Da produttore di bocchini capisco il concetto di "se lo provi lo righi, se lo righi io lo devo vendere come usato quindi ci perdo".
C'è però da dire che io ho investito tanti soldi per permettere ai miei clienti e a quelli dei miei rivenditori di provare i bocchini, nel senso che questi non sono destinati alla vendita ma solo alla prova.
Sono soldi che sai in partenza che perdi ma che al contempo ti permettono di farti conoscere aumentando le probabilità di vendita.
Per contro un negozio il bocchino lo paga comunque a prezzo "intero" da rivenditore quindi se vuole avere una ampia scelta non può sacrificare così tanti bocchini e soldi.
Ma per contro-per contro se devo pagare per provare tanto vale che compro senza provare, altrimenti il negozio diventa un passa carte che applica un ricarico e cessa di essere un servizio.
Insomma, la verità forse sta nel mezzo: se il bocchino che vendo costa 400 euro ci può stare che chiedi qualcosa UNA TANTUM, se il bocchino non è già stato graffiato prima, se il bocchino costa poco non vale la pena chiedere soldi...
Io applico un sistema ancora diverso: se il primo ordine fatto dal rivenditore è consistente includo nella spedizione un piccolo campionario che, ordine dopo ordine, diventa sempre più grande.
Questi campioni non verranno venduti e serviranno solo da prova.
Così facendo non ho mai avuto problemi.
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