)
E’ definito il “Re” della Grappa. La sua vera attività sarebbe il commercialista ma non ha potuto resistere alla sua grande passione per il distillato di vinaccia.

5. Distilleria Marolo – Alba (CN)
Di Marolo ho amato prima le etichette che mi hanno sempre rapito. La Grappa rispetta tutta l’armonia e la verità di quei disegni. E’ la grappa del Barolo per eccellenza. Bella selezione negli invecchiamenti. Cura eleganza e passione.

6. Domenis 1898 – Cividale del Friuli (UD)
Non poteva mancare nella lista la grappa Fiulana. La tradizione della grappa è ancora molto viva e sentita dalla gente friulana. La Storica, conosciuta per le alte gradazioni, è un punto di riferimento per la tipologia.

7. Zu Plun – St Valentin Seis (BZ)
Florian Rabanser produce distillati in Alto Adige, compresi Rum e Gin. La sua grappa è molto delicata ed eterea. Consigliata la Grappa di Gewurztraminer.

8. Pojer & Sandri Grappa – Faedo (TN)
Si lo so che producono vini, pochi sanno però che Mario Pojer è anche un distillatore di rara eleganza. Oltre ai distillati di frutta e a un brandy “DiVino” produce grappe finissime e molto eleganti nello stile Pojer & Sandri. Assaggiare tutti i monovitigni per credere.

9. Bepi Tosolini – Marsure di Sotto Povoletto (UD)
Bepi Tosolini è il distillatore che si è dedicato anima e cuore a conferire la finezza a prodotti troppo spesso rudi e figli di una distillazione casalinga. Oggi la gamma è veramente ampia e c’è l’imbarazzo della scelta.

10. Distillerie Nonino – Pavia di Udine (UD)
Rappresentano la quota rosa della classifica visto che la famiglia Nonino è composta soprattutto da donne. Di Nonino segnaliamo la Grappa Cru Monovitigno di Picolit.

Bonus Track
— Berta Distillerie - Mombaruzzo (AT)
Distillerie storica piemontese con una gamma molto ampia di prodotti molto curati sono grappe di grande eleganza.

— Poli Distillerie - Schiavon (VI)
Ha uno stile tutto suo molto identificabile. Sono grappe delicate al palato contenute in bottiglie molto riconoscibili. Jacopo Poli oggi conduce la distilleria fornendo una vasta gamma di prodotti.

— Bonaventura Maschio  – Gaiarine (TV)
Segnaliamo Bonaventura Maschio per la Primeuve, grappa che a differenza delle altre non nasce dalle vinacce ma dall’uva. Non so esattamente se la paternità della metodologia sia da attribuire all’azienda o meno, ma ritengo sia comunque un prodotto da segnalare.
            
La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all’aeroplano, essa riduce al minimo il contatto con la terra e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare....

Offline Zosimo

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« Reply #29 on: February 19, 2016, 06:25:01 PM »
Visto che sono stato tirato su a biscotti e grappa
posso dirti che bepi tosolini e nonno jacopo poli
per me sono stati due grandi compagni di viaggio metafisico O0
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
Cornetta: York Baronet ('55)
Flicorno: Couesnon Monopole Conservatorie ('60)
Bocchino: ideatore della penna Bar Rocco, Bris Bois e della tazza V6 Turbo